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Visite UNA CHIESA: arte e contemplazione

Visite turistiche
alla chiesa

Opera per SMN:
tel /fax 055 219257

giorni feriali 9.30 -17.00

venerdi 13.00 -17.00

giorni festivi 13.00 -17.00

www.operasmn.it


a tutte l'ore
in casa tua!

SMN, mentre con i suoi marmi bianchi e verdi a disegni geometrici della facciata si ricollegò al passato - al romanico del Battistero e di San Miniato al Monte - , per lo stile gotico dell'interno divenne il punto di partenza del rinnovamento architettonico della città del XIII secolo (Santa Croce 1294, Duomo 1296, Palazzo della Signoria 1298). La chiesa fu completata nella prima metà del '300 da un altro architetto domenicano, fra Iacopo di Talento da Nipozzano ( 1362), che lavorò anche ai chiostri conventuali. La splendida facciata, iniziata nel primo '300, venne ultimata tra il 1450 e il 1470 da Leon Battista Alberti nello stile classicheggiante del primo Rinascimento.

Da fine '200 l'interno di SMN fu ornato con opere di grande valore artistico, quali la Maestà di Duccio di Boninsegna (1285 - oggi agli Uffizi), Croce di Giotto (1300), Trinità di Masaccio (1425-27). La decorazione fu completata e rinnovata dai maggiori artisti del '400, che con le loro opere magnificarono la maestosità dell'architettura, tanto che Michelangiolo chiamava SMN "la mia sposa". A partire dal 1566 Giorgio Vasari apportò quegli ammodernamenti adottati anche nelle altre chiese fiorentine a seguito del Concilio di Trento (un'occhiata?): spostamento del coro dalla navata centrale alla cappella maggiore, regolarizzazione degli altari delle navate laterali. Questi nell'800 vennero però rifatti in stile neogotico, pur mantenendo molte delle pale cinquecentesche.

Chiesa intimamente legata al convento - ora in parte museo - che sin dalla fondazione è stato centro di attività apostolica e culturale. Particolarmente importanti la biblioteca, l'archivio, la farmacia.

Comunità di frati. Ma non solo frati. Due elementi vanno costantemente rievocati quando si ripercorrono le vicende complessive di SMN e le componenti che ne determinarono la dinamica umana ed edile.
Primo: chiesa e convento erano anche cimitero, e area cimiteriale invade chiesa e molti spazi dei chiostri e della recinti conventuale; ne stimola intenso rapporto col mondo laico e ceppi familiari, donne incluse; si prolunga in concessioni regolate dallo ius patronatus, incluso quello di commitenza edile e ornamentale per altari/cappelle patronali e relative tombe sepolcrali.
Secondo: confraternite o compagnie laiche, numerose e tenaci. Per secoli (fino alle soppressioni di fine '700, ma non senza riviviscenze) ebbero sede entro gli spazi del complesso conventuale, regolate da proprie norme statutarie di vita ed attività (V. Fineschi, Memorie sopra il cimitero..., Firenze 1787, rpt Roma 1977, xxi-xxix; Orlandi, “Necrologio”  I, xxx-xxxi). Costanti e benefici (talvolta anche conflittuali!) i rapporti con la comunità religiosa, titolare della chiesa e del convento.

MUSEO E CHIOSTRI MONUMENTALI
DI SMN

tutto di competenza
del Comune di Firenze

accesso: P.za S. Maria Novella 18 (cortile a sinistra di chi guarda la facciata della chiesa)

orario
9.00 -14.00;
venerdi e domenica chiuso;
tel.
055 282187

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