poesie 2007-08 (2) |
Copyleft © Emilioweb settembre 2008 |
Gli Angeli sono lì,
nel cielo…
volano, giocano
… e ci guardano…
Ci girano intorno,
possiamo sentirli vicino,
sembra di toccarli,
nel loro fruscio d’ali…
Gli Angeli sono lì,
per te, per lui, per noi…
Sono pronti a consolarci
e ad abbracciarci,
ad asciugare le nostre lacrime…
Gli Angeli sono lì,
nei nostri sogni,
ed è lì che li tocchiamo,
li abbracciamo
e li teniamo nel nostro cuore…
So’ ndrata dentre a nna fotografia che tè nonna ‘n cima aglie commò.
Ci sta na vaglioletta che ‘na colomba ‘mmane
tè ne vestitucce bianche e na nnòcca ‘n cape,
a fianche ci sta ‘ne traìne.
E quie cose che è?
Ah! l’asenetta Lotizia
che poverella tè ‘na soma de lena ‘n cima alla schina,
e ci sta ‘ne ziòne che glie cappeglie che sta a dormì
ascise alla seggia.
Se vède che è stracche; quante cose ha viste, quante cose ha fatte
e quante n’ha passate!
E quante è beglie quie vagliolitte che glie crapitte vecine,
me pure assomiglia ne poche.
Sta a parlà che glie frateglie. Se vède che tène fame, se vède dagli occhi.
Je sòle scalla je tepore della primavera
e se sènte ne prefume bone!
Ah! è le pane deglie furne de Ninetta, calle calle:
Quante è bone! Ne toccitte se glie rabbincene pure quii vagliulitte,
e già è tante!
Ci sta la fam, ci sta la sofferenza, ma ci sta tanta pace
e tante amore attorne a sta gente.
Mo ènghe da scì dalla fotografia.
Uh! S’ha ‘nfossa!
È ‘na lacrema de nonne che me sta a raccontà.
“Eh, no’, che sti a ffà?”
“Gnende, me stènghe sole a recordà…”
Sono entrata dentro una fotografia
che ha mia nonna sopra il comò.
C’è una bambina con una colomba in mano
ha un vestitino bianco e un fiocco in testa.
Accanto c’è un traino (carretto)…
“E quello cos’è? Ah! l’asinella Letizia
che poverina ha una soma di legna sopra la schiena…”
E c’è un vecchio con il cappello seduto su una sedia che dorme!
Si vede che è stanco, quante cose ha visto,
quante cose ha fatto… e quante ne ha passate!
E quant’ è bello quel bambino con il capretto vicino.
Mi somiglia anche un poco!
Sta parlando con il fratello.
Si vede che hanno fame, si vede dagli occhi.
Il sole scalda il tepore della primavera
e si sente un buon profumo.
Ah! è il pane del forno di Ninetta!
Caldo caldo, quant’è buono.
Quei bambini riescono a mangiarne un boccone
e già è tanto!
C’è la fame, la sofferenza ma ci sta
tanta pace e tanto amore intorno a questa gente.
Adesso devo uscire dalla fotografia
Uh! Si è bagnata
È una lacrima di mio nonno
che mi sta raccontando.
“Ehi, nonno, che stai facendo?”
“Niente, sto solo ricordando…”
Una volta le strade erano
bianche e polverose,
i sassi facevano male ai piedi
dei nostri nonni.
Ma loro non sentivano nulla:
dimenticavano il dolore
nell’attimo stesso
in cui esso si faceva sentire.
I bisogni, le sofferenze
erano più forti del dolore…
Oggi le strade sono
quasi perfette:
non ci sono sassi e terra
e sono facili da percorrere,
ma sono tanto faticose…
Qualcuno torna indietro,
qualcuno si perde per strada.
Qualcuno alle mie spalle
mi dice di andare avanti,
di non fermarmi,
perché la strada
è tanto lunga e faticosa.
E io vado avanti,
non mi arrendo
perché quella strada
faticosa e lunga
è pur sempre la
“mia strada”.
Il silenzio in una voce
Anche un albero spoglio può dirti qualcosa,
anche un ramo secco ha qualcosa da raccontarti...
Basta ascoltare...
Perdersi nel Silenzio,
penetrare nelle sofferenze e nel dolore,
provare a piangere con gli occhi degli altri,
sorridere attraverso il mondo, ascoltare la voce del Silenzio,
talvolta il Silenzio è nuvola…
nebbia che svanisce nel nulla…
e fa eco nel cuore,
talvolta invece,
riempie il vuoto incolmabile dell'animo,
rimane a parlare e a far sperare di ricominciare,
aspettare,
aspettare qualcuno che ti cambi la vita,
che ti stringa la mano e sussurri parole
che riempino il cuore
e puoi sentire il Silenzio gridare:
è un inno alla vita, è un inno alla gioia…
Il fascino dei vicoli antichi
avvolge il paese…
Con le sue vecchie “rue”
e le sue cantine…
Il fresco profumo dei fiori
che le ornano
si mescolano con
l’odore aspro della legna
accantonata a un angolo
e sembra quasi
riassaporare il buon vino
che rallegrava
le case dei nostri nonni…
Quanti ricordi fluiscono
tra quelle mura.
Sembra toccare
quel mondo che
quasi abbiamo dimenticato
ma che resterà sempre
nei nostri cuori
a mantenere viva
la luce di quel fascino
che aleggia ancora tra noi!
Basta correre!
Basta correre!
Bisogna rallentare…
Far scorrere il tempo
senza guardare
le lancette dell’orologio…
Provare ad osservare
i bambini che
giocano a nascondino…
Osservare ciò che ci circonda
sotto i battiti della pioggia
o sotto i caldi raggi del sole…
Perdersi tra le note
della nostra canzone preferita
ascoltando attentamente
tutte le parole
o perdersi tra i pensieri
con lo sguardo rivolto
verso le stelle…
Essere felice di
guardare fuori del finestrino
senza pensare
alla meta da raggiungere…
Basta correre!
Bisogna rallentare
Mi piace sognare
sotto la luce delle stelle,
mi piace sognare
sotto i battiti della pioggia,
i miei sogni
sono di mille colori,
nei luoghi
più nascosti e più irreali.
I miei sogni
sono fatti di fantasia
e posso spaziare con la mia mente
finché
…il mio risveglio
mi porta alla realtà.
E sogno…
un mondo migliore!