I.C.107 Ricordi di messe della sagrestia (1687-1718)Cart., 295x210, ff. I-78, molte carte bianche. Coperta membr., due corregge dorsali, superstite una delle due stringhe di chiusura. Disordinato scartafaccio, destinato a tener nota degli obblighi di messe correnti. Barrate le entrate soddisfatte. «Ricordi della compagnia di Sant’Anna» (78r‑v, 1716-17), ossia defunte/i già soci di detta compagnia; da identificare(?) con Sant'Anna dei Palafrenieri. «Danaro che si deve riscuotere dalla Congregazione delle Doti di nostra chiesa di SMN» (11r, 1702). Sottoscrizioni autografe dei celebranti (15r, maggio 1718). «Io fra Domenico Maria Cozzi sottosag(resta)no di SMN ho ricevuto lire sedici..., et in fede mano propria» (47r, 27.X.1715), che dà nome alla seconda mano a lavoro negli anni 1702-1718 circa. Per la tipologia del libro tieni presente decisione consiliare 5.XI.1694 (LC3 f. 224r). Sul dorso Ricordi di messe della sag(restia) 1687-1717; sulla coperta invece duplice inscrizione che tradisce perplessità o forse riutilizzazione: Ricordi della sacrestia di SMN, cui altra mano (raffronta fattura di a, l) soggiunge Et ora nota delle messe che si ricevono dalla medesima sacrestia An. 1687; lettera maiuscola A (= segnato A) al centro della coperta. La ricerca d’anelli mancanti nella serie “ricordanze di sagrestia” (vedi Prologo di ASMN I.C.109) dovrà tener conto di Bibl. Moreniana di Firenze, Palagi 73: cart., 275x215, ff. 66 originali; segue blocco di carte bianche da recente restauro (tradisce parte deperdita?). Libro de’ debitori e creditori segnato <A?> (f. 1r); ma sulla coperta si legge risidua iscrizione <…> Ricordi A. Solidi indizi fanno sospettare stato molto disastrato prima del restauro, e forse di commistione. Sezione I, ff. 1-32, debitori 1556-1561; sezione II, ff. 33-66, creditori 1556-1559, ma foliazione originale 1-32 riavviata. Contabilità relativa alla sagrestia di SMN; primo sagrestano maggiore fr. Andrea Rosselli (33r, 9.XII.1556). Il blocco ff. 38r-61v (già 6-28) tramanda ricordanze di sagrestia 1611-1712 (residuo di Ricordi di segrestia A?). I.C.108 Obblighi perpetui e temporanei (1731)Cart., 295x210, ff. I-22-I’, coperta membr. su cartoncino. Obblighi perpetui e temporanei della chiesa di SMN… sino al present’anno 1731 (3r, ripetuto sulla coperta) ff. 3-20; ordinati a calendario per mesi e giorni, sequenza genn.–dic., subordinati in rubriche Messe cantate e Messe piane. Specificati talvolta speciali servizi. Un esempio: 29 maggio, messe anniversarie di Taddeo Groppanti e sua consorte Piera, «e si deve mettere ad ambidue questi anniversari l'arca in mezzo, colla coltre di S. Benedetto Bianco, ed avvisare il provveditore di detta Compagnia» (10v). Chiude con Nota delle messe piane da celebrarsi agli altari particolari (21-22), che fotografa altari, santi titolari e jus patronatus all'anno 1731. Ariosa mano calligrafica. Taluni aggiornamenti successivi (14v marg. s.: 1789). & Cf. ASMN I.A.39, Sopra la provenienza degli obblighi (1790), f. 12r «e che presentemente si osserva». I.C.109 Ricordanze della sagrestia D (1756-1821)Cart., 268x200, ff. 144, foliati sul verso 99-123, talune carte bianche. Coperta membr. su cartoncino, una stringa di chiusura, iscrizione Libro di ricordanze della sagrestia - D. «Questo libro è della sagrestia della chiesa di SMN… e s’intitola Libro di ricordanze della sagrestia segnato di lettera D, coperto in cartapecora bianca, che fu cominciato questo dì 14 del mese di marzo del 1756 al tempo del priorato del M.R.P. L(ettore) e predicatore generale fr. Carlo Maria Tommasi [cortonese, † 1759 70enne; Cr SMN II, f. 140v], essendo sagrestano nuovamente eletto il M.R.P. vocale in provincia fr. Guglielmo Ubertini» (f. 1r) (quest'ulitmo, aretino dei conti di Chitignano, † 1778 68enne; Cr SMN II, f. 146r). Prologo 1v-2r: «… considerandosi quanto importi la notizia delle cose, misurandosi da ciò che ne hanno scritto gl’antichi nostri dottissimi padri, abbiamo determinato di seguitare quel regolamento medesimo che ne era o per dimenticanza o per inavvertenza de’ passati stato tralasciato, dando principio a questo libro in cui verrano notate le cose particolari della sagrestia, dispiacendo assai che non possa continovarsi il libro antecedente segnato di lettera C, e che ha il suo principio nell’anno 1626 ed è seguitato (benché con qualche vòto di anni decorsi) fino all’anno 1725» (1v). Stile a circumcisione in cronologia. Avvia e scrive a lungo Vincenzo Fineschi ff. 1r-94r (1756-81). Il quale apre inusitato squarcio su un mondo irriconoscibile: «Ricordo come è dovere di rammemorare, ciò che conviene per notizia de’ posteri avvenire, come il presente secolo è tutto sconvolto per il motivo principalmente di essere contrario alla religione, e perché ciascuno pretende vivere a proprio talento si è preso odio principalmente contro il ceto regolare che più d’ogn’altro è capace di tenere in dovere i trascorsi de’ libertini… » (67r, 1776). Interruzione memorialistica 13.III.1781 – 15.XII.1797 (94r-v). Luigi Gaetano Cini da San Marcello Pistoiese (OP 1753, † 1816: Cr SMN II, f. 152v; cf. LC5 pp. 67-68, distinguilo da mano affine di Tommaso Palloni) scrive calligraficamente 96v-129r, 131r-133v (1799-1806, 1809-1810). Dopo un decennio e poco più, altra mano (133v-144r) riassume vicende napoleoniche 1807-21, soppressione ed evacuazione del convento (13.X.1810, lista nominale di tutti i frati 47, annunciati 48, di cui 16 conversi), restaurazione e rientro in Firenze di Ferdinando III; annuncia: «a questo libro segue quello di lettera E nel quale si proseguono i ricordi e le notizie» (144r); difatti la medesima mano (= Tommaso Pacini) avvia Ricord-E 1-22 (1815-1825). I.C.110 Libro di sagrestia H: Entrata/uscita sagrestia San Casciano (1762-1790)Cart., 385x215, ff. II-143. Coperta membr., tre corregge dorsali, stringa di chiusura, iscrizione Libro di sagrestia – H. «Questo libro è dell’ospizio della sagrestia di Santa Maria al Prato di San Casciano, e sarà segnata l’Entrata e Uscita tenuta da me fr. Giuseppe M.a Tommasini al presente custode, al tempo del M.R.P. maestro esprovinciale fr. Ancang<i>olo M.a Nardio vicario in capite del conv. di SMN di Firenze, cominciato il dì 10 novembre l’anno 1762» (IIr). Entrata 1-31, Uscita 71-130, resto bianco; note volanti sui risguardi. All’amministratore Tommasini 1762-84 († 17.I.1791 84enne: Cr SMN II, f. 147v) segue fr. Angiolo Vannini 1785-90. Cronologia a circumcisione. Ospizio di San Casciano messo in vendita da SMN in gennaio 1790 (ASMN I.A.33, pp. 229-330). Ancangiolo di Paolo Nardi da Firenze, originario di Pratovecchio (Casentino, pr. Arezzo), † 1766 74enne. Cr SMN II, f. 141v. I.C.111 Libro degl’obblighi sodisfatti E (1772-1795)Cart., 300x220, ff. I-285-I’. Coperta membr. sostenuta da due corregge dorsali in pelle e una stringa di chiusura. «Questo libro coperto di cartapecora bianca con due spranghe rosse, intitolato degl’obblighi sodisfatti segnato di lettera E, è della sagrestia di SMN di Firenze, principiato sotto il p. lettore frà Domenico Maria Forzini eletto sagrestano maggiore nel consiglio del dì 20 marzo 1772» (1r). Variante di titolazione «registro di messe della sagrestia» (172r, giug. 1786). Da giug. 1772 a sett. 1795, cronologia stile moderno. Bilanci approvati dal priore e revisori. Riconoscibili mani: Forzini ff. 1r-143r (1772-83); Vincenzio Ciacchi († 1803, Cr SMN II, f. 150r; ASMN I.E.188 n° 198) ff. 143v-193r (1783-87), che compare tra i sottroscriventi. Dopo obblighi e legati, la rubrica «Per l’anima di fr. …» registra suffragio per frati deceduti anche d’altri conventi della provincia Romana e Congregazione San Marco (in 284v, sett. 1795, suffragio di fr. Serafino Orlandi di detta Congregazione, da distinguere da Domenico Orlandi priore 1777-79, sottroscrivente in ff. 63r ss). Poi anche rubrica "Per ogni errore commesso" + n° 4 messe riparatorie. Sottoscrizioni d’approvazione. I.C.112 Inventario dei reliquiari della santissima Vergine del Rosario (1799)Cart., 300x210, pp. II-82, bianche 58-82; coperta in cartoncino. «Inventario di tutti i reliquiari che si ritrovano nel tabernacolo dedicato alla SS.ma Vergine del Rosario ed altro fatto di nuovo, numerata ogni teca dalla parte del sigillo per ritrovarli con più facilità, con additare la qualità delle reliquie che in ogni teca sono collocate; similmente sono notati i sigilli ed autentiche che sotto i respettivi giorni furono autenticate e riconosciute. Rinnovato questo dì primo ottobre 1799» (1). Tot. nn. 253. Tutto d’unica mano, che aggiorna fino al 16.VII.1802. Pp. 24 n° 91 «levata dalla sagrestia di SMN», 49-50 n° 222 «sepolta nella nostra chiesa di SMN». I.C.113 Tabella degli obblighi perpetui (1807)Fasc. cart., 300x210, ff. 4. Sommario degli obblighi di messe cantate, messe piane e legati vari, ordinati per mese da regolata anonima mano. Taluni interventi del sindaco Tommaso Palloni († 1815). I.C.114 Obblighi di messe (1816-1850)I.C.114 Libro delle messe A (1825-1829)Fascicolo non rilegato, cart. 307x210. ff. 22. Ricuperato in aprile 2006. «Libro delle messe - A» titolo nel primo foglio a funzione coperta. I.C.114 Libro di obblighi di messe (1829-1845)Cart., 300x210, ff. ??, coperta in cartoncino. Ricuperato in aprile 2006. Nessuna titolazione. Domenico di Michele Giannetti sembra scrivere il tutto. I.C.114 Libro di obblighi di messe (1816-1850)Cart., 365x255, ff. I-194-I’. Coperta membr. su cartoncino, due corregge dorsali in pelle, una stringa di chiusura. Nessuna iscrizione o prologo. Messe 1816-1850 titolo recente a penna sulla coperta anteriore. Registrazione approvata degli obblighi delle messe, apr. 1816 – sett. 1850, suddistinte in cantate e piane; alla ripresa conventuale dopo la soppressione napoleonica 1810-1816. «Esaminato il presente libro di obblighi di messe perpetue e di messe avventizie» (19v), e così in seguito altre revisione e approvazioni, anche di provinciali romani. Fogli volanti raccolti in fascicolo finale. Ultima mano, e a lungo, Domenico di Michele Giannetti, ff. 64v-190r (nov. 1829 - sett. 1850), che ora priore sottoscrive (190r, 5.X.1853) insieme ai revisori. Rigorosa contrattualità, come emerge dal caso legato Groppante: «Si noti che le 4 messe del Groppante sono state cantate in questo mese <ott. 1817> perché i patroni avevano ritardato il pagamento ed i religiosi non erano certi se potevano risquotere, e perciò non avevano sodisfatto per sette anni il legato» (nota inserita a f. 6r, marg. sin). «Le messe cantate per Taddeo del Groppante e sua moglie erano arretrate per sette anni per uno sbaglio d'informazione fatta dal proveditore di S. Benedetto Bianco» (f. 9r, marg. sin., genn. 1819). I.C.114 Fascicolo delle messe (1851-1854)Cart., 315x215, ff. I-30-I’, coperta cartacea, macchiata e sudicia. Ricuperato in aprile 2006. «Fascicolo delle messe della sagrestia di SMN», titolazione sulla coperta. Registra le messe in rapporto ai celebranti, ott. 1851- marzo 1854. In calce si annotano celebrazioni "d'obbligo" o in suffragio dei frati deceduti d'altri conventi, secondo le norme dell'ordine domenicano. Domenico di Michele Giannetti scrive (anonimamente) il tutto. «Questo funerale fu fatto nel Cappellone degli Spagnoli perché la chiesa fu interdetta da un . . . [spazio bianco] all'ore 7 di mattina che con il rasoio si tagliò la gola perché disse di volersi scannare all'altare del Santissimo Rosario» (29r: 27.II.1854). |