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15. "Porta del Martello" o cortile d'ingresso al convento |
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A sinistra di chi guarda la facciata della chiesa, attraverso un cancello, o antica porta detta "del martello", si accede ad un cortile. Qui due distinti ingressi sotto il numero civico 18: a) al convento e attiguo ufficio del Rosario Perpetuo; b) al museo comunale dei chiostri. Mentre il portale di pietra, nella cui lunetta è dipinto l'abbraccio dei santi Domenico e Francesco, immette nel chiostro "della sindicheria" dei primi anni del '500; ora adibito a sede della Misericordia militare. |
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Com'era la "Porta del Martello" nel Settecento? | |
Fra Angelo di Ludovico Paladini (OP 1664, † 16.XI.1707) «coenobii etiam maiorem ianuam lapidibus instauravit» (ASMN I.A.2, f. 109r). |
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Com'era nel 1768 | |
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«Porta principale del convento di SMN con n° quattro facciate nel cortile» (ASF, CRS 102 n° 107: «Raccolta delle piante degli effetti che possiede il venerabile conv. di SMN... fatta da F. Vincenzio Ciommei religioso converso... correndo l'anno MDCCLXVIII»). Cartografo fr.Vincenzo Vitale (Michelangelo al secolo) di Giuseppe Ciommei da Firenze, OP 1714, † 1775 90enne, «molto istruito nella geometria pratica talché faceva da agrimensore» (ASMN I.A.2, f. 144v; cf. ASMN I.E.159 ins. 1). | |
ASMN II.??, Cronaca del convento SMN 1961-1982, p. 78: nel restauro (1970) della facciata nord del cortile, sono emerse sagome di archi e porte antiche. |
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Compagnia San Lorenzo in Palco (1365), detta anche della Vesteria, o San Lorenzino |
Nei locali sovrastanti la porta d'ingresso al primo chiostro aveva sede la compagnia San Lorenzo in Palco; nelle testimonianze più antiche detta anche "disciplina della Vesteria".
In luglio 1365 nei locali già usati per vesteria e calzoleria conventuale: ASMN I.A.3, f. 38r-v
:«Noverint universi presentes literas inspecturi quod ego fr. Çenobius de Guasconibus ordinis fratrum Predicatorum prior in conventu SMN del Florentia de voluntate et assensu fratrum dicti conventus concessi et concedo hominibus de sotietate disciplinatorum Sancti Laurentii locum et domum que olim fuit pro vestaria et calçolaria, videlicet quod homines dicte sotietatis possint in dicta domo in perpetuum
congregari, cum hoc tamen pacto et conditione quod si fratres dicti conventus tempore aliquo auferre vellent dictam domum a dictis hominibus…».
ASMN I.A.5, f. 3r (25.IX.1521): «Item cum mercatores hispani diu convenire soleant ad capitulum in primo claustro diebus festis et
ibi missam solemniter audire desiderantque habere locum pro capella construenda, an placeret eis locum tradere huiusmodi videlicet viam que est inter primum claustrum et portam magnam conventus et sex vel octo ulnas [6 braccia = mt 3,5016; 8 braccia = mt 4,6688] refectorii pro predicta capella construenda, his conditionibus ut sotietas Sancti Laurentii dimicteretur et viam adhuc nobis pro faciendis
processionibus construerent aut dimicterent et refectorium instaurarent».
ASMN I.A.7, ff. 111v-112r (6.II.1640/1) «an vellent concedere confratribus secularibus confraternitatis vulgo dictę San Lorenzino, positę intra septa conventus prope portam, ingressum e foris et substentaculum nostri muri nec non aditum ad dictam confraternitatem per quasdam porticus fabricandas supra portam versus altare dominorum de Baccellis».
Soppressa nel 1783 ( ASMN I.A.36, p. 88 (31.X.1792): «fu approvato di accordare in affitto o pigione la compagnia di San Lorenzino in Palco ai fratelli della compagnia, che previo il regio beneplacito pensano di ristabilire, sotto il titolo di San Benedetto Nero, per scudi dieci l'anno, con l'aggiunta di un pezzo di volta del chiostro verde chiusa e ridotta a stanza, con patto che debbino detti fratelli pensare a tutti i rifacimenti interni, e con facoltà che possino a loro spesa alzare il tetto della compagnia dalla parte del chiostro verde». ASMN I.A.45, pp. 21-22 (14.VIII.1844): compagnia di San Benedetto Nero situata presso il chiostro verde chiede d'essere esonerata da pagare l'annua pigione di scudi 11, assai aggravata per mancanza di fratelli; pigione ridotta a lire 40 annue. ASMN I.A.49, p. 59 (1893-94): |
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Abbattuta la cappella del Crocifisso (originariamente dei Baccelli, in aprile 1803 concessa ad Antonio Veneziani, essendo vacante lo jus patronato: ASMN I.A.36, p. 166) all'ingresso del primo chiostro lato chiesa, vi fu fatta una scaletta che permettesse di passare dalla chiesa al coretto conventuale (1880-81); l'antico crocifisso con sottostante iscrizione lapidea del padronato Baccelli (1613) fu prima sull'altare di tale coretto, poi trasferito in marzo 1905 nella scala del moderno accesso al convento (ASMN I.A.44 Ricordi del convento E, pp .105-06). |
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