12. Chiostrino del refettorio

 

"Chiostro o chiostrino del refettorio, della cucina", così correntemente denominato dalle fonti conventuali; oggi "Chiostrino Dati". Grazioso chiostrino quattrocentesco, antistante l'antico refettorio e a questo inserviente, dovuto al mecenatismo di fra Leonardo di Stagio dei Dati da Firenze (OP 1375 circa, † Firenze 16.III.1425), maestro generale dell'ordine domenicano dal 1414 al 1425. «Infirmariam sub et supra testudinari fecit aduc vivens; et de relictis per eum, organa nova, claustrum canope et pars superior librarie constructa sunt» (Cr SMN n° 606). Alle basi delle arcate che poggiano sulle mensole dei muri laterali, iscrizione (una ancora ben leggibile): M(AGISTER) LEON(ARDUS) G(E)N(E)R(A)LIS FEC(IT). Chiostrino di servizio e di snodo tra refettorio cucina ospizio e depositi di vettovaglie.

Al centro vi era un pozzo. Vi attingevano acqua anche i novizi del sovrastante corridorio (cf. ASMN I.A.45, p. 37: 21.VIII.1847).

ASV, Reg. Suppl. 200, f. 134r-v (Martino V, Genazzano in dioc. Palestrina <lugl.-ag. 1426>):«Cum olim fr. Leonardus magister generalis OP in fine vite sue nonnulla statuerit et ordinaverit post eius mortem in conventu SMN Forentin(e) dicti ordinis pro anime sue salute et dicti conventus utilitate facienda, videlicet unum parvum claustrum, unum armarium in sacristia pro paramentis, unam parvam capellam in infirmaria», il convento aveva nominato esecutori Paulum Vanni de Rucellariis, Franciscum de Tornabuonis, Cosimum Iohannis de Medicis et Thomasium Iacomini Goggii cives florentin(os), che ora si adoperano a portare a termine quanto ancora incompiuto.