Biblioteca domenicana | | ||
Costruita negli anni 1338-1340, sotto la direzione di fra Iacopo di Banco Passavanti († 1357), tra il cimitero dei frati (tardivamente sotto il nome "chiostro dei morti") e l’orto grande, al di sopra del dormitorio antico. Il locale, fatto ingrandire da Leonardo Dati nel 1421, esiste ancora, anche se un po’ trasformato (sono state tolte le colonnine). Dal 1618 al 1636 venne edificata nel’orto grande una nuova ala della biblioteca, ad angolo retto rispetto alla precedente. Questa parte della biblioteca insieme all’orto furono espropriati nel 1864 dalla società Strada Ferrata per la costruzione della piazza della stazione ferroviaria. Il ricco patrimonio librario fu requisito nel 1809, con la soppressione del convento da parte del governo francese. Dopo la ricomposizione della comunità religiosa (1817) i frati avevano raccolto altri libri; nuovamente requisiti nel 1866 da parte del governo italiano. I frati non si sono rassegnati all’idea di rinunciare alla biblioteca, ed hanno raccolto nuovamente una discreta quantità di libri. L’attuale Biblioteca Domenicana sostituisce quindi da circa cento anni l’antica biblioteca del convento di Santa Maria Novella, soppressa a cominciare dal 1809 e dispersa negli archivi e nelle varie biblioteche fiorentine (cfr. G. Pomaro, Censimento dei manoscritti di Santa Maria Novella. Parte I. Origini e Trecento; Parte II: sec. XV-XVI in., “Memorie domenicane”, nuova serie, 11 (1980) e 13 (1982). La Biblioteca Domenicana è ricca di almeno 15.000 volumi; circa 5000 opuscoli e documenti miscellanei; circa 80 incunaboli, tra i quali la Summa moralis di Sant’Antonino e molteplici opere di fra Girolamo Savonarola; circa 400 cinquecentine e libri rari; circa 300 riviste (tra estinte ed in corso), alcune delle quali difficilmente reperibili nelle Biblioteche fiorentine, ad es. le collezioni complete di “Analecta Ordinis Fratrum Praedicatorum” (che ha più di cento anni); l'“Archivum Fratrum Praedicatorum”; la rivista “Memorie domenicane”, in vita da fine '800. Aperta al pubblico da molti decenni. Utile soprattutto a quanti studiano la storia dell’Ordine Domenicano e dei suoi grandi autori: possiede infatti le edizioni critiche delle opere di Alberto Magno, di Tommaso d’Aquino, testi e studi sul fiorentino fra Remigio dei Girolami (teologo che ebbe probabilmente rapporti con Dante e con Giotto), testi di fra Giordano da Pisa, di fra Iacopo Passavanti, di fra Giovanni Dominici, fra Giovanni di Carlo, ecc.; e possiede bibliografia essenziale sugli architetti domenicani costruttori del complesso di Santa Maria Novella, e sui committenti o ispiratori o consiglieri degli artisti che hanno operato in Santa Maria Novella: Duccio di Boninsegna, Stefano Fiorentino, gli Orcagna, Masaccio, Ghiberti, Ghirlandaio, Allori, ecc. La Biblioteca è catalogata per autori e per materia, ed è in corso la schedatura digitale, già pronta per i primi 14 scaffali (circa 5.000 volumi). Direttore della Biblioteca Domenicana, assistente e prezioso consulente degli studiosi ospiti, è stato per molti decenni p. Eugenio Marino, membro della comunità di SMNovella. Nuovo direttore, da febbraio 2008, p. Luciano Cinelli.
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