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4. Refettorio |
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Tra il chiostro verde e il chiostro grande sala delle "Quattro Porte”, luogo d'importante snodo conventuale. In direzione sud, antica cappella della famiglia Ubriachi e a seguire l'antico refettorio
dei frati. La costruzione dell'antico refettorio, su disegno di fra Iacopo di Talento, era di certo terminata nel 1353 (in quell'anno fra Iacopo Passavanti versò 20 fiorini perché vi si facessero delle pitture). Nella parete d'ingresso, che prima era la parete di fondo, essendo l'ingresso sul lato opposto, affresco trecentesco: Madonna con Bambino e Santi Giovanni Battista e Pietro Martire (a destra), Domenico e Giovanni da Salerno (a sinistra). |
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Alessandro di Cristofano Allori detto Bronzino (1535-1607) affrescò il resto della parete con scene della caduta della manna e delle pernici nel deserto, per sfamare gli Israeliti in viaggio verso la Terra promessa. Nella
prima arcata a sinistra tela Ultima cena dipinta dallo stesso Allori (1584). Entustista il cronista coevo (ASMN I.A.9, f. 67r A-B, priorato 1581-84). Quad. Orlandi VI,
71-74.
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Nella terza arcata due vaste tele settecentesche con miracoli di san Domenico: Resurrezione del nipote del cardinale Stefano da Fossanova (di Giovanni Sagrestani) e Libro del santo gettato dagli eretici nel fuoco e da questo respinto (Ranieri del Pace). |
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Il refettorio, con il chiostro verde, capitolo conventuale (o "cappellone degli spagnoli") e cimitero dei frati (chiostro dei morti), è oggi museo comunale. Nel refettorio sono esposti in apposite vetrine manufatti e paramenti sacri di varie epoche, appartenenti alla basilica. |
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4a. Cappella degli Ubriachi, poi (1467) compagnia dei Santi Innocenti, capitolo del Nocentino | |
Fatta costruire da Baldassarre di Simone (di Aliotto? di Baldassarre di Aliotto?) degli Ubriachi (anni 1360?:
Orlandi, Necrologio I, 544-46, e
Trexler,
The Magi 138-40; anni 1330?:
Kreytenberg, Das Capitulum) in onore dei Re Magi; sul luogo del primitivo capitolo conventuale? Baldacchino in pietra ad arco gotico, con armi degli Ubriachi, «oca bianca più che burro» (Dante, Inf. XVII, 63), sovrastante l'altare della parete orientale, fu distaccato nel secondo '800, ora nel Museo del Bargello, sala
dell Scultura Medievale. "Nella mia cappella titolata de' Tre Magi", dice Baldassarre di Simone degli Ubriachi nel suo testamento, Venezia 6.X.1395 (Trexler,
The Magi 195); titolare di certo del patronato, non necessariamente
committente della costruzione; mentre lo strappo di Baldassarre da Firenze con conseguente confisca dei beni (Trexler,
The Magi 174-75) rende ragione della scomparsa del ceppo familiare nella successione delle jus patronatus. «Né
alchuno suo herede si truova», Firenze 1427 (Trexler,
The Magi 186).
ASMN I.A.7, f. 199v (15.VII.1686) «convocatis patribus a consiliis in scola thęologię quę vulgo dicitur il Nocentino». Consigli o capitoli conventuali spesso tenuti nel Sei-Settecento nell’aula “volgarmente detta del Nocentino”, " in capella Sanctorum Innocentium propre refectorium"; I.A.19, f. 36v (3.IV.1728) «Patres a consiliis convocatis… in
capitulo quod vulgo dicitur il Nocentino»; 51r (2.IV.1732). Sulle pareti sono stati sistemati frammenti di affreschi (figure di profeti e santi dell'Antico Testamento) staccati dai costoloni della volta della cappella maggiore della chiesa, dipinti dagli Orcagna. Nelle vetrine sono stati sistemati alcuni reliquiari e un paliotto del secolo XV. |
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Compagnia Santo Stefano (1776), volgarmente detta del Ciottolo | ||
«Ricordo come la compagnia del Ciottolo, così detta, che prima stava a Santa Felicita, composta per la maggior parte degl'istessi individui della compagnia del Nocentino, domandarono al nostro convento di poter trasportarla nel Nocentino medesimo... Ottenuto il permesso [consiglio conventuale 28.X.1776, ASMN I.A.19, p. 195] trasportarono da Santa Felicita due armadii nella camera del fuoco e tre quadri di buona mano nel Nocentino: a mano diritta dell'altare il quadro di Santo Stefano nell'atto d'esser lapidato, a sinistra un quadro con la Sacra Famiglia e San Giovannino, e sopra la porta maggiore un quadro grande antico, entrovi il transito della beatissima Vergine; fermati tutti colle sue staffe di ferro nel muro» (ASMN I.A.33, p. 52; cf. p. 279). Fineschi, Memorie sopra il cimitero XXVI. |
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R.C. Trexler, The Magi enter Florence: The Ubriachi of Florence and Venice, «Studies in Medieval and Renaissance History» n. s. 1, old s. 11 (1978) 127-218. BiblDom III.261 G. Kreytenberg, Das Capitulum studentium im Konvent von SMN, «Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz» 23 (1979) 225-38. |