Archivio del convento Santa Maria Novella
I.B.68 Copialettere dell'Inquisizione

Il dott. Luigi Guerrini (che fa ricerche sulle vicende galileiane) in ottobre 2008 consulta ASMN I.B.68; poi m'invia (09/10/2008) la seguente nota, di notevole valore per abbozzare la storia di questo importante copialettere inquisitoriale; solo tardivamente (primo '900?) approdato a Santa Maria Novella. Nel 1999 lo trovai e lo catalogai nel nostro Archivio. Grazie.

L'archivista E.P. 10/10/2008.


Archivio del convento Santa Maria Novella (FI):

Ms. I.B.68 Copialettere dell'Inquisizione di Firenze ordinato dal R.P.M. Michele Messerotto da Bologna dei Minimi Conventuali della stessa città, Inquisitor Generale di Firenze nel dì 7 dicembre 1621

Alle cc. 22-64 di questo manoscritto si trovano copiate le lettere dell'Inquisitore generale di Firenze, Giovanni Muzzarelli da Fanano, per gli anni 1638-1645. Cinque di esse riguardano direttamente Galileo Galilei e sono:

1638. 13 febbraio, si parla di Galileo Galilei, mentre dimora nella Villa di Arcetri, c. 22

1638. 20 marzo, sul Galileo, c. 23

1638. 23 luglio, sul medesimo, c. 25

1638. 4 dicembre, sul medesimo, c. 30

1642. 1 febbraio, sull'esequie del medesimo, c. 36

Una copia ottocentesca di tutte le lettere di Muzzarelli fu tratta da questo copia-lettere da don Antonio Dall'Ogna (1723-1823), rettore del Seminario Arcivescovile di Firenze. Questa copia ottocentesca è conservata fra le carte del Fondo Dall'Ogna dell'Archivio Arcivescovile di Firenze. Quando Dall'Ogna studiò il copia-lettere [= ASMN I.B.68], esso si trovava ancora nell'Archivio Arcivescovile di Firenze.

Una seconda copia di tutte le lettere di Muzzarelli fu fatta da Giuseppe Baccini (1851-1922) usando le carte Dall'Ogna e non il copia-lettere originale. Questa seconda copia si trova oggi nel seguente manoscritto: Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze, Ms. Nuove Accessioni 590 (ex Magl. XXV, 707), cc. 106-121: Notizie estratte dal vol. V del copia-lettere della Sacra Inquisizione di Firenze, scritte alla suprema Inquisizione di Roma e cominciato sotto il dì 7 di dicembre 1621 da Francesco Michele Masserotti da Bologna Inquisitore generale fiorentino.

Le cinque lettere di Muzzarelli riguardanti Galileo vennero pubblicate per la prima volta da Antonio Favaro nel 1906, nel XVII volume dell'Edizione Nazionale delle opere di Galileo Galilei. Favaro trasse il loro testo dal manoscritto Nuove Accessioni 590 della Nazionale Centrale di Firenze, perché pur conoscendo l'esistenza del fondo Dall'Ogna non ottenne mai il permesso di entrare nell'Archivio Arcivescovile di Firenze. Parlando delle lettere, egli scrisse:

«Riuscite vane le ricerche da noi continuate per molti anni a fine di ritrovare il documenti che erano nell'Archivio dell'Inquisizione fiorentina, e che dopo la soppressione di questo tribunale passarono, per editto del Granduca Pietro Leopoldo del 5 luglio 1782, nell'Archivio arcivescovile fiorentino. Riproduciamo questa ed altre lettere che indicheremo successivamente da una copia moderna che è nell'inserto 15 del cod. Magliab. Cl. XXV, 707 (oggi NA 590) della Biblioteca Nazionale in Firenze. In capo a questa copia si legge Notizie estratte dal vol. V del copia-lettere della Sacra Inquisizione di Firenze, scritte alla suprema Inquisizione di Roma e cominciato sotto il dì 7 di dicembre 1621 da Francesco Michele Masserotti da Bologna Inquisitore generale fiorentino» (vol. XVII, p. 290 dell'Edizione Nazionale).

Nell'edizione Nazionale le lettere di Muzzarelli sono pubblicate nel seguente ordine:

Giovanni Fanano a Francesco Barberini, Firenze 13 febbraio 1638 (XVII, 290)

Giovanni Fanano a Francesco Barberini, Firenze 20 marzo 1638 (XVII 312-313, con data 10 marzo)

Giovanni Fanano a Francesco Barberini, Firenze 23 luglio 1638 (XIX, 397-398)

Giovanni Fanano a Francesco Barberini, Firenze 4 dicembre 1638 (XVII, 410)

Giovanni Fanano a Francesco Barberini, Firenze 1 febbraio 1642 (XVIII, 381)

Favaro aveva fatto molte ricerche per trovare il copialettere, attuale manoscritto I.B.68 dell'Archivio di Santa Maria Novella, ma non era riuscito a rintracciarlo. Egli riteneva che il copia-lettere si dovesse trovare all'Archivio Arcivescovile di Firenze, mentre al suo tempo esso era quasi sicuramente già entrato nell'Archivio di Santa Maria Novella (la data precisa di questa entrata e le sue circostanze sono, però, ancora da chiarire). 

Dopo essere state pubblicate da Antonio Favaro, le lettere di Muzzarelli concernenti Galileo vennero ripubblicate nel 1918 anche dal già nominato Giuseppe Baccini in un articolo intitolato Notizie estratte da un copia lettere dell'Inquisitore di Firenze, «Rivista delle bibliotece e degli archivi», anno XIX, vol. XXIX, n. 1-6, gennaio 1918, pp. 29-39. Antonio Favaro recensì in senso molto critico questa pubblicazione nello scritto intitolato A proposito della ristampa di alcuni documenti relativi al processo di Galileo, «Atti del Reale Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti», LXXVIII, (1918-1919), pp. 557-567. 

Bisogna anche ricordare che nel 1908 Michele Cioni pubblicò i documenti riguardanti i processi galileiani del Santo Uffizio di Firenze (M. Cioni, I documenti galileiani del S. Uffizio di Firenze, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1908). Egli dichiarò di aver rinvenuto i documenti nell'Archivio Arcivescovile di Firenze il 14 giugno 1907. I documenti dei processi galileiani erano conservati sciolti nell'Archivio Arcivescovile e la loro natura è molto diversa dal copialettere, attuale I.B.68 dell'Archivio di Santa Maria Novella. Fra i documenti pubblicati da Cioni non c'è traccia delle lettere di Muzzarelli e vi sono piuttosto gli originali delle lettere inviate a lui da Francesco Barberini da Roma. Il copialettere, pertanto, doveva in quel momento aver già lasciato l'Archivio Arcivescovile. Nondimeno, Cioni ne conosceva l'esistenza e lo menziona quando inserisce fra i documenti da lui pubblicati la lettera di Francesco Barberini a Giovanni Muzzarelli del 3 luglio 1638, che non riguarda Galileo, ma piuttosto il permesso di stampa dell'Historia ecclesiastica del domenicano Tommaso Caccini (uno dei primi accusatori dello stesso Galileo). In nota, egli fa riferimento al «Registro o copia lettere incominciato il 7 dicembre 1621» (ivi, p. 44), ma la sua fonte fu sicuramente la copia preparata da Antonio Dall'Ogna e ancor oggi presente nell'Archivio Arcivescovile. 

Recentemente il copialettere, Ms. I.B.68, è stato studiato da Gemma Rosa Levi-Donati, che ha commentato e ripubblicato larghi estratti delle lettere dell'Inquisitore Muzzarelli in un articolo intitolato Il caso Galileo e l'ultimo inquisitore: Giovanni Muzzarelli da Fanano, «Memorie scientifiche, giuridiche, letterarie», Accademia nazionale di scienze lettere e arti di Modena, Ser. 8, vol. 8, fasc. 1 (2005), pp. 5-28. In questo articolo compaiono anche una descrizione e due fotografie del manoscritto. Purtroppo l'articolo tratta l'intera materia con una qualche superficialità e con notevoli errori sia in merito alla storia del codice (che, peraltro, resta quasi del tutto sconosciuta all'autrice) sia in merito alle intricate e complesse tappe della vicenda galileiana.

Luigi Guerrini


13/10/2008. L. Guerrini, Nuovi saperi e antichi primati. Studi sulla cultura del primo Seicento, Bologna (Bononia University Press) 2008, pp. 478. L'autore me ne regala una copia. Grazie!

13.IV.09, ricevo dall'autore: Luigi Guerrini, Galileo e la polemica anticopernicana a Firenze, Firenze (Ed. Polistampa) 2009, pp. 143. Grazie. La ricerca coinvolge molti domenicani fiorentini d'inizio '600.

E in gennaio 2010, mi regala la sua nuova pubblicazione: L. Guerrini, Galileo e gli aristotelici. Storia di una disputa, Roma (Carocci) 2010, pp. 272.

E in settembre 2010: L. Guerrini, Cosmologie in lotta. Le origini del processo di Galileo, Firenze (Ed. Polistampa) 2010, pp. 312. Coinvolge soprattutto frati domenicani di SMN. Grazie e congratulazioni!

Frati domenicani (prevalentemente fiorentini) coinvolti nelle suddette ricerche:

■ Giovanmaria dei Tolosani da Colle di Val d’Elsa OP († Siena 1549).

■ Luigi (Andrea al secolo) di Francesco Maraffi da Firenze (vestiz. OP 1586, prof. 1590, † Roma 2.IX.1616: VestProfA 26r; Cr SMN n° 1041).

■ Domenico (Piero al secolo) di Vincenzo Gori da Firenze (OP 1585, maestro in teologia 1618, † 1620: Cr SMN Cr SMN  n° 1052.

■ Raffaello di Zanobi delle Colombe da Firenze (OP 1577, † 7.IX.1627 67enne: Cr SMN  n° 1078).

■ Tommaso Caccini da Firenze.

Niccolò Lorini da Firenze.

 

 

ASMN  I.B.68