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 ■  Nicola da Giovinazzo (pr. Bari)  ■

“il sapiente cristiano” (glossatore di Maimonide)
e “il frate domenicano” († Perugia 1256)
non sono identica persona!

luglio 2002

 

α

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2 3 4 Caterina Rigo

ω

Chi?

Andrea di Buonaiuto da Firenze, capitolo SMN_est (1365-67): san Domenico da Caleruega fondatore dei frati Predicatori mostra la "via salutis"Fra Nicola da Giovinazzo (pr. Bari) OP, provinciale Romano 1230-35 e 1255-56, dal ruolo notevole nell'assetto della primitiva provincia denominata Romana (dalla Toscana all'intero sud della penisola), † Perugia 1255-56, cofondatore del convento perugino:

«Hic <frater Christianus domini Ermanni> missus a suis parentibus Bononiam ubi florebat studium generale, pretermisso secularium studio nostrum ordinem est ingressus mediante sancte memorie fratre Nicolao de Iuvenatio, quondam priore provinciali Romane provincie. Qui cum eo postmodum veniens Perusium, ubi nondum ordo conventum habebat, a comuni de Perusio inpetrarunt posse ibidem hedificare conventum; quod factum est, populo et clero aclamante cum gaudio inextimabili, tum propter famam preclaram et sanctitatem predicti reverendi patris fratris Nicolai, qui in vita sua floruit miraculis quam etiam post mortem pluribus de Perusio civibus actestantibus cum iuramento, tum propter generositatem consanguineorum Christi famuli fratris Christiani prefati» (Cr Pg  f. 25v, redaz. anni 1327-31).

AA. VV., Indulgenza, città, pellegrini. Il caso della perdonanza di San Domenico di Perugia, Perugia (Ministero Beni Culturali, Archivio di Stato di PG) 2001, 15-16.

Giovinazzo: cittadina della costa pugliese tra Molfetta e Bari, in provincia di Bari.


1.  SOPMÆ IV

A lavoro di Scriptores OP Medii Aevi vol. IV avevo redatto scheda seguente (Roma 07/04/92); non inserita poi in ed. (1993), ligio alla norma di tener fuori chi auctor non è.

Nicolaus de Iuvenatio (Giovinazzo, Bari)

III 172  Glosavit equidem latine “Nicolaus de Iuvenatio”, una cum Moyse Salernitano, Maimonidem philosophum. Nicolaum tamen glosatoren illum faciunt moderniores (G. Sermoneta etc.) fratrem ex ord. Praed., et quidem eundem ac fr. Nicolaum de Iuvenatio OP - provincialem romanum (1230-5, 1255-6), anno 1255-6 e vita functum. At non bono iure, ut credimus.

Perugia, Bibl. com. Augusta 1141, f. 25v. MOPH I, 210-11, 275 § 13; XVI, 335.36; XX, 20/10-12 (1256). G. Cappelluti, Beato Nicola Paglia O.P. di Giovinazzo, Molfetta 1967 [BiblDom XXXI.3.20], silet Nicolaum glosatorem. G. Sermoneta, Un glossario filosofico ebraico-italiano del XIII secolo, Roma 1969, 563b; id., <Rabbi Moysi ben Salomon Salernitani ac Nicolai de Iuvenatio glosae ad Ducem neutrorum>, Iyyun 20 (1969) 212-40 (hebr. litt.). C. Sirat, La filosofia ebraica medievale, Brescia 1990, 347-8.

III 172: 3097.40. Pseudo-Nicolaus de Iuvenatio OP, Glosae latinae ad Maimonidem philosophum.

Note di studio della scheda, dal diario di lavoro SOPMÆ IV:

“Nicolaus de Iuvenatio” senz’altre specificazioni onomastiche: glossatore della versione latina della Guida dei perplessi di Maimonide, in collaborazione con l’amico Mosè da Salerno († 1279) versato in ebraico. Traslitterazione ebraica nîcôlâ’ûs mîjôbînâ’sô = Nicolaus de Iobinaso

G. Sermoneta, Un glossario filosofico ebraico-italiano del XIII secolo, Roma 1969, 563b. BiblVat.: Diz. orient. Ebraico 11. - Controllo 06/04/92. Ho esaminato testi e pagine cui rinvia l’indice alla voce “Nicola (Paglia) di Giovinazzo”. Sermoneta dà per scontato che il Nicola glossatore latino alla Guida dei perplessi sia frate domenicano e per di più Nicola Paglia da Giovinazzo. Tuttavia nelle glosse citate mai si dice né vi si deduce che il glossatore Nicola fosse frate, e fosse OP. A pp. 280-81 nota 253, i testi chiamano in causa anche “i frati detti Predicatori” senz’alcun rapporto con Nicola; che nel contesto vale pressoché esclusione di Nicola glossatore dall’appartenenza al medesimo ordine religioso.

giunta 12.X.2008. Da Sermoneta, Un glossario filosofico, dipende quanto incidentalmente dice l'autorevolissimo editore di Tommaso d'Aquino R.-A. Gauthier: «Quelques années plus tard, vers 1250, nous retrouvons maître Pierre d'Irlande dan la région de Naples; avec le rabbin Moïse de Salerne et le Bx Nicolas Paglia, O.P. (mort en 1255-56), il fait partie d'un petit cercle de lettrés qui se consacrent à l'étude de Moïmonide» (S. THOMAE DE AQUINO Expositio libri Peryermenias, ed. R.-A. Gauthier, ed. Leonina, I*/1, Roma-Paris 1989, p. 67*b).

giunta 26.VIII.2009. M. Pazzini, Grammatiche e dizionari di ebraico-aramaico in italiano, «Liber Annuus» 42 (1992) 29, sezione "Prima della stampa"; tutto l'articolo pp. 9-32.

Mosè da Salerno chiama più volte Nicola semplicemente «amico o sapiente cristiano», mai con altro titolo d’appartenenza istituzionale (non ci si sottraeva facilmente alle norme dell’ars dictaminis).

Nicola da Giovinazzo OP”, dato per autore latino delle glosse, risulta frutto del tentativo moderno d’identificare il glossatore Nicola, quasi per bisogno di dargli un volto, ma senza attestazione alcuna, nemmeno indiziale, delle fonti. G. Sermoneta, <Annotazioni di rabbi Mosheh ben Shlomo da Salerno e di Nicola da Giovinazzo alla Guida dei perplessi = Rabbi Moysi ben Salomon Salernitani ac Nicolai de Iuvenatio glosae ad Ducem neutrorum>, «Iyyun» 20 (1969) 212-40 (originale in ebraico).

Parere del prof. Gilbert Dahan (lett. 19.VI.92 in cart. Nic. de Iuv., dietro mia consultazione; cf. SOPMÆ IV, 293, 296): nulla in questo art. conferma che si tratti di frate OP.

«Rassegna di letteratura tomistica» ricorda ripetutamente “Nicola OP autore delle glosse”, ma sempre sull’autorità del Sermoneta, e senza dar prova d’essersi assicurato se le fonti testimonino o no, esplicitamente o implicitamente, che il glossatore Nicola fosse frater e che fosse ex ord. Pred. Cf. RLT IV n° 82; XXIV, 353 n° 160; XXVI, 74 n° 196. Anche C. Sirat, La filosofia ebraica medievale, Brescia (Paideia) 1990, 347-8: «frate domenicano» sull’autorità del Sermoneta.

 2.  Nicolaus de Iuvenatio, «Dominican history newsletter» 6 (1997) 71

La recente pubblicazione G. Cappelluti, Beato Nicola Paglia O.P. di Giovinazzo, Ediz. 2 riveduta, Molfetta 1997 [BiblDom XXXI.10.20]) in pp. 127-41 (c. 10: Incontro del b. Nicola con l’ambiente ebraico) assume senza discussione idendità dei due Nicola.

Per tenere aperta ulteriore ricerca, aggiornai precedente scheda, la inviai a «Dominican history newsletter», accluse Note di studio.

Nicolaus de Iuvenatio

Glosavit latine quidam “Nicolaus de Iuvenatio”, una cum Moyse Salernitano, Maimonidem philosophum. Nicolaum autem glosatorem moderniores, ut G. Sermoneta (Un glossario filosofico ebraico-italiano del XIII secolo, Roma 1969, 563b; [Rabbi Moysi ben Salomon Salernitani ac Nícolai de Iuvenatio glosae ad Ducem neutrorum], Iyyun 20 [1969] 212-240 [hebraice]) et C. Sirat (La filosofia ebraica medievale, Brescia 1990, 347-48), fratrem ex ordine Praedicatorum fecerunt, et quidem eundem ac fr. Nicolaum de Iuvenatio, priorem provincialem Romanae provinciae, anno 1255-56 e vita functum (cui sine ullo testimonio coaevo cognomen “Paglia” est attributum). G. Cappelluti, Beato Nicola Paglia OP di Giovinazzo (Molfetta 1967) siluit Nicolaum glosatorem; idem tamen eodem libro denuo edito (Molfetta 1997, 127-141, “Incontro del b. Nicola con l'ambiente ebraico”) Nicolaum glosatorem eundem ac Nicolaum priorem provincialem praesumpsit. Nihil tamen in ipso textu glosarum auctorem fratrem esse innuit; quin contra, quando “fratres dicti praedicatores” interdum citantur, vix auctor inter eos adnumerandus videtur («Dominican history newsletter» 6 (1997) 71).

■ Necrologia di Gerardo Cappelluti OP (Molfetta 11.X.1920, † 2.VIII.2008) in MD 39 (2008) 8-10.

3.  Nicola da Giovinazzo sapiente cristiano” e “Nicola da Giovinazzo OP” due distinte persone

Lo conferma autorevolmente: Caterina Rigo[1], Per un’identificazione del “sapiente cristiano” Nicola da Giovinazzo, collaboratore di rabbi Mošeh ben Šelomoh da Salerno, AFP 69 (1999) 61-146. «Sin dal secolo scorso, gli studiosi identificarono “il sapiente cristiano” con il Beato Nicola (Paglia) da Giovinazzo OP. Per motivi di carattere cronologico, testuale e dottrinale, tale identificazione ci sembra errata» (pp. 64-65). L'autrice consulta le mie Note di studio (p. 65 n. 15) e mi contatta; in pp. 106-46 edizione delle chiose del “sapiente cristiano” in ebraico (come riferite dall'amico Mosè da Salerno) con traduz. italiana. Riassumo la questione:

ניקולא דיובינצו

Importanti pp. 89-105: diffidenza dalla philosophia e philosophantes nella primitiva legislazione dell'ordine (diciamo anteriormente agli anni '65); non "argomento" tuttavia da inserire tra i precedenti; smontata invece l'insostenibile identificazione e ricuperata l'estraneità di Nicola da Giovinazzo OP a tali dispute e strumentazioni filosofiche, si ricolloca fra Nicola nel contesto di primo '200: efficace uomo di governo, dalla spiritualità monastico-patristica (anteriore o estranea all'irruzione della schola).

Chi il colpevole dell'identificazione? L'omonimia. Complice il patrono san Nicola di Bari. Sui confini dell'ironia; perché il sapiente cristiano Nicola da Giovinazzo” scansa abilmente spigoli di qualsivoglia fallacia: omonimia anfibolìa traslato eccetera eccetera.

■ Un altro Nicola da Giovinazzo? cf. G. Salvemini, La dignità cavalleresca nel Comune di Firenze e altri scritti, ed. Milano 1972, 351-57, che presenta Niccolò Spinelli da Giovinazzo (n. 1325 ca., † 1396), eminente diplomatico trecentesco.

M. ZONTA, La filosofia ebraica medievale, Roma-Bari (Laterza) 2002, 152.

4.  Annotazioni al testo

Testo n° 5, AFP 69 (1999) pp. 116-17. Mosè perplesso tra anfibolìa e omonimia (più incline a quest'ultima), introduce la soluzione del “sapiente cristiano”. Costui spiega: «il nome anfibolo è più adatto a essere predicato di una cosa che di un'altra, come la sostanza e l'accidente, dei quali si dice ugualmente "esiste"».

Maneggia il manuale di logica del tempo, Pietro di Spagna, Tractatus, called afterwards Summule logicales (1230 ca.), ed. L.M. De Rijk, Assen 1972, 107 § 46: la seconda specie dell'anfibolìa proviene «ex transsumptione orationis. Transsumptio autem orationis est quando oratio proprie significans unum transsumitur ad significandum aliud per similitudinem aliquam».

n° 8 pp. 120-21. Il “sapiente cristiano” sta con Maimonide e intende ruah di Gen. 1,2 come aria mossa, contro “i cristiani” che leggono Spiritus Dei della vulgata.

n° 10 p. 128. Il “sapiente cristiano” - se ben intepreto - argomenta dal primo dei due relativi, quello «cuius esse est ad aliquid quodammodo se habere; et sic relativum est unum de decem predicamentis» (Pietro di Spagna, Tractatus 185 § 1), cosicché «è una delle dieci categorie - dette predicamenta in volgare - di cui si parla nella Logica».

n° 12 p. 131. «Ma il sapiente cristiano disse che l'esistenza non è un genere».

Difatti dieci sono i generi, di essi solo equivocamente si predica l'esistenza (ens), «et ideo <ens > non est genus» (Pietro di Spagna, Tractatus 18-19 § 7).

ecc. ecc., anche in materia di filosofia della natura. Alla domanda se la Trinità non induca molteplicità in Dio, Nicola risponde «Il filosofo non dice che...» (144) attivando categorie logico-dialettiche. Nicola da Giovinazzo “sapiente cristiano” ha tutte le carte d'un maestro secolare della facoltà delle arti.


[1] La dott.ssa Caterina Rigo m'invia poi molti estratti delle sue pubblicazioni (1993-2002), taluni da Gerusalemme, Hebrew University of Jerusalem (vedi lettera Bonn 8.VIII.2000 nel mio carteggio personale). Grazie! Ricerche e pubblicazioni di altissima qualità, della cultura filosofica medievale latino/ebraica, e sue fonti, anche manoscritte. Perfetta frequentazione delle due lingue e dei testi che s'intrecciano nella convivenza umana e culturale tra comunità arabe, ebraiche e cristiane; e loro molteplici lingue. Congratulazioni!


 

http://www.treccani.it/enciclopedia/paglia-nicola-di-giovinazzo-beato_%28Dizionario-Biografico%29/

 

finis  |  luglio '02

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