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I.B.69 Antiphonarium (nov.–genn.) di suor Chiara Francesca Lanfranchi (1677)Cart., 298x213, ff. 105, coperta membr. in cartoncino. «Ad honorem b. Marie semper virginis et b. Dominici patris nostri. Di suor Chiara Francesca Lanfranchi» (f. 4r). Antifonario proprio del tempo, domenicale e feriale: dom. I Adv. - dom. II Quadr. (5-73); proprio dei santi: s. Cater. V. e M. - Conversio s. Pauli (= 25.XI–25.I, 73v-104v). Notazione neumatica quadrata nera, in tetragramma rosso alto mm 23. Capilettera in rosso e nero alternati; decorato solo il primo (5v). Il calligrafo si sottoscrive in 105r «Frater Ioannes de Villafranca ordinis Minorum fecit» 1677. Ossequente alla e mediolatina non cedigliata nei dittonghi. «Ad usum fr. Petri Martiris Ciliegi S.M. Novellae cantorem [sic] a. D. 1808» (4r), di mano del Ciliegi, riscontrabile nella sottoscrizione alla propria professione 25.I.1804 (VestProfB 193). Nativo di Pontedera, oriundo di Livorno, «fu per molti anni cantore, morì rimbambito di anni 73 il 15 luglio 1854». Cr SMN II, f. 155r. LC6 p. 6. I.B.70 Antiphonarium (sett.- nov.) di suor Chiara Francesca Lanfranchi (1677)Cart., 300x220, ff. 77, mutilo di qualche carta. Resecata la membrana a copertura del cartoncino, lasciata solo striscia dorsale. Strappi interni per incollamento di carte a fronte ff. 50-57 ecc. Versosimile ultimo tomo del ciclio degli antifonari avviati dal precedente I.B.69. Identiche caratteristiche codicologiche. Proprio del tempo: Cum audisset (= dom. I sept.) - dom. III sept. (5-20v). Proprio dei santi: Exalt. Crucis – s. Cater. V. e M. (= 14.IX – 25.XI, 20v-57v). Comune dei santi (58r-77v). I.B.71 Tommaso Ducci da Firenze OP, tomo XII: Libro de’ frati morti in nostra provinzia Romana (1656-1694)Cart., 200x145 ff. I, 1-64; 210x155 ff. 65-133, foliazione a matita da me introdotta. Rilegatura malandata, fogli distaccati, taluni corrosi da inchiostro acido. Coperta in cartoncino distaccata, numero 12 scritto a penna su quella superiore. «In questo tomo nu° dodici si dà notizia, a quelli che in questo leggono, come et in che tempo son passati da questo al’altra vita i nostri padri frati e conversi di questa nostra provinzia dall’anno 1656 infino a’ tempi che corrono di presente. Questo libro è stato concesso ad suo uso a fra Tom(ma)so Ducci» (iscrizione f. Ir, segue timbratura settecentesca della bibl. SMN). Titolo <Libro de’ frati morti in nostra provinzia Romana> formulato sulle note originali d’inizio fascicolo (omesse da ed.): «Nu: 12 di questo libro de’ frati morti in nostra prov(inzi)a» (97r: ag. 1689; in 47r annota fasc. nu:° 8), «Seguita il libro de’ frati morti in questa prov(inzi)a Romana» (111r, apr. 1691). Breve notizia biografica dei frati deceduti, in ordine cronologico del decesso; include anche quelli d’altre province deceduti nei conventi della prov. Romana. Una sola mano scrive il tutto (nota caratteristica z, prolungata sottorigo, rientro di chiusura a destra), d’origine fiorentina. Tommaso (Girolamo al secolo) Ducci da Firenze, vestiz. OP 1631, prof. 11.XI.1632, a lungo maestro dei novizi, † 26.VIII.1701 85enne (VestProfA 65v; Cr SMN II, f. 105r). Formalmente solo usuario del libro; ma chi scrive il Libro de’ frati morti, iscrizione inclusa, è lo stesso che firma «fra Tommaso Ducci vicario del convento di mano propria» (febbr.-marzo 1656/7) in LC3 f. 139r; cf. ib. 107v (16.X.1638), 183r (21.I.1678/9), 195r, 212r (18.VII.1689), 232v (26.IX.1697). Inoltre un sondaggio delle sue compilazioni miscellanee, di cui il nostro I.B.71 è tomo XII dei molti dispersi, riscontra medesime caratteristiche grafologiche e fisiche (materiale povero, carta scadente, fascicoli disuguali rimasti brogliacci e poi assemblati) e conferma redazione autografa del fiorentino Tommaso Ducci † 1701. L’abbreviazione Tom. letta Dom. ha creato un “Domenico Ducci” nei repertori. Identità ulteriormente disturbata da omonimia; altri è: «Ego fr. Thomas Ducci fui pręsens prędictę protestationi / professioni manu propria» (VestProfB 89 due volte, 30.IV.1744; 90, 97) = Tommaso Ducci d’Arezzo OP, † 23.X.1790 66enne (Grossi, S. Maria del Sasso 33; ASMN I.A.33, p. 234).
Ed. privata I.P. Grossi,
“Necrologio” della provincia Romana
O.P. dal 1656 al 1694, Firenze (Conv. SMN, ciclostile) 1978. Tieni presente quanto annotato in calce a ASMN I.B.60 ins. 16. I.B.72 Vita di suor Caterina Paluzzi da Morlupo OP † 19.X.1645 (1680-1700 ca.)Cart., 210x150, ff. 176, bianchi 169v-176, coperta membr. in cartoncino. Sul risguardo Ir nota di possesso 1704, poi Alberto Zucchi OP († 1948). Vita della V.M. suor Caterina Paluzzi da Morlupo dell’Ordine di S. Domenico et alcune delle gratie che Dio le fece, scritta da lei medesima per comandamento del suo confessore, raccolte insieme da un P. Carmelitano Scalzo (IIIr). Breve sommario 163r-169r. Post 1676 (131v). I.B.73 Ricettario (XVII)Cart., 165x115, ff. I-168 (foliaz. originale fino a 86, inclusa numerazione del fascicolo, es. 2/11r, 3/27r ecc.). Coperta membr. con iscrizione: Nihil inexpertum complectitur. Sul risguardo (Ir), mano secentesca, dopo un’autorità d’Aristotele «Pulchrius est amicorum studiosum esse quam pęcuniarum» (= Rhetorica I, 7: 1364b 1-2), ecc.: Mr Co: Pietro Paolo Mellini in casa dell’ecc. D. Masi. Ricettario in latino ff. 1-84, inc. Pilulae potusque purgans pit<u>itam. Appendix 91-107 rinvia a testo ff. 1 ss. Diverse annotationi <e rimedi> 111-126 in volgare. Virtus et dosis medicamentorum quae hisce temporibus sunt magis in usu 139-144. Pillulae, Syruppi, Decocta ecc., 146 ss. «Questo dì 20 luglio 1664» (73r). & Nulla in Mancini-Giovannini, L’Officina 203. I.B.74 Pontefici e cardinali della città di Firenze (XVII2-XVIII1)Cart., 328x238, pp. XIV-184, bianche 118-70; coperta membr. dall’iscrizione dorsale Pontefici e cardinali della città di Firenze alquanto evanita. Anepigrafico, adespoto, senz’indicazione di provenienza. Testo latino, talvolta volgare, in calce a stemmi policromi sui due terzi superiori della pagina. La prima mano scrive fino al 1667 (p. 94), incluse tabula cognominale (XI-XII) e prenominale (171-79) con rinvio postremo p. 94; la seconda scrive da Franceco Nerli senior († 1670) fino a «hoc anno 1732» (108). Sei stemmi eccedenti il testo (112-17); quello in p. 114 con tiara, destinato a Clemente XII (1730-40)? I.B.75 Antoninus Bernardini de Portu Firmano OP, Physica (1752)Cart., 195x133, ff. I-141, coperta in cartoncino. Testo del commentario ff. 1-135. Index titulorum 136r-137r. «Finis Physicę traditę ab adm. R.P. magistro Antonino Bernardini de Portu Firmano OP in collegio martiali a.D. 1752, auditore me Io(anne) Francisco Cordella ex civitate Firm(ana) anno ętatis meę 17» (135v); 17 a confrontare fattura dei numerali e della foliazione, non 27 come parrebbe a sguardo isolato. Tutto d’unica mano. Comprato in Campo dei Fiori (Roma) 1914 da Alberto Zucchi OP (Ir). I.B.76 Decimario Furiosi (1754 ca.)Cart., 365x250, pp. II-78, molte bianche; coperta membr. in cartoncino, sovrascritto Decimario Furiosi. «Estimo San Giovanni N° 248, Popolo di Sant’Angiolo a Sieve, Potesteria di Ponte a Sieve» (7). Estimo e relativa decima di Niccolò di Domenico di Niccolò Furiosi, poi del figlio Antonio (17) e discendenti (19, 48 ss). Dei discendenti: Antonino (Ottaviano al secolo) di Luigi Furiosi OP, nato in Ponte a Sieve, † Firenze 7.XII.1828 52enne. Sua sottoscrizione autografa in qualità di sindaco, nov. 1824: I.C.117 (A), f. 31v. Rende ragione generale della sua amministrazione e viene applaudito, ASMN I.A.36, p. 257 (23.IX.1828). ASMN I.A.43 Registro dei morti n° 10. Cr SMN II, f. 153r. ASMN I.E.165, Libro dei vestiari 1817-1856. Ricord-E 20-21, 24. Grossi, S. Maria del Sasso IX n. 2. |