-
qualcuno liberava sì dal male ma non era dei nostri. Vangelo di Marco 9,38-39: Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». Ma Gesù disse: «Non glielo
proibite...».
-
ma lui, Gesù, era dei nostri? Gesù chiede acqua da bere: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» (Giov. 4,9). Mentre i Giudei, dopo una serrata discussione sulla discendenza abramitica, controbattono a
Gesù: «Non abbiamo ragione a dire che sei un samaritano?» (Giov. 8,48).
-
nati e cresciuti con noi, ma non dei nostri. I lettera di Giovanni 2,18-19:
traduzione ed edizione CEI |
revisione Luzzi (1924 ) della traduz. Diodati († 1649) |
Figlioli, questa è l'ultima ora. Come avete udito che deve venire l'anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l'ultima ora. Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei
nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma doveva rendersi manifesto che non tutti sono dei nostri. | Figliuoletti, è l'ultima ora; e come avete udito che l'anticristo deve venire, fin da ora sono sorti molti anticristi; onde conosciamo che è l'ultima ora. Sono usciti di fra noi, ma non erano de' nostri;
perché, se fossero stati de' nostri, sarebbero rimasti con noi; ma sono usciti affinché fossero manifestati e si vedesse che non tutti sono dei nostri. |
-
ma allora i nostri dove sono? Lettera di Paolo ai Galati 3,28: «Non c`è più Giudeo né Greco; non c`è più schiavo né libero; non c`è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù».
-
i nostri? pisani arabi fiorentini franchi, a rotazione.
Giovanni Villani
[† 1348],
Nuova cronica VII, 53; ed. G. Porta, Parma 1990-91, pp. 346-47: Cominciati i detti nuovi fiorini <novembre 1252> a spargersi per lo mondo, ne furono portati
a Tunisi in Barberia; e recati dinanzi al re di Tunisí, ch'era valente e savio signore, sì gli piacque molto, e fecene fare saggio, e trovata di fine oro, molto la commendò, e fatta interpetrare a' suoi interpetri la 'mpronta e scritta del fiorino, trovò dicea "Santo Giovanni Batista" e dal lato del giglio "Fiorenzia". Veggendo era moneta di Cristiani, mandò per gli mercatanti pisani che allora erano
franchi e molto innanzi al re (e eziandio i Fiorentini si spacciavano in Tunisi per Pisani), e domandogli che città era tra' Cristiani quella Florenza che faceva i detti fiorini. Rispuosono i Pisani dispettosamente e per invidia, dicendo «Sono nostri Arabi fra terra», che tanto viene a dire come nostri montanari. Rispuose saviamente il re: «Non mi pare moneta d'Arabi; o voi Pisani, quale moneta d'oro è la
vostra?». Allora furono confusi e non seppono rispondere. Domandò se tra lloro era alcuno di Florenza; trovovisi uno mercatante d'Oltrarno ch'avea nome Pera Balduccí, discreto e savio. Lo re lo domandò dello stato e essere di Firenze, cui i Pisani faceano loro Arabi; lo quale savíamente ríspuose, mostrando la potenzia e la magnificenzia di Fiorenza, e come Pisa a comparazione non era di podere né di gente la
metà di Firenze, e che non aveano moneta d'oro, e che il fiorino era guadagnato per gli Fiorentini sopra loro per molte vittorie. Per la qual cagione i detti Písani furono vergognatí, e lo re per cagione del fiorino, e per le parole del nostro savio cittadino, fece franchi i Fiorentini, e che avessono per loro fondaco d'abitazione e chiesa in Tunisi, e privilegiogli come i Pisani. E questo sapemo di vero dal detto
Pera, uomo degno di fede, che cci trovammo co llui in compagnia all'uficío del priorato.
-
arrivano i nostri! Dizionario interattivo ETIMOLOGICO, Zanichelli editore s.p.a., Bologna 1999-2000: «arrivano i nostri! ‘espressione con cui si saluta l'arrivo dei soldati del nostro esercito, e scherzosamente l'arrivo di qc. che ci toglie dai guai’ (“C'è sempre [nei film d'avventura] la galoppata finale dei «buoni» all'inseguimento dei «cattivi», che i bambini accolgono con clamori di gioia, mentre gli adulti si associano ironicamente (ma con segreta compiacenza) al grido di «Arrivano i
nostri!»: 1951, Menarini Profili, p.
39)».
-
peccato non sia dei nostri. Il settimanale L`Espresso n° 7, 17.II.2000, p. 33, colonna destra, tesse le lodi d'un giocatore e chiude: «Diego Dominguez: Peccato solo che sia argentino».
-
non tutti i colori son dei nostri. Presidente del Verona Calcio: «Come faccio a prendere un giocatore di colore [= Mboma, cittadino del Camerun] con una tifoseria così...» (La Repubblica 30.I.2001, p. 13, colonna a).
-
il protettore (padovano? lisbonese? italiano? lusitano?) è
dei nostri, non il protetto (palermitano? italiano? regnicolo?). Arrestato il serial killer di Padova.
Sindaca della città: «ci
ha dato una mano da lassù anche il nostro protettore di sempre, sant'Antonio». «L'uomo arrestato non faceva parte della nostra comunità» (Corriere della Sera 17.II.2001, p. 3, calce, colonna 1a e 4a-5a).
-
i mostri dei nostri? Così in sostanza la badessa di Santa Caterina in Bologna: «qualunque mostro è nostro fratello», a proposito del seviziatore-assassino della bambina Sara (Corriere della Sera 26.IV.2001, p.
16, colonne destra).
-
l'ambasciatore USA a Roma sia uno dei nostri. Lo chiede la National Italian American Foundation, potente lobby italo-americana, a Bush. Uno dei candidati aveva usato espressioni razziste contro gli ispanici (non dei nostri!). Un altro
aveva appoggiato Pataki a governatore di New York, contro Mario Cuomo. Ma Cuomo non era dei nostri? anzi dei loro? Riassumo L`Espresso n° 18, 3.V.2001, pp. 165-67. Con un pizzico di distorsione; quanto necessaria per intendere il linguaggio del potere.
-
che tutti siano dei nostri? Epitteto da Ierapoli (50-138 d.C.) filosofo greco: «Se veri sono i detti dei filosofi circa medesima origine (thv suggeneiav) della divinità e degli esseri umani,
null'altro ci resta che condividere l'opinione di Socrate: a chi chiede "di che paese, di che razza sei?" (podapov) non ha senso rispondere "sono Ateniese o sono Corinzio", bensì "sono cittadino del mondo" (kosmiov = mundialis)» (Corriere della Sera 22.VI.2001, p. 13, testo greco, traduz. a fronte, che
ricontrollo sull'originale; testo d'esame di maturità).
-
ma Dio è dei nostri? Interlocutore interviene in dibattito Radio1, 30.X.01, h. 09,35, e pone la domanda: "Ditemi, Dio con chi sta? con i cristiani? con i musulmani? con gli ebrei?".
-
muoiono sì, ma non i nostri. «Chi temeva una catastrofe mondiale è servito: grazie a Dio, continuano a ammazzarsi fra di loro» (Per
esempio di Altan, L`Espresso n° 51, 19.XII.01, p. 7).
-
linguaggio dei nostri. «"Un marocchíno investe un ciclista e fugge". "Una donna investe una bambina e fugge". Perché non scrivere "Una donna italiana investe
una bambina e fugge"? Questi messaggi contengono una informazione esplicita (qualcuno ha investito una persona ed è fuggito) ed una implicita: il luogo in cui è nata una persona viene usato per rinsaldare i nostri legami di gruppo» (lettore alla redazione, L`Espresso n° 8, 21.II.02, p. 14a).
-
il tasso è qui ma non è nostro. giugno '02, "Da
Milano a Palermo altissimo tasso d'umidità, africano", riferiscono quotidiani e GR.
-
i nostri degli anni '50. agosto '03, Luco dei Marsi (AQ). Leggo le relazioni del direttore del Cento Studi Sociali della diocesi dei Marsi (Avezzano), don Martino Valerii, inviate al proprio vescovo, anni 1957-1962; riproduzione xerox di dattiloscritti originali
provenienti dall'Arch. diocesano di Avezzano, senza segnatura archivistica. Relazioni di grande interesse. Centrate sull'unica preoccupazione del pericolo comunista, sulla lotta al partito comunista e al suo professato ateismo. Vi si descrive lo stato delle singole parrocchie e paesi, diffusione del comunismo e suoi attivisti, risultati delle elezioni locali (Luco il paese più rosso, renitente agli attivisti del Valerii!). Attività del Centro: si organizzano corsi di formazione degli attivisti anti-comunisti, conferenze,
incontri locali, spesso personali e riservati, in stretto contatto con i Comitati Civici, attivando parroci, suore, laici. Scontata solidarietà, se non identificazione, col partito della Democrazia Cristiana. In seconda fase si raccontano anche le lotte sociali degli agricoltori del Fucino, delle componenti partitiche e sindacali delle proteste contadine.
♦
Una rilettura sdrammatizzante ma non banale? Si provi a ripercorrere le relazioni puntando gli occhi al frequentissimo "i nostri", anche in funzione aggettivale. Se ne annoti di volta in volta referente e contenuto. Una mia (anacronistica?) reazione: desolante assente bisogno di definire destinatari oggetto e approdo d'una evangelizzazione e catechesi ecclesiale.
-
come
diventare nostri? boh!
domenica 16 ottobre
2005. Sono frate e sacerdote. Vivo in convento e coltivo contemplazione. Dico
messa e predico. Commento il vangelo senza mescidarlo con la politica (intendi
politica partitica, perché sono attento all'etica politica, area del
"prossimo" per il cristiano). Andare a votare alla primarie? In casa nessuno ne
parla. Sì, sono andato e ho votato, là al seggio antistante la chiesa San
Paolino, via del Palazzuolo. Senza dubbi e senza chiasso. Umore ordinario, né
fazioso né ostile. Atto di normale
quotidianità. E di normale responsabilità.
-