I.C.103
Libri corali non
inventariati![leggio Minerbetti (1616-17)](../images/ch0921sm.jpg)
I.C.103(I) Invitatorio e Credo (XVII inc.)
Membr., 430x320, ff. 49, foliazione antica in numeri arabi. Forti piatti lignei ricoperti in pelle marrone-scuro, quatro puntali metallici di protezione su piatti esterni, due fibbie di chiusura. Grafie del testo, notazione musicale, iniziali decorate, rinviano
(anonimamente) alla mano di Stefano dei Mori OP († 1623), il medesimo che nel 1618-19 scrive antifonari
I.C.102 D G O (raffronto condotto su G).
Contenuto. A seconda delle domeniche e particolari festività, son dati invitatorio Venite exultemus (ff. 1-29v) e Credo (ff. 30-49, a partire dalle parole Patrem omnipotentem) nei differenti toni musicali. Sembra rispondere, almeno in parte, alla tipologia del libro liturgico Pulpitarium (cf. Bonniwell 92-93).
I.C.103(II) Index antiphonarum et missarum (1738) di Michelangelo Lemmi
Cart., 330x230, pp. IV-126, piatti lignei in pelle marrone, puntali metallici su piatti esterni, due fibbie di chiusura. Evidenti segni di usura. Solenne titolazione in p. I:
«Index acuratissimus in quo continentur antiphonae tam de tempore quam propriae, et communes sanctorum, nec non missae..., exaratus et digestus a R.P.F. Michaele Angelo Lemmi, huiusce coenobii cantore, anno Domini MDCCXXXVIII». L'indice dà incipit dei testi liturgici con rinvio ai corali I.C.102 per lettera maiuscola A-P e
relativo folio; prima antifone (pp. 1-43) poi graduali (45 ss), secondo successione temporale nel calendario liturgico. I titoli delle feste santoriali (2-43) sono marcati da T.D., o D., che dovrebbero stare per i gradi liturgici totum
duplex o duplex. Altra mano scrive pp. 75-76, verosimile aggiornamento all'originale.
La giunta "Kyrie... Credo" in calce a p. 126 risulta di mano Domenico Giannetti (OP 1801, † 26.XI.1867), sagrestano negli anni 1830. Il che permette d'inferire che i corali I.C.102 erano in uso ancora a metà '800.
Del Lemmi non trovo dati biografici nelle fonti primarie di SMN.
Cart., 440x310, pp. 150, piatti lignei in pelle marrone chiaro, puntali su piatti esterni, fibbie di chiusura. «Messe diverse solite cantarsi nella chiesa di SMN in
varie feste dell'anno, copiate dal prete Mauro Papini... 1832» (III'). Ma qualche fascicolo aggiunto successivamente. Indice in pp. 147-49.
Fascicolo indipendente, accluso alla fine, ff. 6: "Messa Pollacca", Ernestus Nobili cantor MCMV (1v).
I.C.103(IV) Invitatòri e mattutini della Congregazione del Santissimo Rosario (XIX inc.)
Cart., 430x295, pp. IV-259, bianche 206-207, 227-259, robusta coperta. Incollato sul retto di coperta stemma cartaceo della "Congregazione del SS. Rosario nei RR. PP. di SMN". «Invitatori e mattutini di diverse solennità e feste dell'anno, con l'Uffizio Parvo di MaVe,
e Compieta del Signore» (p. I). Indice p. III. Testo liturgico latino, rubriche in italiano. Carta mediocre, erosa dall'inchiostro.
Più curate le carte dell'ufficio della festa del Rosario, pp. 208-226, posteriormento inserito, testo impresso meccanicamente, che sostituisce il precedente (70 ss). I due inni, In monte olivis consito (222) e Iam morte victor obruta (224), dovrebbero essere quelli di
Agostino Ricchini (1759-78), "estesi a tutto l'ordine dal 1825" (Bonniwell 350); di contro all'ìnno Quem terra (70) preso dal mattutino del comune della Madonna.
Cart., 455x360, pp. IV-98 originali; segue fascicolo (pp. 12) rilegato al tutto, "Badia" iscrizione a matina in cima alla prima carta. Piatti lignei in pelle marrone, erosi da usura. Contenuto: Credo della
liturgia nei sei toni musicali; tabula pp. I-III. Il ricorso di identiche frange nel ductus fa pensare che il testo sia stato impresso per procedimento meccanico.
I.C.103(VI) Antifonario santorale (XIX)
Cart., 425x320, ff. 79, coperta pergamenacea, marcata sul retto da lettera maiuscola N. Index in f.79r, dal quale risulta che sono andate perse alcune carte. Il nero delle note musicali ha spesso perforato il supporto cartaceo. Testo impresso meccanicamente. Antifonario di taluni santi, inclusi i domenicani. Non
è evidente che sia stato prodotto e destinato a uso di SMN.
Cart., 500x365, pp. 102, forte coperta, tutto in buono stato di conservazione (poca utilizzazione?). «Piccolo corale ordinato dai RR. Padri di SMN a me sacerd. Carlo Pacchiani, l'anno 1871» (p.
1). Carta di buona qualità, testo impresso
meccanicamente; corpo più grande usato per grado "festum" (cf. 18-19); restaura dittonghi, due grafemi per i due suoni u/v. Indice p. 101. Antifonario di talune festività (di recente introduzione?), e del comune dei santi (50 ss). In p. 101b altra mano ha aggiunto a matita: «In Inventione D.N.J.C. in Templo ad Magn. Ant. vide in Oct. Ephy in libro P pag. 81», che di fatto trova
riscontro in I.C.102 corale P.
Si noti: a ridosso della soppressione 1866 e nel riorganizzamento della cura della chiesa, e della vita conventuale, ad essa seguìta.
Cart., 470x325, ff. 60. Solenne Kyriale in più toni, tra l'uno e l'ultro talune carte lasciate in bianco; cinque tetagrammi a pagina, testo impresso meccanicamente. Sopravvive la sola numerazione a matita dei fascicoli. Senza vistosi segni d'usura.
Due esemplari di: Psalterium
chorale sacri OP… rev.mi p.f.
Vincentii M. Ferretti eiusdem ordinis vicarii et procuratoris generalis iussu
editum, Romae 1761, ex typ. Hier. Mainardi. Cart., 390x260, pp. IV-546. Piatti lignei in pelle marrone, puntali metallici su piatti esterni, fibbie di chiusura.
Missale pro defunctis sacri OP, Romae 1749. Idem, Romae 1857.
I.C.104(1a) Cartelle di riproduzioni varie
Cartella 1a.
Cartone, 750x500. Contiene incisioni, litografie, riproduzioni varie, foto
ecc., relative (prevalentemente) a SMN, chiesa, chiostri, santi, ecc.
n
Qui “raccolta Ascanio” = Salvatore Ascanio OP, prov. Betica,
n. 1659 presso Cordoba, † Firenze 3.VII.1741 82enne, sepolto presso l’altare
del “cappellone degli spagnoli” di SMN. Interessa: a) Esequie
di Luigi I, cattolico re delle Spagne, celebrate…<26.X.1724> dal rev.mo
padre fr. Salvatore Ascanio, e relative piante della chiesa (cf.
BiblDom
XI.5.2 (già XI.143); b) cosiddetto “quartiere del padre maestro Ascanio”
(ASMN I.C.109, ff. 95r5°ult, 136r, 141r; Cr SMN II, f. 139v) fatto
costruire a sue spese (LP p. 153, 19.VII.1713; p. 159, 19.VI.1714, «fare un
appartamento per l’infermi sopra le medesime camere dell’infermeria di oggi»;
I.E.159 ins. 2, I, f. 18v «ove
sogliono dimorare i provinciali» 1793); c) cappellone degli
spagnoli.
SOP II, 768-69; III, 714-16; MD ? (1920) 350-52; V.
Fineschi, Memorie sopra il cimitero antico della chiesa di S. Maria Novella di
Firenze, Firenze 1787, 117-19; S.
Orlandi, La Biblioteca di S. Maria
Novella in Firenze…, Firenze 1952, 97n; Lunardi,
Arte e storia 83.
I.C.104(2a) Cartelle di riproduzioni varie
Cartella 2a.
Cartone, 650x500.
I.C.105 <Ofi>tii ed oblighi di
sagrestia B (1629-1630 ca.) di Francesco da Radda![ASMN I.C.102 H 130r Immolabit hedum (resp., de Corpore Christi)](../imagasmn/102H130s.jpg)
Cart., 430x285, ff. 512, qua e là carte bianche destinate
agli aggiornamenti. Grosso registro, acefalo dei primi 94 fogli, mancante
l’otterno ff. 289-304, slegato, coperta membr. distaccata, sei corregge
dorsali lacere. In pessimo stato di conservazione. Gli hanno nociuto peso e 70
anni di servizio. <Ofi>tii 7 oblighi
di sagrestia – B, sulla coperta.
Ricordanza dell’obbligo a inizio carta (titolari,
origine, condizioni di crontrattualità), ordinata a calendario (caduti i mesi
genn. – febbr. e parte di marzo); esempio: «Marzo. M(adonn)a Marietta vedova
e donna già di Giovanbattista di Tomaso Ginori, e figlia di Cardinale Rucellai,
lasciò ogni anno il dì 25 di marzo si cantassi una messa della Annuntiata per
tutti li sua e per chi lei tiene in mente, e cantare Libera
me Domine con cera in mano alli frati, et andare alla sua sepoltura che è
sotto il pergamo. Per questo m(adonn)a Gostanza sua figlia e donna del cap.no
Francesco de’ Medici dette el dì 30 di aprile 1590 f(iorini?) 100 di m(onet)a,
come al l(ibro) s(egnat)o D a381» (96r). Nel resto della pg
notazione annua di soddisfazione liturgica a partire dal 1629 (495r, 499r;
decreto di riduzione 1.IV.1628 f. 313v), più frequentemente dal 1630, protratta
fino al 1700 o poco oltre (418r, 495r: 1709). Ricordanza di 98v rinvia alle
remote carte 346, 389, 482, che rispondono al rinvio; quella di 499r implica
obbligo soddisfatto «tutto l’anno 1629». Libro messo su nel 1629-30. Pochi
altri obblighi aggiunti posteriormente.
Chi avvia e redige in massima parte il libro si svela in
306r: pezzo di terra nel popolo Santo Stefano in Pane «stato perso più di 40
anni. Per mezzo di fr. Francesco da Radda scrittore di questo l(ibr)o si ritrovò
ch’e figli di Domenico Berti lo havevano venduto…, et fatto acordo con
questi Berti ci dettaro R 250 di m(onet)a nel 1629, quali si spessaro nella libreria
nuova. Però nel detto rinnovale (
= annuale, anniversario) si può pregare per l’anima di chi l’ha ritrovato». Francesco da Radda in
Chianti (pr. Siena) † 6.X.1630 70enne (Cr
SMN n° 1086); e d’area senese è
l’esito atono -aro (dèttaro,
spéssaro) contro il fiorentino -ero.
Raffronta con ASMN I.A.13,
Giornale dei ricordi…(1619-1620 ca.), con cui condivide anche sequenza
degli obblighi ff. 1-25 (in f. 6v marzo n° 16 M(adonn)a
Lisa risponde alla prima entrata di quanto qui superstite). Intervento
Fineschi in f. 508r.
Campione degl’obblighi della sagrestia segnato di
lettera B, lo denomina il sindaco Tommaso Palloni sullo scadere del ’700,
ne fa sommario spoglio –
incluse carte deperdite –
per amministrazione corrente: ASMN I.E.159
ins. 2 (XI).
Tipologia di libro già affermata in Stratto d’obblighi della
sagrestia (1572-1576), compilatore Stefano (Cosimo
al secolo) di Girolamo da Firenzuola
(OP 1558, † 11.II.1602 60enne: VestProfA
9r; Cr SMN n° 979; MD
1995, 364-65), oggi Bibl. Moreniana di Firenze, Palagi
154: cart., 295x215, ff. 324 moderna meccanica, coperta membr. distaccata
(controllo 30/03/2000). Dopo tabula alfabetica (rinvia a mese e pg) e lista
delle feste (8r-29v), ciascun fascicolo con propria originale paginazione
destinato a un mese, sequenza giugno-maggio (33r-322v).
Attestazioni d’obbligo soddisfatto anni 1572-76. Rarissime giunte
(1586). A questo Stratto
mirano successivi rinvii, tipo: «Vedi il P. Firenzuola al libro delli oblighi
nel mese di settembre ca. 8» (ASMN I.A.12,
f. 86r, giunta relativa ad atto 29.III.1366).
V. Fineschi, Memorie sopra il
cimitero antico della chiesa di S. Maria Novella di Firenze, Firenze 1787,
rpt Roma (Multigrafica Editr.) 1977, 29 n. 3.
I.C.106 <Oblighi di sagrestia>
(1715-1729)
Cart., 410x275, ff. 381, carte 1-4 distaccate, moltissime
bianche. Coperta membr. su cartone, sostenuta da tre corregge dorsali; resecata
mezza membrana di coperta verso il taglio. Nessuna iscrizione o prologo. Su
modello e continuazione del precedente I.C.105, sequenza genn.–dic. Di vita breve.
Obblighi soddisfatti 1715-18 (regolata scrittura calligrafica d'avvio),
eccezionalmente fino al 1729.
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