ASMN I.C.102 corale E
Trinità – dom. XV dopo Trin. santorale 24.V 15.VIII


testi liturgici raccontati dal miniatore

 
volgarizzamento

ASMN I.C.102 E 63 Fulget decus ecclesie (r esp. in translat. b. Dominici)Fulget decus ecclesie novo clarum prodigio, lucerna spendet hodie diu latens sub modio (corale E, f. 63r-v, resp. in 1° noct., in translatione beati Dominici, 24 maggio).

S'illunina la chiesa di nuovo prodigio. A lungo nascosta sotto il moggo, a tutti oggi risplende la lampada.

Le lezioni dell'ufficio della traslazione di san Domenico, contemporanee ai nostri corali, le si leggono in MOPH XVI, 424-28. Primitiva sepoltura molto umile (424 § 2); cassa lignea interrata chiusa da sovrastante lapide completamente cementata, nessun accesso né sotterraneo né dall'esterno. Operai dovettero infrangere la lapide sepolcrale e muretti cementati con magli di ferro. Corpo incorrotto, ne uscì fragranza di soavissimo odore... (425 § 4).

Domenico da Caleruega, fondatore dell'ordine dei Predicatori, muore in Bologna 6.VIII.1221 e lì sepolto; solenne traslazione (ai frati fu rimproverata poca cura nel pubblico culto di Domenico) 24 maggio 1233 martedì di Pentecoste (E. Montanari, Iordanis de Saxonia Litterae encyclicae..., Spoleto 1993, 253-61), canonizzazione luglio 1234. Subito dopo, la festa della traslazione entra nella liturgia OP, 24 maggio, inizialmente grado duplex, poi (decenni 1240-50?) totum duplex.Tardivamente spostata al 25 maggio per dar posto a Maria Ausiliatrice.

ASMN I.C.102 E 70v Fuit homo missus (resp., s. Ioh. Baptiste)Fuit homo missus a Deo cui nomen Iohannes erat (corale E, ff. 70v-71r, resp. in 1° noct., s. Iohannis Baptiste, 24 giug.). | Un uomo mandato da Dio. Si chiamava Giovanni.

Scena inf.: «Ingresso Zacharia templum Domini apparuit ei Gabriel angelus stans a dextris altaris incensi» (?, ant. ad vesp.).«Descendit angelus Domini ad Zachariam dicens: Acccipe puerum in senecture tua et habebit nomen Iohannes Baptista» (74v, resp. in 2° noct.).

Scena sup.: «Helisabeth Zacharie magnum virum genuit Iohannem Baptistam precursorem Domini» (71v,  resp. in 1° noct.). «Erat quidem infecunda corpore sed servata misterio caruitque obprobrio gignendo filium de celo promissum» (72r-v, vers. in 1° noct.).

Zaccaria entrò nel tempio per l'offerta dell'incenso. «Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso, ... gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni» (Luc. 1,8-13).
Ti è nato un figlio, da vecchio che sei e da moglie sterile. Come lo chiami? Giovanni. Ma se non c'è un Giovanni nel tuo casato! Giovanni è il suo nome, e significa "Grazia di Dio" (cf. Luc. 1,57-63).

ASMN I.C.102 E 149r Gaude felix parens Hyspania (ant. vespri s. Domenico)Gaude (5 ag.).

Gaude felix parens Hyspania (corale E, f. 149r, ant. ad vesp., in festo s. Dominici, 5 ag.).
Domenico non è raffigurato, solo i suoi frati, che ne cantano gioiosi la festa avvolti dal doppio cerchio di G(aude) / Gioisci.
Calendario della festa liturgica di san Domenico († 6.VIII.1221, canonizz. 1234, MOPH XVI, 193-94): celebrata il 5 ag. (nonis augusti; essendo il 6 ag. occupato da san Sisto) durante i primi tre secoli; nel 1558 festa trasferita al 4 ag.(pridie nonas augusti : MOPH XVI, 194n); all'8 ag. dalla riforma 1969. Attenti dunque!

ASMN I.C.102 E 203v Ecce ego mitto vos (resp. comune degli Apostoli)Ecce ego mitto
vos

Ecce ego mitto vos sicut oves in medio luporum. Estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbe (corale E, ff. 203v-204r, resp. in 1° noct., in communi unius vel plurimorum apostolorum extra tempus paschale). «Tollite iugum meum super vos, dicit Dominus, et discite quia mitis sum et humilis corde» (204v, resp. in 1° noct.). Missione apostolica (Mt 10,16 ss). Andate predicate testimoniate. Per proporre una fede, non reggere una polis. Certo non ingenui, ma non professionisti della comunicazione. Proponete parole mie, non vostre. La mitezza conosce i tempi lunghi della persuasione, l'umiltà quelli dell'assenso.

ASMN I.C.102 E 267 Veni sponsa Christi (resp., comm. unius virg. et mart.)Veni sponsa (ufficio d'una vergine e martire)

Veni sponsa Christi, accipe coronam quam tibi Dominus preparavit pro cuius amore sanguinem tuuum fudisti et cum angelis in paradisum introisti (corale E, f. 267r-v, resp. in 1° noct., in communi unius virginis <et martiris>).
«Diffusa est gratia in labiis tuis, propterea benedixit te Deus in eternum» (268v-269r, vers. in 1° noct.).

Vieni, sposa di Cristo, ecco la corona preparata per te dal Signore. Gli hai serbato fedeltà fino alla morte, sei entrata in paradiso insieme con gli angeli.
Sovrabbonda la bellezza delle tue labbra, ti ha benedetta Dio per sempre (cf. Ps 45(44),3).