Archivio del convento
Santa Maria Novella in Firenze
(= ASMN)

Catalogo della sezione antica (I)
dal 1280 al 1930 circa

I.A.
Governo e autostoria conventuale

domus | precedente | ASMN I.A.3-6 (1365-1555)

I.A.1  Cronica fratrum Sancte Marie Novelle de Florentia vol. I (1225-1666), avviata nel 1280

ASMN I.C.102 E 149r Gaude felix parens Hyspania (ant. vespri s. Domenico)ASMN I.C.102 A 77r Sanctificamini hodie (resp. in vig. Natalis Domini)Membranaceo (cartaceo l’inserto ff. 118r-123, anni 1642-60), mm 238x175, ff. III-126 (precedente foliazione a penna calante di due unità a partire da 68). Coperta membranacea su cartoncino, con doppie corregge in cuoio di chiusura, frutto di restauro recente; così come l’iscrizione dorsale Necrologium Ia pars (dal basso in alto), che simula libraria gotica di scrittoio nordico. Secc. XIII-XVII. Antica segnatura VIII.C.1 (f. IIr). Su f. Ir iscrizione in capitali di mano settecentesca necrologii ven. conventus S. Mariæ Nov(el)læ de Florentia ordinis Prædicatorum pars prima ab anno 1225 usque ad 1665, della medesima mano che scrive parallela iscrizione su vol. II.

ASMN I.A.1, f.3r: Cronica fratrum SMN de Florentia (1280)Cronica fratrum Sancte Marie Novelle de Florentia avviata nel 1280 dal fiorentino fra Piero di Galigaio dei Macci († 1301), «compilator et inventor» della cronica. Vol. I  copre gli anni 1225-1666. Cronisti diversi si susseguono man mano a redigere la notizia biografica in occasione del decesso di ciascun frate (anche novizio) che sia figlio del convento fiorentino (territorio della praedicatio di SMN, inclusi contado e distretto) e abbia perseverato nell’ordine fino alla morte. Prologo: «Ad utilitatem et suffragium animarum fratrum nostrorum decedentium et ad exemplum posteris et consolationem legentium visum est fratribus quod nomina ipsorum memorie commendentur…» (3r).

Fra Modesto dei Biliotti (OP 1545, † 23.VIII.1607) redige ff. 88r-96v, ed. n° 940-1009, da Franciscus conversus (le prime entrate sotto parziale riscrittura) a Dominicus de Barcalibus, estremi 1580 - 24.I.1606/7).

Ultima notizia 3.III.1665/6  (126r-v, 23.XII.1665 terzultima). Segue in maiuscolo calligrafico «Primę parti necrologii… Sanctę Marię Novellæ imponitur finis 7 maii 1665 quæ dies fuit Ascentionis Domini nostri…» (126v) dagli elementi cronici discordanti. L’Ascensione nel 1665 (Pasqua 5.IV) cadeva il 14.V; il 7.V invece negli anni 1592, 1671, 1682, 1739 (Pasqua 29.III). Un’unica mano scrive ultime carte 124r-126v (non necessariamente in contemporanea coi decessi 1661-66) e avvia nel 1682 il susseguente vol. II.

  • Microfilm negativo e positivo (2002).

n    ff. IIv-IIIr (folio pergamenaceo di guardia, verosimilmente aggiunto posteriormente): note d'apertura e traslazione dei sepolcri della b. Villana e b. Giovanni da Salerno (1569-71) di mano di fr. Alessandro Capocchi (confronta con sottoscrizione autografa in LC3 f. 23r, 12.VI.1579) ), dall'inchiostro evanito. Trascrizione settecentesca in ASMN I.A.23, pp. 29-30. 
n    
Conferma. Le incongrue interpolazioni (una di esse, f. 7r marg. inf., “fra Sisto e fra Ristoro architetti massimi e costruttori della chiesa”) di cui Necr. vol. I, LII-LIV, sono veramente di fra Raffaele di Francesco da Monte Morello † 24.IX.1550 72enne (Cr SMN  n° 868; Piana 453-54, 536b); la mano, dai tratti corsivi molto personalizzati, si svela in LC1 f. 15r ult§, 21r-23r (1527); attestazione autografa di prestiti librari in BNF, Conv. soppr. F 6.294, f. 29r marg. inf. 
n     Grafemi di recupero del dittongo (sopralluogo    qui e in seguito    strettamente grafologico, incluse commistioni o ipercorrezioni del tipo ecclęsia ęcclesię). Prima comparsa di ę cedigliata 1517, Cr SMN I, f. 76r2 n° 775 (in f. 72r6°ult  n° 750, 1503, è riscrittura di testo evanito); ricompare in I, f. 84r14 n° 875 (1553), ancora rara, asistematica o commista; s’instaura negli anni 1580, persiste e predomina nel ‘600-‘700. Prima isolata comparsa di ae in I, f. 84r18, n° 878 (1553 aetatis); f. 126v11 (1665-82, Sanctę Marię Novellae). Compare oe in Cr SMN II, f. 118v7 (1719 in Coelis).

Cr SMN n° 1-752 (1225-1504), ed. Orlandi, Necr. I, 3-205; Cr SMN n° 753-1165 (1505-1666), ed. P. Ricozzi, MD 11 (1980) 219-324. E. Panella, Cronica fratrum dei conventi domenicani umbro-toscani (secoli XIII-XV), AFP 68 (1998) 223-94, specie c. 4: “Necrologio” equivoco erudito.

I.A.2  Cronica fratrum Sancte Marie Novelle de Florentia vol. II (1666-1886)

ASMN I.C.102 E 149r Gaude felix parens Hyspania (ant. vespri s. Domenico)ASMN I.C.102 A 77r Sanctificamini hodie (resp. in vig. Natalis Domini)Cartaceo, 260x180, ff. II-184, bianchi 160-184, foliazione moderna a matita. Avviata nel 1682 a continuazione di vol. I. Secoli XVII-XIX. Coperta membr. su cartoncino, con doppie corregge in cuoio di chiusura, frutto di restauro recente; così come l’iscrizione dorsale Necrologium IIa pars (dall’alto in basso), che simula libraria gotica d’area nordica. Fol. I membranaceo, portante iscrizione in capitali: Necrologii vener. conventus S. Mariæ Novel. de Florentiæ [sic] ordinis Prædicatorum cum indice generali nominum, sedunda pars. Anno 1682. In f. II, cartaceo 235x165, estraneo al 1° binione: necrologii vener. conventus S. Mariæ Novellæ de Florentia ordinis Prædicatorum pars prima ab anno 1225 usque ad 1665, della stessa mano che scrive parallela iscrizione su vol. I, ma dimentica d’adattare a pars secunda.

Libro sottoposto a inserzioni e rilegature rimaneggianti. Svela il seguente sviluppo stratigrafico:

I) Sezione sei-settecentesca, confezione dei fascicoli originari (1682 ca.), ff. 1-142:

a) Prologo di riavvio D(ivu)s Epiphanius Cypriensis (1682) 58r-v righi 1-5, notizie biografiche 67r-104v (20.IX.1666 – 7.VII.1701).

b) Index generalis primę et secundę partis ff. 1-57 (con aggiornarmenti posteriori), a rubrica alfabetica, sigle P=sacerdos, sola F=conversus, censisce i nominativi di vol. I e II. Rinvia al testo tramite n° seriale marginale della singola registrazione (che dispensava il progettatore dal foliare le carte).
Unica mano imposta anonimamente il libro: redige parte
a) in organica prosecuzione di vol. I («ut videre est in antiquiori Necrologii parte, quę prima a nobis appellatur, usque ad annum 1665, syllabusque nominum omnium conscriptorum fratrum ponitur secundum seriem ipsius», 58r); avvia l’indice di b), dove censisce materia di vol. I e materia di a); predispone carte per la prosecuzione a venire (1-142). La medesima mano aveva portato a termine carte 124r-126v ultime di vol. I (notizie 28.XI.1661 – 3.III.1665/6, redazione non coeva). È la mano di Raffaele dei Badii da Castelfiorentino (OP 1646, † 26.VIII.1701)    ancora anonimo in Cronica fratrum..., AFP 68 (1998) 255-57  —,  attivo nei libri conventuali sullo scorcio del ‘600: per l’identificazione vedi ASMN I.A.9 Cronica conventus I, sez. III.

c) Altre mani si susseguono a redigere la cronaca 105r-139v: da ag. 1701 (Raphael dni Francisci de Badiis de Castroflorentino 105r-v, secondo nominativo sotto la penna del cronista prosecutore) a genn. 1756/7. Tutto in latino.

II) Dopo interruzione d’un secolo e più, un’unica mano integra la cronaca entro il decennio 1880-90; in lingua volgare; concomitanti incrementi fisici al libro. Religiosi defonti tralasciati in questo Necrologio 59r-62v (autore non più familiare con le regole d’accesso e omissione della Cronica fratrum) dentro il quaternione ff. 59-66 fatto rilegare tra prologo e inizio cronaca (interviene anche a tergo del preesistente f. 58); registrazioni biografiche di recupero 139vn°1313-159v (1756-1880) proseguite sul secondo inserto ottocentesco ff. 143-184. Notizia più tarda 1886 (62v); bianchi 63-66, 160-184. Tutto per iniziativa personale?: sorprende che il “cronista conventuale”, voce del priore e del consiglio, infranga tanto palesemente le convenzioni della discrezione, caso Arcangelo Gotti † 1769 (140v “Carlo Tommasi”, 143r-v).

Medesima mano lavora anche all’aggiornamento di ASMN I.A.37 Compendium necrologii 38v-39r fino a n° 1453. È quella di Giovanni Carobbi da Pistoia († 22.XI.1887): identificazione grafologica basata su ASMN I.B.91 Cronache del convento… del Sasso. Fervido compilatore, molto estrae dai precedenti libri conventuali. Poco sorvegliato, sembrerebbe: «Antonino Leoni vestì l’abito di converso il 7.IV.1769…, morì il 22.IV.1846 di anni 77» (154v) elabora impossibile curriculum dal testo (vedi infra I.B.87 ins. 3): «VII idus apr. anno MDCCLXIX Florentiae ortus…, aetatis suae LXXVII… obiit x kal. maias an. MDCCCXLVI».

  • Microfilm negativo e positivo (2002).

n       LC6 p. 227 (13.V.1931) «Il R.P. Alessandro Cavaceci ha ricevuto l’incarico di riaprire la compilazione del Necrologio di SMN, che era stato interrotto da vario tempo». Nessun seguito.

Dattiloscritto rilegato, pp. XXVIII-246, trascrizione di Cr SMN n° 753 (1505; a prosecuzione di ed. Necr. I, 3-205: 1225-1504)    n° 1452 (1880). Copia disponibile in stanza di consultazione. Trascrizione anonima, ma da rimettere a Paolo Ricozzi († 15.III.1980): cf. MD 11 (1980) 219 § ultimo.

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