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I.A.38 <Repertorio alfabetico di spoglio> (XVIII2)Cart., 340x230, ff. I-78-I’ (foliaz. a matita da me introdotta), molte carte bianche, 46bis (“Religiosi”) volante. Coperta membranacea; sul dorso iscrizione in parte evanita: <***>e et altro. 1620(?). Nel 1° fasc., un otterno, 6 fogli resecati alla piega; su f. 1 regolare linguetta lettera A, primo lemma “Argenti”. Repertorio di spoglio di libri archivistici, a rubrica alfabetica, linguetta cartacea di selezione; censisce alfabeticamente lemmi sia personali che di cose notevoli di SMN. Vi lavora principalmente Vincenzo Fineschi. Scrutinio più minuzioso di grafie e notizie dovrebbe vagliare ipotesi di lavoro: strumento documentario a stratificazione multipla? Fineschi si serve di spoglio o di fascicoli messi su anteriormente? YHS Ma MDCXX (ff. 10v marg. sup., 75v-76). YHS Ma MDCCLXI corretto su originale MDCXXX (17v). In f. 37v §ult stessa mano che interviene anche in ASMN I.A.39, Sopra la provenienza degli obblighi (1790) ff. 106-119. I.A.39 Vincenzo Fineschi da Firenze OP, Sopra la provenienza degli obblighi della nostra chiesa (1790)Cart., colore turchese (impiegato anche in altre compilazioni dell'autore), 305x215, ff. I-120-I’ (originale a penna fino a 87), rilegatura 1953. Libro spoglio - Sopra la provenienza degli obblighi della nostra chiesa di SMN fatto nell’anno 1790 (1r), le prime due parole verosimilmente vergate in secondo tempo, a tratti più incerti. Discorso preliminare alla relazione della provenienza degli obblighi ff. 10-12; «dovendosi ora dar conto della provenienza de’ medesimi obblighi per obbedire a’ veneratissimi comandi del nostro ill.mo e rev.mo monsignor arcivescovo, ci serviremo dell’istesso catalogo [?= ASMN I.C.108, Obblighi perpetui e temporanei] per intenderne con più facilità l’origine» (12r). Obblighi disposti a calendario. Indice delle famiglie 84v-87v. Tutto di mano del Fineschi. Sostanziosi aggiornamenti (ff. 3, 7, 29v, ecc.), note marginali, Aggiunta (ff. 106-119, post 1803): mano anonima del sindaco Tommaso Palloni († 1815) Vincenzo Gaetano (Francesco Niccolò al secolo) di Domenico Fineschi: n. Firenze (popolo Santa Felicita) 8.XI.1727; «figlio di Santo Spirito di Siena», † 30.IV.1803 (Cr SMN II, f. 149v). O. Gori Pasta, Vincenzo Fineschi, DBI 48 (1997) 37-40; qui si legge che “vestisse l’abito OP” nel 1743; ma qui di seguito risulta che in ott. 1741 era già frate. Il Fineschi compare più volte tra i testi che sottoscrivono di propria mano atti ufficiali del convento fiorentino Santa Maria Novella, e che ne garantiscono l'autografia al di sopra d'ogni dubbio: ASMN I.A.20, Liber vestitionum et professionum B (1713-1914), pp. 86 (22.X.1741, vestizione di fra Benedetto Naldi) «Ego frater Vincentius Fineschi fui pręsens prędictę vestitioni, manu propria», 91 (17.III.1745), 93 (14.XI.1745), 93-94 (27.X.1745), 94-95 (1.II.1745) «Ego fr. Vincentius Caietanus Franciscus Fineschi fui pręsens prędictę protestationi», 98 (1.VII.1747), ecc., 114 (29.IX.1755: qui la precedente e tradizionale ę per rendere il dittongo, è diventata ae). Personaggio notevole, primo vero storico di SMN, capace di raggiungere direttamente i "monumenta", d'ipirazione e strumentazione dell'illuminismo erudito settecentesco, ancora legato alla tipologia degli "uomini illustri". I.A.39bis Vincenzo Fineschi da Firenze OP, Il forestiero istruito in S. Maria Novella di Firenze (1790)Fascicolo cartaceo, 320x220, pp. 55 con numerazione originale, più copertina. Il forestiero istruito in S. Maria Novella di Firenze, dato in luce dal P. Vincenzio Fineschi, Domenicano, nel MDCCLXXXX nella stamperia già Albiziana da S. Maria in Campo, con licenzia de' Superiori. Dedica «All'illustrissimo e clarissimo Sig. Cav. Conte Orlando Malevolti del Benino, Senatore e Ciambellano delle LL. MM. AP. - È molto tempo, che io aveva ideato di pubblicare un libretto, in cui si dichiarasse palesemente quella giusta idea, che ebbere i religiosi di impieagare il buoni professori della belle arti...» (p. 1). «A chi legge. Nel mentre che io stava scrivendo...» (p. 2). Incipit: «Il forestiero in Santa Maria Novella. La chiesa di SMN coll'annesso convento ove abitano i religiosi domenicani, non solamente può reputarsi delle più rispettabili della nostra città... » (p. 3). Descrizione della chiesa, pp. 3-24; del primo chiostro, pp. 24-28; del secondo chiostro, pp. 28-37; officina farmaceutica, pp. 37-39; orologi astronomici, pp. 39-44; biblioteca, dormitorio di tramontana, refettorio, pp. 44-48. Indici, pp. 49-55. Giunta a fine testo, p. 53: «Opuscoli dell'istesso autore, che si trovano vendibili alla detta Stamperia Albizziniana: Istoria compendiata...». Tutto di regolatissima mano sette-ottocentesca. Solo un rigoroso raffronto con i testi sicuramente autografi del Fineschi, potrà stabilirne l'eventuale autografia. Sorprendente la via d'accesso del manoscritto Il forestiero istruito al nostro Archivio: laddove le soppressioni ottocentesche avevano favorito mercato dell'antiquariato, sottrazioni e dispersioni, oggi - 11 giugno 2012 - Il forestiero istruito torna in dono al nostro Archivio per volontà del fiorentino sig. Giuseppe Aglietti; e di sua iniziativa. ■ 4.VI.2012. «Reverendo Padre, nel sistemare alcune vecchie carte lasciatemi anni orsono da un parente, ho trovato un fascicoletto, scritto a mano, datato 1790, contenente il libretto: Il forestiero istruito in S. Maria Novella di Firenze del Padre Vincenzio Fineschi Domenicano. Trattasi di 56 pagine bianche di una quarantina di righe di scrittura ciascuna, scritte fittamente su carta da lettere di dimensioni 43x32, ripiegata in due (quattro facciate) con margini non tagliati. Potrebbe trattarsi della bella copia (per la stamperia) del manoscritto originale. Difficilmente qualcuno si sarebbe sobbarcato il lavoro di ricopiare l’intero libro comprese le dediche, la lista delle opere precedenti (fino al 1782) dello stesso autore e il prezzo di ognuna (lire 8). Se ritiene possa interessarle, glielo posso fare avere con piacere. Cordiali saluti, Giuseppe Aglietti». ■ 5.VI.2012. «Grazie, sig. Aglietti. Rediga pure una paginetta manoscritta in cui racconta quanto a sua conoscenza della storia e provenienza del fascicolo. Sarò felice d'incontrarlo. p. Emilio Panella OP». ■ 7.VI.2012.
«Reverendo Padre, purtroppo non sono in grado di
raccontarle molto delle vicende di questo fascicolo. L'ho trovato in un bauletto
fra le carte pervenutemi in eredità indiretta da un mio zio acquistato (sposato
in seconde nozze con una sorella di mia madre), di nome Pasquale Niccolai.
Essendo morto nel 1956 all'età di 70 anni, non so molto di lui. Nato da famiglia
modesta ma non povera,
divenne
"possidente" da giovane sposando una ricca e matura signora,
certa Giulia
Signorini, a lui premorta negli anni trenta. Le origini della sua
ricchezza
mi sono ignote. Si dice fosse cantante lirica, la qual cosa sarebbe
convalidata dal numero industriale di monete di tutto il mondo
ritrovate in
casa.
In qualità di possidente, non avendo molto da fare, questo zio era
coinvolto
in associazioni benefiche, come la Misericordia di Firenze, l'Opera
del
Bigallo, l'opera pia Vanni, la Croce Rossa, ma non sembra in
posizioni di
rilievo. Non mi risulta che lui o la sua prima moglie avessero
inclinazioni
artistiche o interessi in campo editoriale.
L'unica labile traccia sarebbe, come sempre, quella cimiteriale. Il
Pasquale
Niccolai è sepolto, assieme alla sua prima moglie Giulia Signorini, in
una
cappella dell'edificio principale del cimitero della Misericordia a
Soffiano. La cappella è intestata alla Famiglia Malavolti. Orlando
Malavolti
del Benino, codino senatore e Ciambellano, nella variante grafica
Malevolti
del manoscritto, è il dedicatario del fascicolo. Il rapporto di
parentela
fra la Signorini e i Malavolti, non mi è noto.
Comunque sia, il manoscritto è a sua disposizione e ne potrà fare
quello che
più le aggrada. Mi indichi Lei dei giorni e gli orari in cui posso
passare
a consegnarglielo. Abito fuori porta S. Frediano e non sarebbe grande
scomodo per me.
Cordiali saluti ■ 11.VI.2012, c'incontriamo in SMN, mi consegna il manoscritto, e scrive di proprio pugno la donazione: «Io sottoscritto Giuseppe Aglietti dono al convento dei domenicani di SMNovella, per il loro Archivio, un manoscritto presunto del Padre Vincenzio Fineschi sulla chiesa, intitolato Il forestiero istruito in SMNovella diFirenze. Giuseppe Aglietti, 11/6/2012». Grazie di cuore, sig. Aglietti! ■ Tali notizie sono conservate in una busta allegata al fascicolo I.A.39bis. Edizioni a stampa: V. Fineschi, Il forestiero istruito in S. Maria Novella, Firenze 1790. V. Fineschi, Il forestiero.., Firenze 1836. La più diffusa, ristampata in V. Fineschi, S. Maria Novella, rpt Roma 1977, secondo dei due titoli. Attenzione: essa ingloba entro il testo del Fineschi, senza alcuna segnalazione tipografica, gli aggiornamenti (1836) dovuti al curatore Giovanni Giuliani OP (ASMN I.B.87 ins. 6).I.A.40 Vincenzo Fineschi OP, Monumenti della chiesa di Santa Maria Novella (1790-1800 ca.) t. ICart., 320x225, ff. 155 (quella originale rinumera ciascuna partizione); coperta in cartoncino leggero, fascicoli difformi, non rifilati. Monumenti della chiesa di SMN illustrati con annotazioni e dati in luce dal P. Vincenzo Fineschi, Tomo I, Parte Prima (iscrizione f. 1r). Al lettore ff. 2-5: «Sarebbe a mio credere per avventura imperfetta l'opera, se alle Memorie sopra il cimitero antico già date negli scorsi anni alla luce, non aggiugnessi ancora la pubblicazione de' Monumenti della chiesa di Santa Maria Novella, avvegnachè mancherebbero le più importanti notizie per ben sapere la storia di questa. Egli è da buon cittadino l'interessarsi per la conservazione dell'antiche memorie, poiché da queste comprendere, agevolmente si puote ... ». Indice di tomo I (in tre parti), ff. 6-7. Testo di parte I, 8-30; II, 32-69; III, 70-94. Aggiunte, correzioni, appunti documentari, 95-143. Spoglio dell’Indice del tomo I, 145-155. Testo in cantiere. Brogliaccio d’autore, il quale nell’inserto 89bis utilizza trascrizione altrui. Lavoro posteriore (f. 2r) a Memorie sopra il cimitero antico ed. 1787; posteriore a (88v) Memorie istoriche ed. 1790, che a loro volta accennano «all’altr’opera che attualmente si va preparando intitolata Monumenti della chiesa» (p. xxxi). n Foto di f. 25bis Ponte situato… (25bis non dell'autore Fineschi, ricostruzione in disegno prospettico dell'antico ponte di chiesa e suoi altari) emersa dalle carte St. Orlandi; l'accludo in busta a inizio volume. Nota dettaglio: Cirri sull'originale 25bis è stato scritto a penna biro dopo la foto! Cirri = Alfredo Eusebio Cirri (1865-1944) autore del Sepoltuario?
Monumenti della chiesa di SMN, tomo II, è BNF, Conv. soppr. E 5.777: cart., 320x215, ff. VI-74, taluni bianchi, coperta in cartone. Tutto autografo. Indice de’ capitoli (IIr-IIIr), Monumenti della nave di ponente (VIr), della nave di mezzo (15r), della nave di levante (35r). Controllato 23/03/2000. I.A.41 Vincenzo Fineschi OP, Memorie istoriche che possono servire alle vite degli uomini illustri del convento di Santa Maria Novella, t. II (xerox)Questo esemplare, pp. 189 sciolte (fatto rilegare giugno 1999), non è che xerox di BiblDom XI.140b; quest’ultimo a sua volta è anonima copia calligrafica (a cavallo Otto-Novecento) dell’originale BNF, Conv. soppr. F 5.491, del quale porta notazione marginale di foliazione. In calce a p. 1, Stefano Orlandi di proprio pugno: «L’originale Ms si trova alla Bibl. Naz. di Firenze, Fondo Conv. Soppressi - SMN., Scaff. F.V. n. 491», numero di segnatura corretto su primitivo «E.V. n. 777». Reca segni d’utilizzazione. Indice delle vite p. 190: Fra Niccolò da Prato; Simone Salterelli; Angelo Acciaiuoli; Iacopo Passavanti; Michele dei Pilastri; Domenico Pantaleoni; Luca Mannelli. Il contenuto è continuazione, incompiuta e non data alle stampe, di Memorie istoriche… t. I, Firenze 1790, dell’autore Fineschi († 30.IV.1803). Originale BNF, Conv. soppr. F 5.491: cart., 310x220 ca. (fascicoli dal formato disomogeneo), ff. I-121-I’ foliaz. a matita nel marg. inf. sin., bianchi 118-121, coperta in cartone. Memorie istoriche che possono servire… tomo secondo (1r). Scartafaccio d’autore. Il Fineschi scrive di proprio pugno ff. 1r-4v, 75r-117v (Notizie dei frati Michele de’ Pilastri, Domenico de’ Pantaleoni, Luca Mannelli, e la trasciz. «del Necrologio» ovvero ASMN I.A.1 Cronica fratrum anni 1320-1400). Le prime Vite, ff. 5r-73v, dal testo più rifinito, sono trascritte da calligrafi (almeno tre) in fascicoli difformi; al tempo e sotto il controllo dell’autore tuttavia, come mostrano la transizione da avvio Vita di Niccolò da Prato di mano Fineschi (4r-v) alla prosecuzione del copista professionale (5r-26v), nonché le note autografe vergate in calce ff. 5-26. Controllato 23/03/2000. n Necr. II, 440-42 (trascrizione Fineschi dal Bullettone di AAF, Vita Angelo Acciaiuoli) rinvia a pp. 43-44 di Conv. soppr. F 5.491, ma riproduce tacitamente pp. 92-96 di BiblDom XI.140b? Con quest’ultimo condivide più volte fossinghi contro To(s)singhi dell'originale. I.A.42 Memorie per servire alla continuazione delle Cronache del convento Santa Maria Novella(I) Bifoglio anonimo, 210x310, annota notizie degli anni 1793-1800, ma non in contemporanea. Frammento modesto. Interpellato dovrebbe aiutare a riconoscere intenti e disegni incompiuti, entro il solco della cronachistica conventuale. (II) Vi accludo altri fogli sciolti, I Domenicani in Sardegna ecc. I.A.43 Registro dei religiosi morti nel convento Santa Maria Novella (1818-1854)Cart., 320x215, II-30-I'. «Registro dei morti nel convento» SMN dell’Uffizio dello Stato Civile, Segreteria del Regio Diritto, timbrato e sottoscritto dal ministro dello Stato Civile G. Gasbarri, Firenze 30.IX.1817 (IIr). A ridosso della restaurazione politica e del ripristino conventuale. Il priore pro tempore del conv. riempie i moduli stampati dei primi 5 fogli, certifica 24 decessi di religiosi da febbr. 1818 a lugl. 1854. Di tutti e dei soli religiosi deceduti in SMN, anche se ospiti di passaggio (n° 4 irlandese Walsh, n° 12 olandese Kaaltyes). Nessuna similitudine, neppur remota o trasversale, col genere antico e intraconventuale della cronica fratrum su modello di ASMN I.A1-2. I.A.44 Ricordi del convento E (1815-1905)Cart., 275x205, pp. IV-252, talune bianche; coperta membr. su cartoncino, una stringa di chiusura. Ricordi originali pp. 1-111 (1815-1905) aperti da «Segue il libro de’ Ricordi sotto la lettera E spettanti al convento di SMN». Le prime 22 pgg (1815-1825) scritte negli anni 1821-25 dal medesimo che aveva raccontato soppressione napoleonica e restaurazione in ASMN I.C.109, Ricordanze della sagrestia D, ff. 133-144 (1807-21), e a sua continuazione; da identificare con Tommaso (Gaspare al secolo) di Domenico Pacini da Sorana (Val di Pescia, pr. Pistoia) (OP 1773 per il conv. pistoiese, † 13.X.1841 84enne), curato, priore da giugno 1821, che si sottoscrive in ASMN I.A.43, Registro dei morti n° 5-14 (1824-30; suo decesso ib. n° 17; VestProfB 154, 159-60), e aggiorna ASMN I.A.37, Compendium necrologii ff. 37r-38r n° 1388-1425. «Nella mattina de' 31 ottobre 1816 per la prima volta i religiosi di buona volontà si riunirono in convento a desinare, a cenare e a dormire, vestiti però ancora da preti secolari» (5). Il 24.III.1817 in SMN rivestono l’abito domenicano 13 sacerdoti e 9 conversi; 6 lo rivestono altrove; deceduti nei sei anni della soppressione 5 sacerdoti e 4 conversi; ricusano di rivestir l’abito 9 sacerdoti e 5 conversi (6-8). 5.V.1817 elezione formale del priore nella persona del p. maestro Calvelli (8). Alla penna di Eusebio Agostino Cinotti da Limite sull’Arno (vestiz. 15.V.1827, prof. 16.XII.1829, † 17.VIII.1871: VestProfB 208, 214; Cr SMN II, f. 158r) si devono pp. 23-53 (notizie 1825-69; si svela in p. 50); alluvione 1855 (39); cacciata del granduca 1859, annessione della Toscana al regno di Sardegna 1860 (52). Soppressione conventuale postunitaria, a seguito delle leggi di luglio-agosto 1866: «A tal oggetto il dì 8 ottobre dello stesso anno <1866>, giorno dopo la festa del SS. Rosario, erano indemaniati anco i beni del nostro venerabile convento, ed espulsine i religiosi il 30 novembre, non lasciando ne' sotterranei del convento dalla parte di mezzogiorno rimpetto alla spezieria che il curato con due aiuti, e il sagrestano con due conversi. Bensì è vero che per la fratellevole carità dei rimasti, si poterono sotto vari colori trattenere altri quattro conversi ed il priore, che poi continuò in qualità di presidente» (53). Restano dunque in loco 11 frati, 6 "legali" destinati alla cura della chiesa, ma che fanno da copertura ("sotto vari colori") al altri 5, tra i quali il superiore. A Giovanni Carobbi (cf. 53 in calce) si devono pp. IV, 54-82 (1878-87). Costanzo Becchi († 1930) scrive pp. 98-111 (ripresa 1904?, p. 110; cf. LC6 pp. 101, 143 §IV.2). Notizie sul “corridoio del noviziato e coretto nuovo” (103-06; cf. ASMN I.E.181), attuale area conventuale; stanza del nuovo archivio 1905 e suo primitivo materiale (111). Disomogenea appendice compilatoria (1981-82) d’Isnardo Grossi OP († Firenze 20.IV.1997), pp. 113-227: raccoglie per gli anni 1905-40 notizie su vita conventuale dal periodico «Il Rosario - Memorie domenicane»; priori 1817-80 (168-72), spoglio carteggio 1796-1821 dei maestri generali da AGOP XIII.?? (173-205; vedi ASMN I.A.52, Ins. 3), religiosi 1905-1940 dai cataloghi della provincia (206-18), funzioni speciali (219-27). I.A.44.1 Breve cenno intorno alla miracolosa immagine della Madonna della Peste (1855)Due esemplari di opuscolo a stampa, 185x120, pp. 12, a cura del conv. novelliano. Illustra la pietà popolare in occasione della mortalità 1855, raccontata da ASMN I.A.44, pp. 39-40 («veggasi la relazione stampata»; immagine «prima stava sotto l’organo, e fu collocata nella cappella di S. Girolamo dirimpetto alla sagrestia»). Tavola oggi conservata nell'appartamento del provinciale. Recente foto in ASMN tra “Iconografia di SMN” n° 18. Biliotti c. 29. LC6 63 (30.VIII.1855): «propose finalmente il p. priore di far restaurare la piccola tavola della Madonna della Peste e fargli un conveniente tabernacolo per tenerla esposta alla pubblica venerazione; ed i padri del consiglio approvarono unanimemente il suddetto lavoro». I.A.45 Libro dei consigli D (1838-1866, 1878-1966)Cart., 340x235, pp. II-400. Coperta membr. sostenuta da due corregge dorsali, iscrizione Libro de’ consigli del conv. di SMN - D. Verbali dei consigli e capitoli conventuali nov. 1838 – lugl. 1866 + giunta 9.VI.1872 (p. 1-99). Avvia Lodovico di Francesco Palazzi da Pescia († 14.VII.1841: ASMN I.A.43, Registro dei morti n° 16) pp. 1-6; a lungo Domenico Giannetti 16-54 (1842-52); a più riprese Lodovico Pieri 55-73 (1852-57), 110-20 (1882-91); Ambrogio Barducci 73-89 (1857-63). I guasti a seguito della grande inondazione del 3 nov. 1844 (p. 23, 14.XII.1844). Decreti della visita cononica fatta dal provinciale Alberto Guglielmotti, 6.IX.1861 (82-83). Importanti notizie sulla espropriazione dell'orto, abbattimento del braccio-biblioteca, con notevole ricaduta sugli spazi conventuali. Sottopriore in capite: «il convento essendo obbligato all'espropriazione forzata della libreria, orto e dormitorio dei conversi esistente sotto la detta libreria per ordine del governo, proponeva loro di dividere la corsia del noviziato onde potere trovare il locale necessario per i conversi e per gl'uomini addetti al servizio di questo convento che attualmente abitano nel dormitorio sotto la libreria» (80: 27.V.1861). Restauri nella chiesa: 18.VII.1857 demolizione dell'altar maggiore (71); 5.XI.1857 demolizione dei due altari della controfacciata (72-73); pavimento 16.IX.1858 (75). Silenzio su liquidazione del granduca (apr. 1859) e annessione della Toscana al regno di Piemonte; laconica delibera di 50 lire mensili in “offerta per la guerra” (77-78, 13.V.1859): per la guerra antiaustriaca? Agostino di Giovanbattista Bausa da Firenze (OP 1839, † 15.IV.1899), missionario apostolico in Mousul (1849-56) rinuncia "nomine conventus" alla legittima lasciatogli da suo padre deceduto in Ancona (p. 64: 10.XII.1855); si sottoscrive come priore in pp. 105-08 (1879-81). Notizia circa soppressione del convento 1866 e frati del tempo (17 chierici, 10 conversi) firmata da Costanzo Becchi 13.VII.1905, in pp. 99-101 tra pagine originariamente lasciate bianche 99-103. Ripresa dei verbali dic. 1878 – marzo 1966 (104-400). Importanti disposizioni del provinciale Vincenzo Nardini circa stato patrimoniale, prassi amministrativa e gravi passività nei bilanci annuali, 15.VIII.1904 (142-43). Deciso impianto luce elettrica in chiesa 28.I.1910 (159). Tutto in lingua volgare. Autografie: Raimondo Minocchi († Lucca 7.I.1942) pp. 244-61 (1937-41); Stefano Orlandi († 22.V.1967) 263-66, 287-320, 338-400 (1941-42, 1945-66); Paolo Ricozzi († 15.III.1980) 334-37 (1954-55); Reginaldo Santilli († 13.VIII.1981) 269-71 (1942).
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