2. Controfacciata

Sulla controfacciata affresco Annunciazione, chiusa entro cornice architettonica decorata con motivi geometrici; nel registro inferiore, tre pannelli con le storie (da destra verso sinistra): Nascità di Gesù (a ridosso di san Giuseppe e sotto la scena dell'annuncio ai pastori è ritratta in adorazione una donna dell'ordine della Penitenza di san Domenico(?) aureolata), Adorazione dei magi, Battesimo di Gesù. Dopo varie attribuzioni, oggi l'affresco lo si rimettte a Pietro di Miniato da Firenze (1366-1440 ca.) sul finire del Trecento. Sovrastava la rimossa cappella San Vincenzo Ferrer (canonizz. 1455).

Regesta litterarum magistri generalis fratris Leonardi de Mansuetis de Perusio, Siena 29.X.1474: «Concessio cuiusdam loci in ecclesia Sancte Marie Novelle de Florentia iuxta portam maiorem, qui dicitur altare Annuntiationis, facta Leonardo de Vernacciis pro cappella erigenda, sicut patet in libro consiliorum dicti conventus, fuit approbata et confirmata. Et nullus inferior contradicat» (Roma, Archivio Generale dell’Ordine dei Predicatori, IV.3, f. 62r).

23.I.1537, il priore convoca in consiglio conventuale: «ad consilium inter primum et secundum signum completorii ante altare Annuntiationis quod positum est infra tres portas, quibus multa proposuit» (ASMN I.A.5, f. 66v, 23.I.1536/7).

5.XI.1857, consiglio e capitolo conventuali decretano, dietro suggerimento dell'architetto Gaetano Baccani, demolizione dei due altari della controfacciata, dedicati a San Vincenzo Ferreri e all'Annunziata; in cambio di dare a Bettino Ricasoli, patrono dei primo, l'altare della Maddalena, e ai Vecchietti, patroni del secondo, quello di S. Caterina da Siena (ASMN  I.A.45, pp. 72-73).

E. Neri Lusanna, Un ciclo di affreschi domenicano e l'attività tarda di Pietro di Miniato, «Arte cristiana» 710 (1985) 301-14: «finta pala ad affresco..., ultimo decennio del Trecento» (302a).

Nella lunetta archiacuta sovrastante la porta centrale, affresco Presepio di Alessandro di Mariano Filipepi detto Botticelli (Firenze 1445-1510); «in una luce e in una cromia festosa e rapida», da collocare ancora prima del tradizionale 1476 (U. Baldini). Ornava verosimilmente la parte superiore del già altare dei Magi, tra porta centrale e laterale di levante, per il quale il giovane Sandro aveva dipinto anche la spendida tavola Adorazione dei Magi, ora agli Uffizi, sala 10-14 del Botticelli. Vi è apposta ora la pala Annunciazione (1592) di Santi di Tito da Sansepolcro (1536 - FI 1603), pittore molto attivo nell'intero complesso SMN.
Lunetta e trasferimento del Presepio del
Botticelli sono ricordati sotto l'anno 1856 da ASMN  I.A.44, p. 44.