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Giovanni Panella

 frater dimidiatus

Diario 1963-1976

scolaro diligente | diario | poesie

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1963

<Pistoia> 27-XI-'63

|31| Sulla Tolleranza e Libertà Religiosa.

Mettere in raffronto alcune posizioni del Sillabo (Denzinger 1715, 1755, 1776; 1777, 1778) con la presentazione del Vesc. De Smedt del problema al Concilio (Sull'Avvenire d'Italia tra il 15 e il 22 nov.).

Articolo di E. CHIAVACCI sull'Oss. Rom., 25.XI.'63: Tolleranza e Lib. Religiosa.

<Pistoia> 28-XI-'63

Si potrebbe impostare e basare un'apologetica del X.mo [= cristianesimo] sul carattere dell'amore predicato da X. [= Cristo].

Amore; pregare per il nemico; dare anche la tunica a chi ti ruba il mantello.

Sono oggetti di un amore che va oltre quello umano. Per l'amore umano non si realizza e non ha |32| valore la legge dell'amore del nemico.

La legge umana è razionale. E l'uomo onesto, la cosa migliore che possa fare, è denunciare alla polizia il furto del mantello. La logica umana non conduce necessariamente a indurre l'obbligo di dare anche la tunica a chi ha rubato il mantello.

 Nel X.mo ci si arriva. Ma questo è possibile che [= se?] dobbiamo amare gli altri come X. ha amato noi. La misura del nostro amore è desunta dall'amore divino di X. Il comandamento dell'amore x.no [= cristiano] è oggetto solo di un amore divino (soprannaturale): X. in noi ama i nemici.

(È evidente che l'obbligo morale dell'amore del nemico nel X. non trae forza dalla legge, ma dall'amore stesso che è pura elezione, scelta, cosa non dovuta; perché amore è dono, cioè realtà gratuita).

<Pistoia> 30 novembre '63

|33| In questo tempo di Concilio si scopre questo fatto: si è ammirati, meravigliati ed entusiasti di nuove forme, di nuovi problemi e nuove soluzioni, di nuovi modi di porre il problema della Chiesa e di Cristo.

Ma spesso questa meraviglia e questo far proprio il movimento teologico e spirituale del tempo non è una scoperta e un incontro avvenuto tra fatti esterni ed esigenze e sviluppo interno; cioè l'accettazione di questi  nuove forme non era nelle esigenze di sviluppo del singolo, la cui spiritualità invece portava per tutte altre strade.

L'autentica consonanza al clima del tempo è l'incontro con questo clima di uno stato d'animo che già in sé, nell'intimo del proprio sviluppo e nella dialettica dell'esperienza |34| di vita conteneva e viveva i problemi e le componenti che portano al clima di realtà scoperto all'esterno di sé.

<Pistoia> 1 dicembre '63

"La Sacra Liturgia è il culto pubblico che il nostro Redentore rende al P. come Capo della Chiesa, ed è culto che la società dei fedeli rende al suo Capo, e per mezzo di Lui, all'Eterno P.; è, per dirla in breve, il culto integrale del Corpo mistico di Gesù X., cioè del Capo e delle sue membra" (Mediator Dei).

Ci ho messo non poco a identificare il documento, allora citato senza nome d'autore né data. Mediator Dei è incipit dell'enciclica di Pio XII, 20 nov. 1947.

<Pistoia> 4 dicembre '63

"La Chiesa, unitamente all'Incarnazione e all'Eucarestia, diviene un gran Sacramento, un mistero sacramentale; perché, mentre è eternamente visibile - e da questo lato si presenta come l'unione di semplici uomini - nel suo interno |35| nasconde il mistero di una unione mirabile con X. che si è fatto uomo e abito [=abita?] nel suo seno, e con lo Sp. S. che la feconda e la dirige"

SCHEEBEN, I misteri del X.mo, Brescia 1949, p. 413

X. è il gran "Sacramento" (così traduce la volgata il μυστήριον di I Tim. 3,16).

Il Regno dei cieli (= Chiesa) è μυστήριον (Marc. 4,11-13).

Le genti chiamate alla salvezza sono μυστήριον (Ef. 3,3).

<Pistoia> 6 Dicembre '63

Due livelli di essere delle cose;

1) la loro natura nuda; il loro essere in sé

2) il loro senso, il loro uso in rapporto con Dio.

Secondo questo secondo senso le cose diventano "vere" o "vane" nel giudizio biblico e cristiano della realtà e della storia. "La verità è lo |36| stato dell'uomo o d'umna realtà che sono in un rapporto di falsità (o che non sonon in rapporto) con la Volontà, e dunque con Modello, di Dio ". Congar, Vaste monde..., pp. 211, 212.

Le cose sono false quando non sono in autentico rapporto con la loro verità più profonda: cioè Dio partecipato in esse.

<Pistoia> 15 dicembre 1963

Rifiutare il dolore è rifiutare la croce e la passione di X, cioè rifiutare la Redenzione.

<Pistoia> 16 - dicembre - 63

La sublimazione della parola avviene quand'essa diventa preghiera.

<Pistoia> 17 - dicembre <'63>

Tema d'avvento:

Si moram fecerit, expecta |37| eum, et veniens veniet.

Anche se avesse a tardare, aspettalo; verrà di certo...


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