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monache e frati domenicani

 in Montepulciano

■ formale convento a metà '400 circa? ■

   

 

 

Emilio Panella OP

San Domenico di Fiesole

A.D. 2021

Et nunc rerum omnium haec imperfecta finis est!

 

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■ Montepulciano, in prov. di Siena (reg. Toscana), a 605 metri sul livello del mare, a cavallo tra la Valdichiana e la Val d'Orcia. Allora in diocesi d'Arezzo, sul confine con quella di Chiusi.

Per l'Ordine domenicano la città di Montepulciano apparteneva alla praedicatio (= circoscrizione di competenenza conventuale) del convento di Orvieto.

Parrocchia Sant'Agnese https://www.parrocchiasantagnese.it/index.php

..\governo\vade27.htm

Arch. di Stato di Firenze, Dipl. S. Agnese di Montepulciano (ASF, Inventario 39 int. 6; vedi Spoglio 39). Fondo archivistico del monastero Sant'Agnese.

Arch. di Stato di Firenze, Comp. relig. soppr. da Pietro Leopoldo 3416-3433: tutto questo fondo archivistico riguarda "S. Agnese dei domenicani di Montepulciano" (vedi Inventario N/128, pp. 21 ss). Comp. relig. soppr. (= Compagnie...) è fondo archivistico ben distinto da Corp. relig. soppr. (= Corporazioni relig. soppr.) - mi disse a suo tempo l'assistente di sala dell'Arch. di Stato, 12.II.1987.

MOPH = «Monumenta Ordinis Fratrum Praedicatorum Historica».

P.-Th. Masetti, Monumenta et antiquitates veteris disciplinae Ordinis Praedicatorum, Romae 1864, I, p.190.

<H.M. Cormier>, B. Raymundi Capuani, XXIII magistri generalis OP, Opuscula et litterae, Romae 1895, 5 «De Legenda B. Agnetis de Monte Politiano V(irginis) O.P.».

R. Taucci, Il convento di S. Maria di Montepulciano e i suoi ricordi, «Studi storici dell'ordine dei Servi di Maria» 2 (1934-35) 22-51; cf. ib. 5 (1953) 304-05; 16 (1966) 286.

A. Zucchi, L'Ordine Domenicano a Montepulciano, «Memorie domenicane» 61 (1944) 6-19; 62 (1945) 10-19. I docc. citati genericamente "dall'Arch. di Stato di Firenze" sono ASF, Dipl. S. Agnese di Montepulciano.

V. Romano - I. Venchi, Catalogus hagiographicus O.P., «Analecta OP» 96 (1988) 58.


1271, 1283, 1294, 1316, 1350..., capitoli generali dell'Ordine domenicano tenuti "apud Montempessulanum": a Montpellier, non a Montepulciano!

MOPH III, pp. 156-161, 221-226, 271-277; IV, pp. 87-101, 332-339. Disposizione del capitolo generale 1293: «Sequens generale capitulum assignamus apud Montempessulanum in provincia Provincie,...» (MOPH III, p. 271/16-17). Montpellier: città nel sud della Francia, capoluogo del dipartimento dell'Hérault nella regione dell'Occitania. Appartenente allora alla provincia domenicana di Provenza (Francia). Vi risiedeva uno studio generale; capitolo provinciale Roma 1332: «Assignamus studentes in studiis generalibus: In studio Parisiensi: fratres... In studio Montispesulani: fratres... In studio Tholosano: fratres...» (MOPH XX, p. 272/18-24).

«Frater Pretrus Iacobi de Florentia, sacerdos et predicator, (…) et tandem in Monte Pessulano et in Avenione, existente ibidem curia, in artibus et theologia (…). Tandem de romana curia veniens pro factis Ordinis et provincie Lombardie inferioris, ad Urbem Veterem ibidem aliquandiu decumbens, anno Domini 1368, die XII iulii, suam animam devotissime reddidit Creatori» (Cr SMN f. 46v, n° 464).

Più volte studiosi (italiani!) dei domenicani del Centro Italia intendono "apud Montempessulanum" per "apud Montempolitianum" ovvero Montepulciano. Oh no!

Roma giugno 1292: proposta di trasferire a Montepulciano la casa filiale domenicana di Terni

Capitolo provinciale Roma giugno 1292, Acta capitulorum provincialium provinciae Romanae (1243-1344), ed. Th. Kaeppeli, Roma 1941: «Item committimus prori provinciali quod locum de Iterannis [= Terni] possit transferre ad Montem Policianum, si sibi videbitur expedire» (MOPH XX, p. 109/11-12). Locus (o domus) = non convento ma casa filiale, dipendente dal convento di appartenenza.

 Legittimo dubbio: tale proposta (non prescrizione) di trasferimento fu mai eseguita? o quando fu eseguita? Negli Acta capitulorum 1243-1344 mai compare una comunità domenicana in Montepulciano.

Roma 13 febbraio 1296: concessione papale d'un casolare in Montepulciano per ospitare frati di passaggio

Breve di papa Bonifacio VIII, Roma 13.II.1296: «Petitio dilecti filii fratris Iohannis de Polo prior(is) provincialis fratrum Predicatorum provinciae Romanae nobis exibita continebat quod cum fratres sui Ordinis in castro Montis Politiani aretine diecesis non habeant ullum locum contruendi ad opus dicti Ordinis in eodem castro, in casaleno videlicet quod fuit quondam Francisci dicti Crispori, quodque pro eo quod idem Franciscus hereticos plures receptaverit, suum illis exhibendo favorem ecclesie romane publicatum  existens quamdam domum in qua possint se receptare fratres dicti Ordinis exinde transeuntes, sibi licentiam concede dignaremus. Nos itaque... discretioni tue per apostolica scripta mandamus quatinus, si quod de dicto casaleno proponitur inveneris non esse fratribus eiusdem ordinis Predicatorum, construendi in eodem casaleno domum predictam auctoritate notra licentiam largiaris». Da A. Zucchi, L'Ordine Domenicano a Montepulciano, «Memorie domenicane» 61 (1944) pp. 8-9; originale in ASF, Dipl. S. Agnese di Montepulciano 13.II.1296.

Pistoia giugno 1299: Angelo da Montepulciano

Capitolo provinciale Pistoia 1299, convocato per la festività dei santi Petro e Paolo 29 giugno (MOPH XX, p. 129/15-16), sezione "suffragia pro vivis": «Item pro Angelo de Monte Puliziano, presbitero Cirino et aliis qui receperunt fratres venientes ad capitulum» (MOPH XX, p. 135/8-9).

Montepulciano(?) 4 novembre 1300

Angelo del fu Damense [=? Danese] da Montepulciano nel suo testamento dispone tra l'altro donazione ai frati domenicani d'una casa e terre confinanti con un possedimento dei medesimi frati (=? casale donato da Francesco Crisporo, 13 febbraio 1296) per farvi un ospizio. Da A. Zucchi, L'Ordine Domenicano a Montepulciano, «Memorie domenicane» 61 (1944) pp. 9-12; originale in Arch. di Stato di Firenze, Dipl. S. Agnese di Montepulciano 4.XI.1300. Vedi sotto alla data 3.VII.1435

«I domenicani pertanto nel 1300 non s'erano stabiliti in Montepulciano, ma solo v'eran comparsi di passaggio o per ragioni di ministero» (ibid., p. 12, penultimo §). Non vi era ancora neppure una domus o ospizio?

Roma 5 dicembre 1303

Lettera di papa Benedetto XI, Roma 5.XII.1303, al priore provinciale della provincia Romana. Dietro richiesta delle monache di San Paolo di Orvieto, dell'ordine di San Benedetto, il papa dispone che tale monastero passi alla cura dei domenicani della provincia Romana. Bullarium ordinis Predicatorum II (1281-1430), Romae 1730, pp. 79-80 [Bibl. SD di Fiesole, segnatura 244].

Vedi sotto alla data 20.VI.1435.

Orvieto(?), inizio Trecento ca.: decesso di fra Andrea da Montepulciano

Cronica fratrum Sancti Dominici de Urbeveteri, Archivio generale OP (Roma, Santa Sabina), XIV.28, p. 52 n° 67: «Frater Andreas de Monte Policiano, sacerdos. Fuit bone vite et solide, multis annis podagra et cidagra vexatus in patientia. Et sic solutus a corpore migravit ad Cristum habens in ordine annos xx».

■ podagra et cidagra = binomio usato di frequente, "infermità di piedi e di mani"; cidagra corruzione del medievale ciragra; podagra/ciragra ricorrente nei repertori medievali (Uguccione da PisaDerivationes II, 240 § 195; 966 § 80).

■ Per l'Ordine domenicano la cittadina di Montepulciano apparteneva alla praedicatio (= circoscrizione di competenenza conventuale) del convento domenicano di Orvieto.

Arezzo 31 luglio 1306: licenza di fondare un monastero in Montepulciano

Licenza di fondare in Montepulciano un monastero (non convento!) rilasciata dal vescovo aretino Ildebrandino Guidi [† 1312], Arezzo 31.VII.1306. Il vescovo Ildebrandino delega a presiedere gli atti d'istituzione canonica fra Bonaventura di Bonaccorso da Pistoia, priore dei Servi di Santa Maria in Montepulciano.

Cf. «Studi storici dell'ordine dei Servi di Maria» 15 (1965) pp. 255-262; 18 (1968) p. 308b.

https://www.treccani.it/enciclopedia/ildebrandino-guidi

Montepulciano, agosto-ottobre 1306: monastero Santa Maria Novella di Montepulciano

Il frate servita fra Bonaventura di Bonaccorso da Pistoia, in Montepulciano 8 agosto 1306 "nomine et vice dicti episcopi" (= Ildebrandino Guidi) riceve la professione delle monache; queste promettono obbedienza al vescovo aretino e suoi successori «tamquam earum immediate prelato».

Il 23 settembre 1306 le monache «monasterii Sancte Marie Novelle de Montepolitiano in podio extra portam Graciani» eleggono per loro badessa (non priora!) suor Agnese da Montepulciano († 1317).

Il 20 ottobre 1306 fra Bonaventura, «auctoritate et vice ipsius domini episcopi», introduce suor Agnese, badessa eletta e confermata, «in corporalem possessionem spiritualium et temporalium dicti monasterii».

Alla piena canonica istituzione dunque, ottobre 1306, il monastero poliziano Santa Maria Novella non è "sub cura et instituta" di nessun ordine mendicante, è un'istituzione diocesana; il servo di Maria fra Bonventura funge da commissario in nome e veci del vescovo aretino Ildebrandino Guidi, non dei prelati del proprio ordine. E nessun sentore di adozione delle Constitutiones sororum ordinis fratrum Predicatorum (questa l'iscrizione formale), in vigore dal 1259, né della relativa professione e giurisdizione di prelati domenicani o loro vicari: base reale e legittima della "appartenenza istituzionale".

E.P., Un vademecum dei provinciali romani (secoli xiv-xv), «Memorie domenicane» 28 (1997) pp. 375-376.

Montepulciano 20 aprile 1317: decesso di Agnese da Montepulciano

https://it.wikipedia.org/wiki/Agnese_di_Montepulciano, trasmette tradizionale credenza:

«Agnese di Montepulciano (Gracciano1268 circa – Montepulciano20 aprile 1317) è stata una religiosa italiana, appartenente al secondo Ordine domenicano; nel 1726 è stata proclamata santa da papa Benedetto XIII.

Di nobile famiglia toscana, entrò giovanissima nel monastero delle "sorelle del sacco" di Montepulciano: dopo sei anni si trasferì nel nuovo convento di Proceno, presso Viterbo, divenendone badessa l'anno successivo. Nel 1306 fondò a Montepulciano un monastero intitolato a Santa Maria Novella, inizialmente soggetto alla regola di sant'Agostino, ma presto passato sotto la cura dei frati domenicani. Divenutane priora, mantenne la carica sino alla morte».

https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Sant%27Agnese_(Montepulciano):

«La prima titolazione fu legata alla Madonna e, per distinguere l'edificio dalla cattedrale, fu dedicato a "Santa Maria Novella"(...). Le suore di sant'Agnese nel 1439 si trasferirono ad Orvieto, lasciando il loro convento ai padri domenicani, che lo ingrandirono, ed ampliarono la chiesa rivolgendo la facciata verso sud, come è ancora oggi».

http://www.santiebeati.it/dettaglio/50150

1320-1330 ca.: Liber privilegiorum provincie Romane OP

Arch. di Stato di Perugia, Corporaz. relig. soppr., S. Domenico, Miscell. 66: Liber privilegiorum provincie Romane ordinis Predicatorum. Libro avviato nel secondo/terzo decennio del Trecento.

In f. 4r: Conventus Romane provincie, lista dei conventi elencati a due colonne. Del tutto assente un convento in Montepulciano. L'ultimo della lista della provincia Romana, Sancti Benedicti de  .  .  ubi monachi facti sunt Predicatores, anticipa per commistione quanto spetta alla lista dei monasteri: «Monasterium Sancti Pauli Apostoli ibidem in Urbeveteri ubi fuerunt olim moniales sub cura monachorum ordinis sancti Benedicti, a quibus resilierunt et habitum sancti Dominici et sub regimine fratrum esse elegerunt tempore domini Latini, quod confirmatum extitit per dominum Benedictum papam xj cum omnibus privilegiis concessis sororibus Ordinis anno Domini M°ccciij°» (f. 35rb).

 ■ tempore domini Latini = Latino di Angelo Malabranca da Roma OP, cardinale 1278, † Perugia 10.VIII.1294.

f. 5r: Monasteria sororum de Romana provincia. Testo della stesura originale, numerazione seriale mia:

 

Monasteria sororum de Romana provincia

 

1) Sancti Sixti de Urbe

2) Sancte Crucis de Fossabanda de Pisis

3) Sancti Iacobi de Ripolis

4) Sancti Dominici in Florentia

5) Sancte Marie de Virginibus Perusii

6) Sancti Georgii in Perusio

7) Sancte Agnetis in Reate

8) Sancte Marie de Populo Fulgin(ei)

9) Sancti Petri de Urbeveteri

10) Sancti Pauli de Urbeveteri

11) Sancte Marie de Angelis Luce

12) Sancte Marie Novelle de Aretio

13) Sancte Lucie de Eugubio

14) Sancti Dominici de Narnia

15) Sancte Katerine de Senis

16) Sancte Marie Novelle de Montepoliciano

   

Lista primitiva stesa dalla medesima mano di rubriche i-iv. Suppone i monasteri Sancti Pauli de Urbeveteri (1303) e Sancte Marie Novelle de Montepoliciano (sotto la cura dell'ordine dopo il 1306: vedi sopra a questa data).

Nel 1330-35 il monastero poliziano dal titolo "Santa Maria Novella" risulta sub cura del provinciale romano dell'ordine dei frati Predicatori; poco dopo muta il titolo "Santa Maria Novella" in "Sant'Agnese", e "monastero Sant'Agnese" viene già denominato nel 1346-48 (vedi sotto a questa data).

Constitutiones sororum OFP, c. 16 De professione: «Modus faciendi professionem talis est: Ego N. facio professionem et promitto obedientiam Deo et beate Marie et beato Dominico et tibi N. priorisse, vice N. magistri ordinis fratrum Predicatorum, secundum regulam beati Augustini et institutiones sororum quarum cura predicto Ordini est commissa, quod ero obediens tibi aliisque priorissis meis usque ad mortem» (AGOP XIV A 4, f. 53v).

Cf. E.P., Un vademecum dei provinciali romani (secoli xiv-xv), «Memorie domenicane» 28 (1997) pp. 365-366, 370-371, 377.

Montepulciano 1328: comunità domenicana (non ancora convento) residente in tale città

 In quale anno fu assegnato un confessore domenicano al monastero di Sant'Agnese? Subito dopo il primo decennio del secolo XIV. Nel testamento di Nepo «si dice che la propria casa lasciata all'Ordine nel 1328 era posta "iuxta sedem dictorum fratrum", e frati domenicani avevano assistito al funerale di S. Agnese [† 1317], i quali essendo pochi avevano chiamato dei confratelli dai conventi vicini». A. Zucchi, L'Ordine Domenicano a Montepulciano, «Memorie domenicane» 61 (1944) pp. 14-15.

Secondo decennio del secolo XIV: domenicani presenti sì in Montepulciano (domus, hospitium), ma non ancora formale convento.

Avignone 22 febbraio 1329: licenza papale di fondare conventi domenicani in San Gimignano, San Miniato e Montepulciano

Dietro petizione del maestro dell’Ordine in carica (allora Barnaba da Vercelli), papa Giovanni XXII da Avignone 22.II.1329 concede licenza al medesimo maestro di fondare conventi domenicani in San Gimignano, San Miniato e Montepulciano, e provvederli di congruo sostentamento. Motivazione: i frati dei conventi delle città ribelli alla chiesa romana e fautrici di Ludovico il Bavaro condannato per eresia (Pisa, Lucca, Arezzo, Città di Castello, Viterbo, Todi, Tivoli e Sarzana) sono stati costretti a rifugiarsi presso gli altri conventi; quest’ultimi ora, a motivo delle modiche risorse, non sono più in grado di provvedere al loro sostentamento.

«Nos itaque tuis in hac parte supplicationibus inclinati, recipiendi loca de novo in de Sancto Geminiano et de Sancto Miniate ac de Montepoliciano castris, vulterane lucane et aretine diocesis, in singulis videlicet eorum si alias a te iusto titulo acquirantur in quibus predictos confugientes, et alios fratres dicti Ordinis quos expedire videris, valeas collocare, dummodo in quolibet eorundem locorum recipiendorum duodecim fratres inibi commorantes congrue et honeste valeant sustentari ac in eis construendi oratoria, domos et necessarias officinas (...)». Arch. Segreto Vaticano, Fondo Domenicani n° 404 (22.II.1329).

San Miniato sarà convento già nel 1330 (MOPH XX, 253/22, 254/10); San Gimignano nel 1331 (ib. XX, 264/13.28); nel 1332 definizione dei confini della predicazione dei due conventi (ib. XX, 277/19-21). Nulla invece circa Montepulciano!

Cf. E.P., Alla ricerca di Ubaldo da Lucca, «Archivum Fratrum Praedicatorum» 64 (1994) pp. 45-46. Bullarium ordinis Predicatorum II (1281-1430), Romae 1730, p. 180 [Bibl. SD di Fiesole, segnatura 244].

Arezzo 15 aprile 1329: decesso di fra Bernardino da Montepulciano, figlio del convento orvietano

Cronica fratrum Sancti Dominici de Urbeveteri, Archivio generale OP (Roma, Santa Sabina), XIV.28, pp. 68-69, n° 114: «Frater Bernadinus de Monte Policiano fuit ex utroque parente nobiliter genitus. (...). Et quia sic imbutus fuit tantis donis et gratiis, meruit commorari cum serenissimo principe et domino domino Henricho imperatore nonagesimo sexto, sub annis Domini M°ccc°xiij°, suus carus cappellanus existens et conffexor [sic]. Qui linguam gallicam optime noverat ut suus dominus antedictus. De hoc seculo migrans ad Deum in civitate Aretii ubi singulariter refulgebat in gratia apud mares et mulieres ex sua laudabili predicatione et grata converssatione, sub M°ccc°xx° nono, die xv mensis aprelis. Qui et in ordine vixit annis xl».

■ MOPH XX, 100/25 (1291, studente nel convento lucchese), 158/23 (1305, assegnato al convento lucchese), 370a. Qui sempre Bernardinus.

Orvieto 22 luglio 1330: decesso di fra Giovanni di donna Bona da Orvieto, a suo tempo direttore delle monache di Sant'Agnese di Montepulciano

Cronica fratrum Sancti Dominici de Urbeveteri, Archivio generale OP (Roma, Santa Sabina), XIV.28, avviata da fra Giovanni di Matteo Caccia da Orvieto († 1348 ca.) che vi lavora entro il biennio 1346-48. Pp. 72-73, 121: «Frater Iohannes domine Bone, sacerdos et predicator. (...) Qui et solitariam vitam duxit pro posse et inter fratres converssatus humiliter et pacifice, taciturnus et circhumcisus in lingua. Et quia sic florebat in vita preclara, factus est suis exigentibus meritis supprior tribus vicibus in nostro conventu necnon visitator in Tuscia et in alia parte nostre provincie; et in singnum sincerissime castitatis prefectus est dominabus Sancte Angnetis monasterii nostri de Monte Policiano, informando eas in incessu statu et habitu secundum Deum et Ordinis istituta annis pluribus. Et quia fuit religiosus in se, tum etiam quia alios edificabat suo exemplo, magister fuit novitiorum circha annos xx. Qui ad Dominum migravit in festo sancte Magdalene, vivens in ordine annis xlijbus et mensibus viij° sub annis Domini M°ccc°xxx°».

migravit in festo sancte Magdalene: = 22 luglio.

fra Giovanni, religioso domenicano dal 1288/89 circa. MOPH XX, 102/7 (1291, studente di logica nel convento di Todi); 197/3-9 (1315, sottopriore di Orvieto, punito per sei giorni a pane ed acqua per aver dilazionato l'elezione del socio al capitolo provinciale).

1330-1335: nessun convento ancora in Montepulciano

Arch. di Stato di Perugia, Corporaz. relig. soppr., S. Domenico, Miscell. 66: Liber privilegiorum provincie Romane ordinis Predicatorum, f. 12v: Quantitas contributionis que singulos conventus contingit hec est (...).

Quantitas contributionis fotografa la geografia conventuale della provincia Romana degli anni 1330-35, insieme con la capacità contributiva dei singoli conventi redatta anteriormente, benché di poco, alla lista conventuale di f. 4r. Assente nella lista il convento di Montepulciano, mentre son presenti i conventi di San Gimignano e San Miniato (vedi sopra alla data 22.II.1329).

E.P., Un vademecum dei provinciali romani (secoli xiv-xv), «Memorie domenicane» 28 (1997) pp. 379-380.

montplc2.htm

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