⌂  I.C.102  E n° 1354.  Antiphonarium de tempore et de sanctis (festum Trinitatis – dom. XV post festum Trin., 24.V – 15.VIII) (XIIIex) 

miniature di E

Orlandi, I libri corali 48-54. Tutto della stessa mano di A. Il temporale 1r-60v serba originale serie “post festum Trin.” (15^a dpT, ant. ad Bened. Nolite solliciti, 60r), senza tentata rinumerazione, come accade per altri libri del ciclo (vedi F, K).

♦  Microfilm negativo e positivo.

■ Quaestio. La serie santorale passa dal 15 ag. (corale E) al 28 ag. (corale F). Manca qualcosa? Domanda sorta quando una studiosa cercava (giugno 2006) testo e miniature su san Bartolomeo apostolo (ricorrenza 24 ag.). Lì per lì non ho saputo darle risposta.
L'Ordinarium OP (1258 ca.), ed. Romae 1921, 99-100, indica solto incipit dell'oratio propria dei santi tra 15 e al 28 ag., a differenza di quanto precede e segue. Subentra allora implicitamente l'ufficio "de communi" del singolo santo, dato a fine del singolo antifonario; mentre il testo dell'oratio è materia d'altro libro liturgico (collectarium?). Nessuna omissione negli antifonari!

&      M.G. Ciardi Dupré, I corali miniati delle origini dei Servi di Maria, AA.VV., L’ordine dei Servi di Maria nel primo secolo di vita, Firenze 1988, 309-10, e Tavv. 40-42, fig. 21, 22, 24 (riproduzioni da questo corale E n° 1354), rileva “elementi in comune” nelle miniature con corale C bis dei Servi di Maria in Bologna. Notevoli affinità anche grafologiche, ma confronto più minuto esclude identici copisti.

Labriola, Aspetti della miniatura

I.C.102  F n° 1355.  Antiphonarium de tempore et de sanctis (dom. I sept. – dom. I nov., dom. X – XXV post Trin., 28.VIII – 25.XI) (XIIIex)

miniature di F

Orlandi, I libri corali 54-60. Ff. 1r-304r medesimo copista di A; altre mani aggiungono 208r-v (in commemorat. s. Francisci), 305-315, molto tardiva l’ultima 311r-315v (in festo s. angeli custodis).

Le domeniche “post Trinitatem”, 40v-57r, successivamente rinumerate su parziale abrasione della rubrica originale: dom. VII (correto su originale X), ant. ad Benedictus Cum appropinquaret (40v); e così via fino a dom. XXII, ad Benedictus Cum videritis abominacionem, ad Magnificat Amen dico vobis (57r-v), ufficio sempre dell’ultima dom. del calendario liturgico. Rirubricazione “post Trinitatem” susseguita alla revisione degli anni 1551-52 (vedi corale K).

♦  Microfilm negativo e positivo.

Labriola, Aspetti della miniatura

I.C.102  G n° 1356.  Antiphonarium de tempore et de sanctis (festum Trin. – dom. IX post oct. Trin., 24.VI – 26.VII) (1619)

Membr., 705x510, ff. 126 foliati in rosso. «Ad honorem… totius celestis curie fr. Stephanus Mariani de Moris Florentinus scribebat amore erga hunc illust(re)m cenobium anno Domini m.dc.xix» (126v). Temporale ff. 1-50 (ufficio “dom. IX post oct. Trin.” della revisione 1551-52 risponde al primitivo “dom. 12^a post festum Trin.”); santorale 50v-97r (include “Visitatio b. Marie” introduz. 1401, s. Anna introduz. 1465); comune 97r-126v.

I.C.102  H n° 1357.  Antiphonarium de sanctis (XIV-XVIII)

Orlandi, I libri corali 60-66. Ff. 1-251. Composito e irregolare sia nella fascicolazione che nella successione cronica sul calendario liturgico; dalla funzione suppletiva, collettore di molteplici aggiornamenti nel santorale, copisti e ordinatori diversi. Esempio: i testi della festività Corpus Christi (celebrazione introdotta 1321-23) non compaiono nella propria sequenza "giovedì dopo la Trinità" di E, li provvede H. Prevalgono iniziali decorate.

Stratificazioni di massima:

I) Nucleo di fascicoli mediotrecenteschi ff. 72-142.

a) In festo b. Thome de Aquino (legale introduzione liturgica 1323-26, celebrazione 7.III) ff. 72r-93r, inclusa "memoria per octavas" 92r-93r; ultima carta 94r trascina residuo di testi liturgici estranei. Altra mano aggiunge sua translatio (1370, celebrazione 28.I) ff. 95r-112r.

b) In festo b. Elisabeth (de Hungaria) 113r-126v fascicolo irregolare: vespri (salmi dell'8^a di s. Martino), 3 mattut., lodi. In f. 113r iniziale dell'ant. Gaude celum istoriata con la santa in abito bigio, di fattura arcaizzante - a giudizio di dott.ssa A. Labriola (dic. '03) che inclina a predatarla. Festa 19.XI introdotta con grado 9 lect. nel 1243 (MOPH III,27/13) rimasta sola incoatio; nell'Ordinarium OP 1256 risulta semplice memoria; l'antifonario F della nostra serie nel santorale di novembre ignora sant'Elisabetta e passa da san Martino (11.XI) a santa Cecilia (22.XI); nel 1344 memoria elevata a 3 lect. con ordine di provvederne ufficio, sola incoatio (MOPH IV,292/12-14), il tutto ripetuto nel 1350 (IV,332/22-24).

c) De Corpore Christi 127r-142v, definitivamente introdotta nel secondo decennio del Trecento,  giovedì dopo la festa della Trinità, grado totum duplex (MOPH IV,128, 139, 145/7-14: 1321-23).

II) Blocco omogeneo del secondo Quattrocento ff. 1-71, festività che esigono decennio 1455-65, successione cronica di celebrazione. Vincentii conf. 1r-25 (5.IV); Catherine de Senis 25v-32 (dom. I maii), Anne 32r-51 (26.VII), transfigurationis Domini 51v-71v (6.VIII).

III) Irregolari successivi fascicoli e contributi ff. 142-251. Comune dei defunti ff. 148r-160v, il cinquecentesco Antonini archiepiscopi 161r-172v; unius nec virg. nec mart. 173r-186v, in festo visitationis BMV 187r-202b.

Compilazione finale sei-settecentesca 203-251: ss. Nominis Iesu 203r-207v, septem dolorum BMV 208r-211r, s. Rose virg. 211r-213r, Francisci Xaverii 213v-214r, desponsationis BMV, compassionis BMV 220r-224r, BMV de monte Carmelo 224r-227v, ss. nominis Marie 227v-230v, 231r-237r omnium sanctorum SS. Ord. Praed., etc.).