precedente successiva

(... App.II.a) Il testo dell'articolo biografico

Firenze, ASMN I.A.1 Cronica fratrum SMN, f. 20r, n° 220

 

volgarizzamento!

Frater[1] Remigius, filius[2] Clari Ieronimi, sacre theologie professor, sextus ac populi Sancti Pancratii, in primeve iuventutis sue flore Parisius licentiatus in artibus ac inibi habitu nostre religionis assumpto, in ordine tam grata religione quam virtutibus et scientia brevi admodum tempore[3] sic profecit quod etiam[4] ante presbiteratus honorem existens dyaconus in conventu florentino ad lectoratus officium est promotus; in quo quidem officio multo tempore, xl[5] videlicet annis[6] et amplius, perseverans, infatigabiliter ac fructuose predicationi dans assiduam operam et doctrine.

Fra Remigio, figlio di Chiaro di Girolamo, maestro in sacra teologia, del sesto e popolo San Pancrazio. Giovanissimo si licenziò in arti in Parigi, e lì prese anche l'abito del nostro ordine. In breve tempo progredì tanto in qualità di vita religiosa, in virtù e sapere che ancor prima dell'ordinazione sacerdotale, fu promosso ancora diacono all'ufficio di lettore [= insegnante, professore] nel convento fiorentino. E a lungo esercitò il lettorato, quarant'anni e più. Infaticabile e costante si dedicò, e con frutto, alla predicazione e al lavoro dottrinale.

Demum ut ad summum gradum theologice scientie perveniret missus Parisius[7] ad legendum Sententias[8], eis gratiose perlectis, a summo pontifice domino Benedicto[9] in romana curia fuit ad magisterii honorem honorifice sublimatus.

Perché infine attingesse l'apice della scienza teologica, fu assegnato alla lettura sentenziaria [Liber sententiarum di Pietro Lombardo] a Parigi. Compiuto lodevolmente tale compito, fu promosso nella curia romana dal sommo pontefice Benedetto all'onore del magistero in teologia.

Statum etiam eminentem in ordine, cuius semper singularis çelator ac promotor extitit, ipsum ubique honorans[10], tenuit sue conditioni[11] condignum. Fuit siquidem pluries provincialium ac generalium capitulorum diffinitor, magistrorum[12] nostri ordinis bis elector, prior florentinus ac romane provincie prior provincialis.

Tenne un ruolo eminente, su misura delle sue qualità, nell'ordine domenicano. Arrecò onore dappertutto all'ordine, e ne fu promotore entusiasta. Più volte definitore nei capitoli provinciali e generali, due volte elettore del maestro [= superiore generale] del nostro l'ordine; priore conventuale di Firenze e priore provinciale della provincia Romana.

Multis itaque ac preclaris ornatus virtutibus, predicationis ac doctrine onera pre nimia senectute corporisque debilitate ulterius sustinere non valens, ad salubria consilia danda omnibus humiliter se exhibens necnon scriptitationi[13] ac compositioni[14] librorum sacrorum, quorum plurima ac perutilia edidit volumina, se totum conferens, plenus dierum, idem fere vivendi ac scribendi spatium assecutus, quinquagesimo et primo[15] anno decemque mensibus[16] feliciter in ordine co<n>sumatis[17], beato fine quievit, ac cum admirabili et singulari totius populi florentini devotione[18] in capella beatorum Michaelis archangeli et Dominici tumulatus in Domino requiescit[19]. Obiit anno Domini M°ccc°xix°[20].

Ornato di molti meriti e virtù, quando età molto avanzata e fragilità del corpo non gli permisero più le fatiche della predicazione e dell'insegnamento, si rese a tutti disponibile nella consulenza spirituale. Si dedicò inoltre con tutto l'animo al riodinamento della propria produzione teologica, e soprintese alla confezione e pubblica diffusione di molti utilissimi volumi. Morì vecchissimo. Tanto fu il tempo di sua vita quanto quello dedicato a scrivere. Si spense sereno, trascorsi felicemente nell'ordine anni 51 e mesi 10. Straordinaria e commossa fu la partecipazione di tutto il popolo fiorentino quando venne tumulato nella cappella dei Santi Michele arcangelo e Domenico. Morì l'anno del Signore 1319.


Nota: le lezioni varianti sotto i nomi dei rispettivi autori (seconda serie di note d’apparato nell’edizione a stampa pp. 189-90, e relativo titolo in Bibliografia remigiana pp. 287-94) non hanno nulla a che vedere con la restituzione del testo; sono aggiunte per documentare lo stato di testo trasmesso alla letteratura remigiana.

[1] margine destro alto 1319; immediatamente sotto CCXVus, antico numero seriale delle biografie; stesso marg. più in basso Magister et prov<incialis>, e, tardivo, Provincialis.

[2] filius om. Magliabechiano XXXVII.198, POCCIANTI, Catalogus scriptorum... 155, GRABMANN, Frà Remigio 278.

[3] tempore ] studio TAURISANO, Discepoli 26.

[4] etiam ] et SALVATORE 26, TAURISANO ib.

[5] xl ] segue videlicet oltre la linea d’incolonnamento; e a caporigo segue duobus depennato con tratto orizzontale di penna.

[6] xl videlicet annis] XLII videlicet annis Magl.; videlicet... (?) duobus annis FEDINI; quadragesimis videlicet annis BROCCHI 392; videlicet annis XV FINESCHI, Memorie istoriche 180; videlicet XL duobus annis SALVATORE 26; TAURISANO, Discepoli 26; videlicet anno quadraginta duos GRABMANN, Remigii 258; videlicet annis quadraginta duobus GRABMANN, Frà Remigio 278; XL videlicet duobus annis ORLANDI, Necrol. I, 35

[7] Parisius ] Parisiis GRABMANN, Remigii 258; ORLANDI, Necrol. I, 35.

[8] Sententias ] scientias BILIOTTI, ASMN I.A.9, f. 42v.

[9] Benedicto ] enedicto riscritto su rasura; segue xj in interlinea, d’altra mano (si confronti la fattura di X).

Benedicto ] XI agg. BROCCHI, Vite dei santi 392, FINESCHI, GRABMANN, ORLANDI; Benedicto II

in POCCIANTI 155.

[10] honorans ] locorum MASETTI I, 304; honorem GRABMANN.

[11] conditioni ] eruditioni MASETTI I, 304; GRABMANN.

[12] magistrorum ] magisterium BROCCHI 392; bis om. MASETTI I, 304; GRABMANN.

[13] scriptitationi ] scriptationi Magl.; scripturationi FINESCHI 180; MASETTI I, 304; GRABMANN.

[14] scriptitationi et compositioni ] scriptor ac compilator BROCCHI 392.

[15] primo ] priam FINESCHI 180.

[16] mensibus ] mensium Magl.

[17] quinquagesimo... co<n>sumatis om. FEDINI.

[18] devotione om. Magl.

[19] requiescit ] acquiescit GRABMANN, Frà Remigio 278.

[20] Obiit... M°ccc°xix° ] in inchiostro molto sbiadito; probabile aggiunta, ma di mano del medesimo cronista (confronta le stesse parole ricorrenti nell’articolo fr. Albertinus f. 19v).

      Giunta posteriore, al marg. inf. destro: .1319. in pontificatu Ioannis XXI moritur.

      In calce, giunta posteriore al rifacimento della cappella Gaddi (1576‑78: BILIOTTI f. 60r‑v): hodie illa capella dicitur Sancti Hieronimi vel de Gaddis ubi quiescit.

M°ccc°xix° ] 1309 POCCIANTI 156.


precedente successiva