I.B.61 <Bartolomeo Cerretani,
Cronaca
fiorentina d’inizio ’500>
Cart., 300x210, ff. I-41, coperta membr. Nessuna
iscrizione. Scrive il tutto una sola mano cinquecentesca. Cronaca fiorentina
d’inizio ‘500, scritta in prima persona (simpatie antipiagnoni, promedicee?).
inc.: Di tutti i
governi che sono stati dipinti da Platone e Aristotile e dagli altri naturali,
quello è felicissimo e più diuturno reputato il quale tien contenti più
huomini… Surse uno stato di savi l’anno 1494 accompagnato da alquanti più
baldanzosi che gravi, el frate da Ferrara per guida, il qual a buon fine, che
così stimo, messe avanti due cose… (1r). Pensammo molte volte, in più e
varii conventicoli che facemmo, comi si potevano rimettere i Medici (2r5-).
Questo cose a me né a molti altri miei satisfeciono (5v8). Venne il martedì
addì 21 di settembre 1512 (11r9ult). alla barba dei Piagnoni (11v6ult). 31 di
dicembre… 1513 (18v8-9). l’anno 1517 (23r15). 20.III.1517/8 (34r2). 1519
(37v14).
Devo identificazione
dell'autore alla consulenza dei seguenti studiosi:
Gentile p.Panella, per quanto riguarda la cronaca fiorentina del ms I.B.61, le posso dire che si tratta di una versione del cosiddetto 'sommario' del "Dialogo della mutazione di Firenze" di Bartolomeo Cerretani, una versione dell'opera priva della prima parte e non redatta in forma dialogica. L'opera è stata pubblicata nel 1990 dalle Edizioni di
storia e letteratura (curatore Raul Mordenti) e nel 1994 da Olschki (curatrice Giuliana Berti). L'elenco dei manoscritti che contengono il 'sommario' è nell'edizione di Mordenti alle pp. LXVI-LXXI, ma ovviamente l'esemplare posseduto dall'ASMN non vi compare. - Grazie ancora per l'accoglienza e l'assistenza. Cordiali saluti. Stefano Dall'Aglio, 25/06/2004.
L. Polizzotto, The Elect Nation. The Savonarolan Movement in Florence 1494-1545, Oxford (Clarendon Press) 2003,
469b.
Da lettera 22.XII.'04 del
Polizzotto: «Il ms che ho consultato nel suo Archivio è definitivamente del
Cerretani, ed è inedito, ma reperibile in altre biblioteche fiorentine sotto il titolo Sommario della storia fiorentina.
Si dovrebbe fare un confronto dei vari mss per accertarne la differenze».
I.B.62 Vincenzo
Bettini da Firenze OP, Capitoli e ordinationi della fraternita di
Santo Pietro Martyre (1539) 
Membr., 195x135, ff. III-36.
Pelle scura su assi lignei, decorata a secco con motivi ornamentali e floreali;
su entrambi i piatti tenoni e sostegni metallici (quattro laterali e uno
centrale) lavorati; fibbie di chiusura saltate. Piatto anteriore distaccato,
legatura precaria. Stato disastroso di conservazione. Per antico uso e moderna
incuria.
<Capitoli e
ordinationi della fraternita di Santo Pietro Martyre>. «Fr. Vincentius
Bettinus de Florentia scribebat» (f. 16v tra capitoli e ordinazioni). «È
stato composto e scripto questo presente libro da frate Vincentio Bettini da
Firenze, minimo fra li frati Predic. della provincia Romana riformata, per li
novamente riformati fratelli della fraternita di Santo Pietro Martyre… anno
Domini millesimo quingentesimo trigesimo octavo mense ianuario die 16» (36r; = 16.I.1538/9);
che dovrebbe escludere in quegli anni rapporti istituzionali col convento
novelliano. Tutto in volgare. Il binione ff. 20-22bis alquanto difforme,
verosimilmente sopravvenuto a quel che doveva esser l’ultimo fasc. (cf. ordine
delle Rubriche in tabula f. III, e Telos
in 19v), ma testo fino a f. 22r3 di mano del Bettini. Altra mano copia due nuovi
§ (22r4-22bisv, 29.VIII.1568), emenda il primitivo testo (es. 13v-14r). Lettori
tardivi lasciano loro tracce, inclusa iscrizione in ff. Ir e 36v.
Vincenzo (Giovanni al secolo) di
Piero Bettini da Firenze: vestiz. per il conv. San Marco 30.IV.1517, prof.
1.V.1518; priore orvietano muore in Spoleto 29.IX.1541 (BL, S. Marco 370, ff. 102v,
173r). Cf. MD 14 (1983) 406c; 21 (1990) 409
(Lucca 12.X.1524), 582a; 23
(1992) 583-84 (San Marco 22.II.1519), 587-88 (ib. 16.II.1522/3), 796a (consorti
e fratelli s. v. “Bettini”); 25 (1994) 524a.
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Necessita restauro.
-
18.III.2010 riconsegnato
dopo restauro
eseguito da "Il Laboratorio" (Via S. Marcellino 8/r, restauratore M.
Pandolfi), promosso dalla
Soprintendenza Archivistica della Toscana tramite la dott.ssa Gabriela
Todros. Grazie!
I.B.63 Entrata/uscita
e debitori/creditori delle compagnie Nome di Dio e Santissimo Rosario nella
chiesa di San Marco (1574-1585)
Cart., 275x205, ff. II-41-I’; molte carte fanno difetto
alla foliazione originale, che integro con numerazione continua. Coperta membr.,
sostenuta da tre corregge dorsali, una stringa di chiusura, con iscrizione Entrata
e uscita, deb(ito)ri e cre(ditori)… – A.
Quadrangolo di membrana
100x65 resecata al centro («A dì 12 di settembre <1574> per far
rassettare questo libro comune alle due compagnie a Matteo Peri e per farci
dipignere un nome di Iesù soldi quindici», si legge tra le uscite f. 18r).
Due
carte membr. di breviario in bella libraria rotunda (sec. XIV2)
riciclate a fogli di guardia. Brani dell'ufficio delle ore su santa
Cecilia e san Clemente (22 e 23 nov. ) in f. I; quadrangolo 80x100 resecato nel marg. inf.
destro. Brani di salterio in f. I', da Ps. 48,8 («Frater non redimet...»)
a Ps. 51,9.
«Questo presente libro è delle due compagnie del
gloriosissimo Nome di Dio e del santissimo Rosario della vergine Maria fondate
in Fiorenza nella chiesa di San Marco de’ frati Predicatori l’anno di nostra
salute 1570 e unite insieme alli 16 d’agosto l’anno 1574» (2r). Entrata 2v-17; Uscita
18-29 («… comincerà a tenere il padre fra Giovambatista Bracceschi
Fiorentino eletto per comun padre dell’una et l’altra compagnia; et però
trovandosi assente m(esse)r Piero Vasari Aretino eletto
proveditore et camarlingo dell’una e d’altra, così cominciò egli a
spendere», f. 18r); Debitori/creditori
30r ss. Continuazioni fino al 1585. Compagnie con sezione maschile e femminile.
Sopraggiunta la trascrizione della bolla del maestro
dell'ordine OP Sisto Fabbri da Lucca, Roma 5.VI.1583, circa erezione della
compagnia del Santissimo Rosario presso la chiesa fiorentina San Niccolò
d'Oltrano, indirizzata al rev.do Domenico di Michele dei Berlonzini da San
Cassiano, priore di detta chiesa; facoltà di ricevere iscritti che risiedano
vicini a San Niccolò, e non possano facilmente accedere a San Marco o Santa
Maria Novella (ff. Iv-1r). La mano che crive è la stessa di Piero Giovannini (f.
3r), al lavoro di registrazione degli anni 1582-85.
I.B.64 Costituzioni
e capitoli della
compagnia del Rosaio (1586)
Membr., 232x170, ff. I-14, bianchi 12v-14v. Coperta in
cartoncino, disegno (a tempera?) in ff. Ir "santa Caterina da Siena", 1r "Conpagnia del Rosaio" (ed esito toscano rosarium>rosaio è pressoché costante nel testo).
Fondatori della
presente opera f. Iv. Ristretto e
sommario de’ capitoli 1v. Proemio
e Tavola dei capitoli 2r-3v; capitoli 9 e una connchiusione.
<Costituzioni e capitoli> 4r-11v, approvati da tutti i fratelli
Firenze 20.IV.1586
(3r). Conferma dell’arciv. fiorentino 16.IV.1587, sottoscritta e
autenticata da sigillo di cera (11v-12r). «E debbesi sempre procurare
d’havere <a correttore> un padre dell’ordine di san Domenico
osservante, per havere hauto origine il santissimo Rosaio da quell’ordine»
(10v). Tra i fondatori (1577-78) della compagnia e correttore
fra Antonino d’Antonio
Berti da Firenze (Iv, 2r, 2v), vestiz. OP Roma 1560 ca., ancora in vita nel
secondo decennio del ’600: S. Orlandi, S. Filippo Neri e i Domenicani, MD 81
(1964) 18-19; AFP 30 (1960) 409: 16.IV.1619.
Nominativi dei fondatori in scrittura rubricata: Rev.do frate Antonino d’Antonio
Berti correttore, Lione di messer Niccolò de' Medici, Francesco d'Antonio Carnesecchi, Francesco di Domenico Santini, Santi di Bernardo Biondi, Tommaso d'Antonio Talducci, Alessandro di Marco da Uzzano, Giovanbatista di Pierantonio Isabelli [segue rinunziò], Francesco
di Luca Marchi, Piero di Francesco Pinelli, Cesere di Cammillo Bandinucci, Iacopo di Giovanni Ciliani, Giovanni di Goro Sergrifi, Vettorio di Lorenzo Saltamacchi, Alessandro di Filippo Mazzinghi, Lorenzo di Bastiano Sensoni (f. Iv).
Non vi si trova esplicita indicazione della sede della compagnia, se non quanto in c. 3: «Le tornate sieno la prima e la terza domenica di ciascun mese, e li giorni della Natività, Annunziazione et Assunzione della Madonna, dopo il vespro di Santa Maria Novella» (6v).
Ed. F. Baggiani, Statuti cinquecenteschi di confraternite del Rosario in Toscana, MD 26 (1995) 230-33, 305-11, sotto il titolo "Confraternita del Rosario, S. Maria Novella" (305), confermato - sembra - dalla ricordanza 30.X.1586 «nostra compagnia» trascritta in p. 232 n.161.
I.B.65 Fiammetta
dei Frescobaldi OP († 1586), Cronica
del sacro ordine de’ frati Predicatori (1579)
Cart.,
205x143, ff. I-220+49-I’, foliaz. originale. Coperta membr. senza sostegno,
distaccata, iscrizione sul dorso Cronica
del sacro ordine de’ frati Predicatori dal 1200 fino al 1579. Supporto
cartaceo scadente, in più carte corroso da inchiostro acido.
Cronica
del sacro ordine de’ frati Predicatori ff. 1-216, «compita del mese di
giugno l’ano 1579» (216v). Postfazione (1579) 219v-220v. Breve anotatione de’ generali del’ordine di San Domenico 1r-47v
foliaz. riavviata; «compita di scrivere… a dì 26 giugno l’anno 1579 da
suor Fiammetta de’ Frescobaldi monaca in Sa·Iacopo vocato Ripoli» (47v). «E
nomi degli autori donde son cavate le cose che in questa cronica si contengono:
il rev.do p. maestro Giovanni di Carlo Fiorentino nel libro de’ beati, scritto
in penna, ch’è in SMN, circa la fondazione del’ordine qui in Firenze; molte
cose estratte dalle croniche di santo Antonino, anzi la magior parte; dalle
croniche che si stampano in alcuni libri delle constitutioni…» (f. Ir
incollato sul 1° quinterno, della medesima mano che scrive il tutto).
-
Necessita restauro. Non consultabile fino a congruo restauro. Microfilm negativo.
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2.VII.2008 riconsegnato.
dopo restauro
eseguito da "Il Laboratorio" (Via S. Marcellino 8/r), promosso dalla
Soprintendenza Archivistica della Toscana tramite la dott.ssa G.
Todros. Grazie!
I.B.66 Fiammetta dei Frescobaldi
OP, Cronica
di San Iacopo di Ripoli
(1579-1586)
Cart.,
215x150, ff. V-317. Coperta membr. senza
sostegno, distaccata, iscrizione sul dorso Diario
dall’anno 1575 fino all’anno 1586 e varie memorie (posteriormente
denominata Diario?). Supporto cartaceo scadente, in più carte corroso da inchiostro
iperacido. «Delle monache di Sa·Iacopo detto Ripoli a uso di chi l’à
scritto et fatto legare, suor Fiammetta Frescobaldi. Cronica dell’ordine, ove
si legge la fondazione di Santa Maria Novella et del nostro monasterio» (f.
IIIr).
«Cronica dell·sacro ordine di Santo Domenico, in
particulare la fondazione de’ conventi et monasterii di esso ordine nella alma
città di Firenze, massimo di quel di SMN et di Sa·Iacopo vocato Ripoli, con
aggiunta di altre molte varie cose…, cavato ogni cosa con diligenzia da varii
autori… - MDLXXIX» (iscrizione originale f. 1r). Prologo 2r-3v: «Alle molto
rev.de mie madri e sorelle… Ero già stata in proposito di non lasciare vedere
questa cronica se prima no.lla trascrivevo un’altra volta… Valete. A 25 di
giugno 1579… suor Fiammetta de’ Frescobaldi in Sa·Iacopo vocato Ripoli».
Talvolta denominata Diale (= diario?), ff. 54v, 101v-102v.
Testo della Cronica 5-245v, d’una medesima mano fino a 245v8 (2.VII.1586), dai
tratti grafici di progressiva senescenza. Altra mano, «Qui si pone fine al
giornale…» (245v9), annota decesso di suor Fiammetta 6.VII.1586, 63enne, 50
anni in religione (245v-246v). La Cronica
compendia il periodo antico nelle prime venti carte; più diffusamente, in
modulo annalistico, gli anni 1575-1586. Stile fiorentino in cronologia.
A partire da distinto fascicolo, materiale documentario
vario di mano di suor Fiammetta (250-317). Nota Copia di viaggio <1568> del rev.do p. fra Vincentio da Perugia
priore di SMN… insino in Fiandra…, scritto dal p. fr. Pietro Paulo Filippi
suo compagno (260r-268v). Lo zibaldone d’autrice termina in tronco per
caduta d’una carta o d’un fascicolo. Autografia di suor Fiammetta confermata
da sottoscrizione in prima persona alla copia 14.I.1583/4 di privilegi concessi
(26.XII.1583) al monastero (258v).
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Necessita restauro. Non consultabile fino a congruo restauro. Microfilm negativo.
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2.VII.2008 riconsegnato.
dopo restauro
eseguito da "Il Laboratorio" (Via S. Marcellino 8/r), promosso dalla
Soprintendenza Archivistica della Toscana tramite la dott.ssa G.
Todros. Grazie!
Nel 1756-1757 era ancora custodito nell’archivio del monastero San
Iacopo (ASMN I.A.23, p. 30).
G. Richa, Notizie
istoriche delle Chiese Fiorentine, Firenze 1754-62, IV, 307-08: V. Fineschi
gli fornisce notizie biografiche su suor Fiammetta 1523-1586.
MD 24 (1993) 124a, 222b s. v. “Pierattiini G.”.
C. Longo, Racconti d’armeni del Cinquecento, AFP 71 (2001) 345-72; trascrizioni
da
I.B.66
in pp. 362-66.
Melissa B. Weaver, voce Fiammetta Frescobaldi in «An Encyclopedia of Continental Women», 2 voll., New York - London 1991. Id., Le muse in convento. La scrittura profana della monache italiane (1450-1650), AA. VV., Donne e
fede. Santità e vita religiosa in Italia, Bari 1994, 253-74.
Melissa B. Weaver,
Suor Fiammetta Frescobaldi, storica dell'Ordine dei
Predicatori e del monastero fiorentino di San Jacopo di Ripoli, AA.VV,
Il velo, la penna e la parola, Firenze (Bibl. di Mem. Domenicane, 1) 2009, pp.
185-91.
I.B.66.1 Brani dattiloscritti
dalle cronache di Fiammetta dei Frescobaldi
Dattiloscritto, 330x320, pp. 19, sec. XX2. Trascrive brani
dalle precedenti ASMN I.B.65
(pp. 1-7), I.B.66 (8-19),
quest’ultima qui denominata Diario
dall’anno 1575 fino all’anno 1586.
I.B.67 Agostino
di Francesco
del Riccio da Firenze
OP, Arte della memoria locale (1595)
Semplice riproduzione del ms BNF, Magl.
II.I.13, ff. 53, sec. XVII.
«Composto nel
convento di Santa Maria Novella nel corso del 1595 – prima comunque
della stesura dell’Agricoltura Sperimentale – l’Arte della
memoria si presenta come un manuale didattico diviso in sette
precetti in cui ogni capitolo è associato a un’immagine che ne riassume
e ne simboleggia il contenuto. Il frate scelse così di raffigurare l’ars
memoriae, a cui saranno assoggettate le altre regole, sotto
le sembianze di «un re richissimo che con una mano si tocca la memoria»
e che potrà disporre, secondo le esigenze, della sua corte di consiglieri, di
generali e di servi, ogni prescrizione essendo previamente allegorizzata o
personalizzata» (U. Benzi).
Agostino (Piero al secolo) di Francesco del Riccio
da Firenze, vest. OP 7.IX.1558
16enne (nato dunque nel
1543, secondo il loro modo di computare), protestatio 7.IX.1559, prof. 8.IX.1559, † 18.XII.1598. VestProfA 8v. Cr SMN n° 991. LC3 ff.
6v (26.XI.1566 promosso al presbiterato), 12v (13.IV.1569: «Eodem praeterea
consilio voluerunt ad evitanda scandala et murmurationes secularium ne de cętero fr. Augustinus de Riccio missas celebret
sed cum aliis fratribus comunicet quando fit generalis communio, et hoc propter
magnam prolixitatem qua uti consuevit in prolatione verborum consecrationis
quae sane res praeter quod irreverentiam tanto sacramento infert admirationem ac
fastidium generat oculis videntium»
= "Nel medesimo consiglio
conventuale <i padri consiliari> decisero, ad evitare
imbarazzi e mormorazioni dei secolari, che per l'avvenire fra Agostino
del Riccio non celebri più le messe
(pubbliche), ma si comunichi insieme con
gli altri frati nei giorni della comunione generale. Questo
a motivo dell'estrema prolissità che gli è solita nel pronunciare le parole
della consacrazione eucaristica. Oltreché risultare irriverente per il
sacramento eucaristico, la
cosa induce sconcerto e fastidio nei presenti"),
36v (6.VI.1598, fr.
Augustinus
del Riccio tra i consiglieri).
Agostino raffigurato nel frate che asperge l'acqua benedetta nell'affresco della
sepoltura di san Domenino (lato settentrionale del
chiostro grande, lunetta penultima verso est), attesta il contemporaneo
Modesto dei Biliotti
in Cr SMN n° 991. Dal duraturo prestigio: «nelle consuete camere
priorali accordarono i padri del consiglio, adunati dal molto rev.do padre
lettore e priore Forzini, al p. L. Calvi pro-bibliotecario la facoltà di
prestare a s(ua) e(ccellenza) il sig. senatore Bertolini, segretario del Regio
Diritto, un manoscritto del P(adre) del Riccio religioso nostro fiorentino sulla
natura e coltivazione delle piante» (ASMN I.A.36, p. 1: 26.IX.1780).
&
Agostino del Riccio, Istoria
delle pietre (1597), Firenze (SPES) 1979, a c. di P. Barocchi, riproduzione
fototipica di ms Firenze, Bibl. Riccardiana 230;
esemplare in BiblDom XXXIX.1.17 (già VIII.354).
V.
Marchese, Memorie dei più insigni
pittori, scultori e architetti domenicani, Genova 18693,
II, 514. E. Olita, Giardini
e orti del complesso monastico fiorentino di SMN negli scritti inediti del
domenicano Agostino del Riccio (1542-1598), Tesi Univ. di Firenze, Fac. di
Architettura, Anno accad. 1997-98.
Utzima Benzi,
Francesco Panigarola [1548-1594]: Théorie et pratique de l'éloquence sacrée à
l'âge de la Contre-Réforme. Thèse en vue de l'obtension du grade de docteur
de l'Univ. Aix-Marseille I, Departement d'Études Italiennes, pp. XXII-606; su Francesco del Riccio pp.
232-34. Me ne consegnano esemplare in dic. 2010.
I.B.67bis
Vita di Felice Peretti OFM, papa Sisto
V (1585-1590)
Cart.,
270x200, ff. I-194-I', robusta coperta a difesa pergamenacea; mancante almeno
prima carta del primo fascicolo, dunque nessuna titolazione e nessun dichiarato
autore; foliazione a matita da me EP introdotta. «Questo Mss. apparteneva
alla Bibl. del Ss.mo Salv(atore) di Spoleto - P. Alb.
Zucchi o.p.» (Ir),
ossia dell'exconvento domenicano di quella città; recuperato verosimilmente dal
mercato antiquario per opera dallo Zucchi, che così usava. Dalla BiblDom
lo passa ad ASMN il bibliotecario E. Marino OP,
15.III.2006.
Inc.: «|2r| gli fu posto nome Felice, nome veramente
convenevole ad uno che dovea salire all'alto e degno grado della felicità di
questo mondo; et il curato che lo battezzò et il patrino che lo presentò si
chiamavano ambedue Felice di nome». Expl.: «... la maggior parte dei
quali |194r| era protetta
da' gentiluomini dello Stato, e perciò bisognava qualche esempio severo e
publico per impedire che altri desistessero di tener mano a tali uomini. - Fine della Prima Parte» (194r). Prima parte di meticoloso racconto biografico di Felice
Peretti, detto Montalto: n. Grottammare (pr. Ascoli Piceno) 13.X.1521 (2r),
veste l'abito dei frati Conventuali in Ascoli 2.IX.1534 (11v), ordinato
sacerdote luglio 1545 (21r), divenuto papa
Sisto V, 1585-90. Tutto d'una sola mano, sei-settecentesca. L'autore
accenna a se stesso: «Non si è veduto al mondo mai uomo, che
habbia fatto tante curiose osservazioni sopra ogni piccolo accidente, quanto
papa Sisto, avendo composto un libretto da me veduto in Venezia, sopra tutti li
suoi avvenimenti, così buoni come cattivi» (2v).
I.B.68 Registro
o copialettere
degl’inquisitori generali dell’ordine
dei frati Minori Conventuali di Firenze alla Congregazione del
Sant’Uffizio (1621-1704)
Cart.,
422x272, ff. II-478. Piatti lignei in pelle marrone (logora nel dorso),
borchie e puntali metallici su entrambi i piatti (qualcuno distaccatosi); su
quello posteriore inoltre tre prese metalliche, deperdite le relative fibbie di
chiusura; lit. alla s. congr. stampigliato
sul dorso, e poco sotto la lettera C. Vecchia segnatura H4.I.38
nel verso del piatto anteriore.
«In hoc libro, qui continet paginas quadringentas, omnia litterarum exempla a rev.mis P.P. (= patribus) inquisitoribus Florentię totiusque ipsius dominii scriptarum sacrę Congregationi… adversus hęreticam pravitatem, generalium inquisitorum a sancta sede apostolica specialiter deputatorum rescribentur. Qui liber ordinatus fuit ab adm(odum) rev.do patre magistro Michaele Messerocto
de Bononia ordinis Minorum conventualium sancti Francisci supradictę civitatis eiusque dominii generali inquisitore. In quorum fidem idem fr. Michael qui supra manu propria subscripsit… die viia decembris 1621» (1r).
Registro
copialettere della cancelleria inquisitoriale di atti dell'inquisizione generale del dominio
fiorentino ai cardinali della Congregazione romana competente; registro
originale, sottoscritto e sigillato; in Santa Croce di Firenze, presso i francescani conventuali; dal 28.XI.1621 (mancanti 1624-1638, lo si annota in 1r, 19v) al 9.IX.1704. Lingua volgare. Stile cronologico a circumcisione.
Inquisitori generali, o vicari,
tutti dell'ordine dei frati Minori: Michael Messerotti de
Bononia (2r, 1621 ss). Bartolomeo Procaccioli da Terni vicario (17r, 1623-24). Ludovicus
Corbutii de Montino, Clemens Egidii de Montefalco,
Ioannes Mauri de Fratta
[= oggi
Umbertide, pr. Perugia]
(1r). Ioannes Muzzarellius de Fanano (1r, 22r, 1638 ss).
Giovanni Angeli vicario (65v, 1645). Iacomo Cima de Sezza (69r, 1645 ss).
Modesto Paoletti da Vignanello vicario (186r, 1658). Girolamo Baroni da Lugo
(188r, 1658 ss). Francesco Antonio Triveri (212v, 1674 ss). Lodovico Petronio
vicario (309v, 1691) poi inquisitore (382r-477r, 1693-1704).
■ Caso
Galileo Galilei † Arcetri 8.I.1642
(1638-42; il Dialogo era stato
pubblicato in Firenze 1632) ff. 22v-23r.v (nella sua villa "Il
Gioiello" presso pian dei Giullari, Arcetri; opportunità che si
trasferisca nella casa di Firenze) ss, 56r. Il registro
I.B.68 sembra sconosciuto alla
vasta documentazione di Le opere di
Galileo Galilei (Ediz. Naz., rpt 1968); vedi vol. XIX, 272 ss (processo;
lettere degli inquisitori fiorentini dalle fonti vaticane, non dai loro
registri); XX, 168b “Firenze, Inquisitori”
.
■ Frati domenicani:
«fra Costantino Talani Fiorentino dominicano sermoneggiando
sabbato sera nella sua chiesa di Montepulciano» (7v, 1622) = Cr
SMN n° 1160, † 15.III.1663/4 82enne.
fr. Cosimo Francesco Ricci novizio
di SMN (24r, 1638) = Cr SMN II,
f. 90r, † 21.X.1684.
p. Nenti tra i consultori, impedito da sordità
(27v).
p. Honorato Carnesecchi… contro fr. Francesco
Samueli da Chiusi
del medesimo ordine (53v-54r, 1641).
Onorato Carnesecchi, † San Gimignano 24.III.1685/6 77enne ( I.P.
Grossi, “Necrologio” della provincia Romana O.P. dal 1656 al 1694,
Firenze (Conv. SMN, ciclostile) 1978, 57 n° 490). Distingui da Alessandro
Carnesecchi, † 28.VIII.1680 74enne (ib. 45 n° 403; Cr
SMN II, f. 84v-86r).
Francesco
Samueli
† Montepulciano 1660 75enne (Grossi,
“Necrologio” …
8 n° 95).
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