ASMN
I.E.158 Saldi
delle fattorie e poderi spezzati (1773-1783) di Domenico Forzini
OP
Cart.,
350x220, pp. III-65, coperta in cartoncino.
«Ristretto dei saldi delle fattorie e poderi spezzati del
convento e padri di SMN degl'anni 1773... 1783. - Decennio di tutte l’entrate di
campagna…, con di più il bilancio annuale del dare e avere, fatto dal p.
sindaco Forzini nei cinque anni e otto mesi <nov. 1773 - giugno 1779, pp.
42-64> di sua amministrazione» (III). Tutto di mano di
Domenico Forzini († 1796) in ordinata tecnica contabile, sul finire del priorato luglio 1783.
Eletto priore, in giugno 1779 aveva consegnato la cassa al nuovo sindaco fr. Luigi Cini (p. 64). Scudo e lira le monete; l’operazione di somma vàluta scudo 1 = £ 7.
Per le monete e sistema monetario, vedi utile sintesi in
MD 31
(2000) 438 in nota.
Fattorie con relativi poderi:
♦ le Miccine (pieve Santa Maria a Colonica, contado di Prato e Campi Bisenzio);
cf.
ASMN I.A.33, pp. 333 (nov. 1790), 351 (1792);
♦ le Macchie (in Villa Saltuum, ad Macillias, in
retroversione latina); cf.
ASMN I.A.33, pp. 61 (sett. 1778),
100 (marzo 1782);
♦ San Miniato a Rubbiana, Sant’Andrea a
Linari,
Sant’Ilario a Pitigliolo, San Martino a
Sezzate:
potesteria di Greve (territori limitrofi delle dioc. Fiesole e Firenze);
♦
Carmignanello: San Bartolomeo, piviere Sesto Fiorentino, “sul pendìo meridionale di Monte Morello, lo s’intravede dal nostro dormitorio settentrionale”
(ASMN I.A.9, f. 62rD); fattoria pervenuta al convento tramite eredità spettante a fra Vincenzo (Giannozzo al secolo) di Piero dei Boninsegni, OP 1570, † Viterbo 6.IV.1578 (Cr SMN
I, f. 87v, n° 933). LP pp. 113-16 (27.VIII.1706, convenzioni
idriche con i carmelitani di Santa Lucia della Castellina), e passim; LC3 ff.
251r-252v (28.VIII.1706);
LC4, ff. 106v-107r (27.IX.1755): restauro della chiesa San
Bartolomeo, annessa alla chiesa San Benedetto.
Poderi spezzati
(= «appezzamenti di terra isolati, separati dal nucleo centrale del podere»: cf.
Matteo Palmieri,
Ricordi fiscali (1427-1474), a c. di E. Conti, Roma 1983, 326b):
♦ Ponte a Rifredi (pieve
Santo Stefano in Pane);
♦ San Iacopino (San Iacopo
in Polverosa, suburbio occidentale di Firenze);
♦ Ponte a Greve;
♦ la Casellina (pieve San
Giuliano a Settimo, Scandicci);
♦ orto del convento.
n Strumento repertoriale “interno” per il patrimonio agrario e
singoli poderi prima delle soppressioni: ASF,
CRS 102 n° 76 <Libro di possessioni segnato †, 1449>, o Libro
croce, ff. 228; ASMN I.A.14 Spogli
(1625-1630 ca.) ff. XVIv-XVIIr
(“Podere”), 58v ss, 62r-73v.
Controllo sui censimenti
catastali della Repubblica Fiorentina, ad es.: ASF, Catasto 603 (anni 1427-29), ff. 44r-53r Convento de’ frati di Santa Maria Novella di Firenze;
ff. 220v-222r Spedale di San Nicholaio
Montelupo dell’ordine de’ frati Predichatori.
Dopo la restaurazione:
ASMN I.E.173, Entrata/uscita
del convento K, f. 7r (6.IX.1854, fattoria delle Miccine) ecc.
L. Ginori Lisci, Carmignanello. Una costruzione ignorata di Matteo Nigetti, Firenze (L'Arte della Stampa) 1950.
7.IX.2005, h. 18,00-19,30,
ho visitato la villa di Carmignanello (340 s.l.m., comune Sesto
Fiorentino), insieme con Vasco Piccioli e sua moglie Vilma che ne studiano la
storia, accolti dall'attuale proprietario Nicola Gandini (origine veneta),
vendutagli nel 1990 dai Ginori. Era in cattivo stato - ci dice, e ne mostra
le foto. Ora ben tenuta, vi risiede, molti lavori ancora da fare. Grande e
solenne sala d'accesso con camino ("stanza del fuoco"). Cappella in buono stato
(iscrizione epigrafica sottostante l'altare maggiore menziona il priore Luigi
della Burella OP, † 1.II.1734/5: Cr SMN II, ff. 125v-126r).
Interessanti le officine e cantine nel seminterrato. Chiesetta San Bartolomeo,
lì vicina, isolata e abbandonata, con simpatica abside semicircolare (foto della
facciata, 7.IX.2005, che accludo a
I.E.158). Il
panorama non coglie Firenze, se non estremità di Rifredi e aeroporto.
Sett. 2010.
Riprende sistematiche ricerche su Carmignanello la laureanda Olimpia
Baluardi.
I.E.159 Raccolta
miscellaneaI.E.159
ins. 1. Vincenzo
Ciommei da Firenze OP,
Raccolta delle piante degli effetti che possiede il ven.bile conv. di SMN
(1768)
Sviluppo
fotografico 1970, buona qualità, 180x125, di ASF, CRS 102 n° 107: «Raccolta
delle piante degli effetti che possiede il venerabile conv. di SMN... fatta da
F. Vincenzio Ciommei religioso converso... e figlio di detto
conv. nel tempo che era sindico... F. Raimondo Pecchioli [† Roma 1769
40enne: Cr SMN
II, f. 143v] correndo l'anno MDCCLXVIII ». Vincenzo Vitale (Michelangelo
al secolo) di Giuseppe Ciommei da Firenze, vestiz. OP 21.XII.1714, protestatio
21.XII.1715, prof. 23.II.1715/6 (VestProfB
7, si sottoscrive «Io fr. Vincenzio Vittale Ciommei accetto le
sopradette proteste»), † 1775 90enne «molto istruito nella geometria pratica
talché faceva da agrimensore» (Cr SMN
II, f. 144v). LC4 ff. 16r (18.XI.1715), 16v (24.I.1715/6).
ASMN I.A.19, f. 152r (3.X.1768): «Item concessa fuit titulo gratificationis labori non modico magneque peritie fr. Vincentii Ciommei in describendis et per integrum magne molis volumen representandis fundis, domibus et bonis stabilibus conventus,... annua summa scutorum 4».
&
Talune riproduzioni in S.
Orlandi, La Biblioteca di S. Maria
Novella…, Firenze 1952, Tav. III-IV
(96bis). Necr. II, 176bis tav.
VIII. L.
Nobili (e altri),
Il Convento di SMN in Firenze Sede della Scuola Sottufficiali
Carabinieri, Milano (Electa) 1994, 28-33.
I.E.159
ins. 2. Memorie
del sindaco Tommaso
Palloni da
Pisa OP († 1815)
Fascicoli sciolti e note volanti di natura amministrativa,
ultimo ’700 – primo ’800. Residuo di Memorie
più organiche, titolato “tomo II” (1792-1796); rinvia a un tomo I,
deperdito(?), «come si disse all'anno 1788» (ins. 2, I, f. 3v).
Tommaso
Vincenzo (Guido al secolo) di Baldassarre
Palloni da Pisa, vestiz. OP 26.I.1766,
† 1815 «a casa sua in tempo della soppressione» (VestProfB
142; Cr SMN II, f. 151v),
lascia molte tracce nei libri amministrativi. Temperamento diretto,
apparentemente anche polemico nelle Memorie. Molti brani agitano la
superficie quieta dei verbali di LC5; qui il Palloni redige anche taluni verbali
con la sua regolata grafia di modulo grande (pp. 57-58, 61-62, 64, 69-76, ecc.).
Distingui dal paronimo Tommaso Pellini 1765-1833, lucchese, provinciale 1831-33 (Masetti,
Monumenta
II, 288).
I.E.159
ins. 3. Fattoria
delle Miccine (Prato) (1807-1809)
Fascicoli cart. 320x220, e carte volanti. Una ventina di
fogli documentari sulla fattoria delle Miccine nella soppressione napoleonica,
scartafacci del sindaco Tommaso Palloni. Saldi (I), note anche sulle altre
fattorie. Istruzioni (II). Memorie e docc. (III). «Amministrata da fra Giuseppe
Ricci», agente di compagnia incaricato dal commissario Cambray
Digny, Prefettura del dipartimento dell’Arno (uno dei tre dipartimenti
della Toscana annessa all’Impero 1807-14, dopo il Regno d’Etruria 1801-07)
d’amministrare beni «già appartenenti al conv. di SMN». Giuseppe (Mattia al
secolo) di Giuseppe Ricci da Campi, converso († 27.IV.1818 80enne, ASMN
I.A.43 Registro dei morti n° 2; Cr
SMN II, f. 151v; Ricord-E 7b) si
sottoscrive di proprio pugno in calce a talune carte (distingui da Giuseppe
Agostino Ricci, † Roma 1812: Cr SMN
II, f. 150v); ma scrive o copia il
tutto Tommaso Palloni. Le Miccine: podere tra Prato e
Campi Bisenzio risalente a permuta del 1585:
LC3 f. 25r (15.VII.1585), 25v
(2.I.1585/6); I.A.9, f. 72vF.
I.E.159
ins. 4. Documenti
relativi alle iscrizioni dei legati pii
Fascicoli e fogli sciolti, mani diverse, materiale
ottocentesco con recupero di testimonianza precedenti, d’interesse
legale-contrattuale.
I.E.159
ins. 5. Copie
autentiche di atti legali, titoli di debito pubblico ecc. (XIX-XX)I.E.160 Libro
del forno <A> (1797-1808)
Cart.,
300x215, pp. 416. Coperta membr. su cartone. «Questo libro
appartiene al forno pubblico del conv. e PP. di SMN… ove si noterà
l’entrata e l’uscita del medesimo, e in fine i bilanci d’ogni semestre…
» (III). Entrata (1 ss), Uscita (151-319, si prolunga fino al 10.III.1809), Bilancio (370 ss). Avviato anonimamente e in gran parte scritto dalla mano di Tommaso Palloni († 1815), che interviene anche sul successivo
I.E.161 Libro
del forno B. Lavorano al forno laici (154) e fratelli conversi (181).
Origini (volontà delle pubbliche autorità) e primitivi locali apprestati per il pubblico forno sono raccontati in ASMN
I.A.33, pp. 334-335 (1790-91): «... fu fatta una porta di comunicazione con le stanze di sotto del noviziato per metterci il grano [= chiostrino Dati], e per vender il pane fu sfondata la muraglia di faccia della seconda stanza della sindicheria e fattovi un finestrone con la sua inferriata corrispondente sulla piazza nuova, buttando giù un avello antico con rimuovar le arme che v'erano vicino alla
porta del convento, e assicurando l'arco con le sue mensole di pietra; ed il dì 13 gennaio <1791> dalla detta finestra nuova fu dato principio alla vendita di pane di ogni sorte da Gaetano Ciulli uomo del convento come ministro da tener le cassa del denaro, con l'aiuto di qualche converso o altri quando ve ne era il bisogno». ASMN
I.A.11, 123v, giunta Fineschi 1792 a seguito dell'arca dei Tosinghi.
I.E.161 Libro
del forno B (1809-1810)
Cart.,
355x255, pp. 220, molte rimaste bianche. Coperta membr. su cartone. «Libro secondo per
l’amministrazione del forno… principiato li 17 marzo 1809» (p. 0), rubricato in nove voci: Entrata, Uscita,
Opere, Grani ecc. Approvazione dal consiglio conventuale 5.X.1810 e sottoscrizione autografa del priore fr. Andrea Tommaso Potentini (p. 209),
una settimana prima della soppressione ed
evacuazione conventuale.
n
I.E.161 (II), fascicolo indipendente, ff. 9: Bilancio e stato del forno (17.III.1809), revisione bilancio del computista Luigi Martelli, 6.IV.1809
(suo omorario registrato in I.E.161, pp. 64, 163).
n
Ricord-E 24 (1829). ASMN I.E.173, Entrata/uscita…
K, f. 1r: «Essendo stato costruito in avanti il
forno ove è attualmente la stanza delle colazioni nella nostra farmacia, e
servendo ai bisogni del medesimo la corte il corrridore del nuovo laboratorio la
cucina la loggetta e la stanza delle boccette, si temeva dai padri che attesa la
prossimità del for<n>o colla farmacia ne avvenisse un incendio, fu
tran<s>ferito nel suddetto anno <1852> vicino alla porta maggiore
del nostro convento… Ed essendo il locale dell’antico forno
ridotto in pessimo stato fu restaurato a spese del nostro farmaco fr. Damiano
Beni». LC6 p. 53 (20.II.1852).
n
Vincenzio Giuntini fittuario del nostro forno, 1836
(ASMN
I.E.173(C),
p. 6).
I.E.162 Giornale
di cucina (1801-1802)
Cart., 300x220, ff. 160, bianchi 145-60. Coperta membr. su
cartoncino. Voci di menu quotidiano con relative uscite, da 1.VI.1801 a 31.X.1802; distinte tra "Ospizio Be ?" e "Refettorio Be ?", dove Be - sempre seguito da numero arabo - dovrebbe stare per "bocche", ossia numero di persone a mensa. Questo si aggira su 50-60 (47 saraono i frati, di cui 16 conversi, all'evacuazione
conventuale 13.X.1810). Chi avvia e scrive ff. 1v-83v si svela in ff. 82r e 83v (giugno-luglio 1802): «Io
fra Benedetto Carraresi ho ricevuto da p. sindaco Palloni» saldo delle spese di vitto.Tra i continuatori si riconosce
la mano del sindaco Tommaso Palloni (83v ss),
che scrive anche le intestazioni di registro, f. 1r-v.
Benedetto (Deodato al secolo) di Lorenzo Carraresi da Sesto, ventenne veste l'abito di converso 23.XII.1795, ammesso al noviziato 26.XII.1800, emette professione 5.I.1802 (VestProfB 178, 182, 184), muore nel 1813 presso i suoi in tempi di soppressione (Cr SMN
II n° 1409). Dati biografici da tener presente per notare (e gustare) grafia e lessico delle sue regestazioni.
Di notevole interesse, per la storia dei prezzi degli alimentari e per la storia dell'alimentazione, di consuetudine conventuale. Qui sotto uno specimen; nelle tre colonne dei valori monetari, intendi rispettivamente lire, soldi (s. 20 = 1 lira), denari (d. 240 = 1 lira). Il luccio di 11.VIII.1802, ad esempio, costava soldi 16 e denari 8 la libbra; chi ne acquistava 6 libbre, pagava s. 96 e
d. 48, pari a lire 5 (quelle appunto registrate in uscita).
|
A dì 11 agosto 1802 mercoledì (ASMN I.E.162, f. 94r) |
| |
Ospizio, bocche 41, col giovine di spezier<i>a | |
|
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| |
Minestra, riso del convento l(ibbre) 14 con cavolo dell'orto | - |
- |
- |
| |
Pietanza, lesso vitella l(ibbre) 27 ½ del macellaro | - |
- |
- |
| |
Piattino zampe di vitella l(ibbre) 25 del macellaro,
fatte dolce e forte con zucchero l(ibbra) 1 a 16.8, con candito a 6.8, capperi a 6.8, uve passe a 6.8, mostaccioli di Napoli a 6.8, cioccolata a 10, farina per soffriggerla l(ibbre) 4, £ 1.16 in tutto | 4 |
12 |
8 |
| |
Refettorio, bocche 17 | |
|
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| |
Minestra come sopra | |
|
|
| |
Pietanza, ova para 17 a 14 la serqua [= dozzina] | 1 |
19 |
8 |
| |
1 piattino, luccio l(ibbre) 6 a 16.8 la l(ibbra) | 5 |
- |
- |
| |
2 piattino, frittura d'Arno l(ibbre) 5 ½ a 13 la l(ibbra), con farina l(ibbre) 2 a 7.4 la libbra, in tutto | 4 |
6 |
- |
| |
per fr. Angiolo e il p. Quaretti due cervellini |
- |
16 |
8 |
| |
per n° 4 contadini del grano ed altro, ova para 4 | |
9 |
|
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La sera pietanza ova para 57 a 14 la serqua | 6 |
13 |
- |
| |
Insalata dell'orto | - |
- |
- |
| |
| 23 |
17 |
- |
|
| |
|
|
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A dì primo ottobre 1802 venerdì (f. 112r) |
| |
Refettorio, bocche 50, con 2 barbieri, il giovine di spezieria e un ospite. | |
|
|
| |
Minestra, zuppa di fagioli del convento, mezzetta 10, con aggiug(he) | 1 |
- |
- |
| |
Pietanza, ova para 50 a 21.8 la serqua | 8 |
16 |
8 |
| |
Burro per uso di dette, S(?) 6 |
- |
13 |
4 |
| |
1 piattino, ombrinotti, l(ibbre) 17 a 18.4 la l(ibbra) | 15 |
11 |
8 |
| |
2 piattino, baccalà l(ibbre) 18 a 6.8 la l(ibbra) | 6 |
- |
- |
| |
con più farina per friggerlo l(ibbre) 8 | 2 |
18 |
4 |
| |
Pietanza di più per 5 di ricreazione in noviziato, ombrina l(ibbre) 2 ½ a 18.4 | 2 |
5 |
- |
| |
Per la colazione di detti ova 8 | |
13 |
4 |
| |
Contadini n° 3, ova para 3 | |
11 |
- |
| |
La sera piattino spinaci serq(ua) 12 | 5 |
|
|
| |
Zuppa di suddetti di ricreazione con ova n° 3 | |
5 |
4 |
| |
Pietanza per i medesimi, nasello l(ibbre) 2 | 2 |
- |
- |
| |
| 45 |
14 |
6 |
I.E.162 (II), vacchetta annessa al registro: cart., 300x110, ff. 25, ag. 1801 - nov. 1804.
Registra spese di macelleria, e risulta complementare ad ASMN I.E.162, che "del macellaro" annota solo quantità ponderale. Infatti "libbre 27 ½ del macellaro" e "libbre 25 del macellaro" di 11.VIII.1802 trovano riscontro monetario d'uscita in ASMN I.E.162 (II), f. 6v, medesima data, rispettivamente "27.6 vitella 13.15.-" e "25 zampe 11.5.-", dove libbre 27 e once 6 sono per l'appunto "libbre 27 ½". Bisogna dunque aggiungere ulteriori 25 lire alle spese di vitto di quel giorno. Che fa inoltre ben intravedere la differenza tra pasti di ospizio e
pasti di refettorio.
I.E.163 Libri
di cucina (1866-1882)
I.E.163 Libro
di cucina (1866-1874)
Registro cart., 300x210, ff. ??. Ricuperato in marzo 2006.
Voci di menu quotidiano con relative uscite: dic. 1866 – nov. 1874, dalle voci
ora molto più generiche rispetto al remoto ASMN I.E.162. Contabilità in lire italiane e suoi centesimi.
I.E.163 Libro
di cucina (1874-1882)
Registro cart., 350x240, ff. 61. Voci di menu quotidiano con
relative uscite: dic. 1874 – ag. 1882. Contabilità in lire italiane e suoi centesimi. Si acquista pretrolio e carbone (lumi a petrolio per la stanza del Mattutino, f. 12r: 31.I.1876). Allo sguattero Tobia £ 8 mensili. Registrate in Entrata le
pensioni trimestrali dei padri pensionati. Approvazione del provinciale G.B.
Embriaco, 29.X.1882
(61r).
I.E.164 Libro
di cucina (1882-1886)
Registro cart., 295x205, ff. 57. Da sett. 1882 a giugno 1886. «Libro di cucina di SMN (...). Deficit a tutto agosto 1882, come resulta dal bilancio fatto nell'ultima pagina del Libro vecchio, e che fu approvato
dal P.M° Provinciale Embriaco» (f. 1r), esatto riscontro nel precendente I.E.163, f. 61r; cosicché qui l'etichetta d’intestazione sulla coperta anteriore «Libro di ricordi 1877», di mano coeva, è stata palesemente incollata per errore; o per reimpiego senza riadattare.
Vettura e 2 cavalli per visitare i poderi di Fiano (3v).
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