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Compagnie laiche in SMN

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donne di SMN

ASMN I.C.102 F 167 Hic est Martinusleggio corale; tre spade verticali in campo, insegne dei Minerbetti"Societas" latino, "compagnia" volgare fiorentino. Più recenti ('600-'700) "sodalitas", "confraternita".  Prossima, per dinamica d'associazionismo di pietà laica, ma distinta dai "pinzocheri" o "fratres de ordine penitentie".

Difficile proporre una credibile storia d'un convento urbano senza introdurre fin dall'inzio come componenti strutturali, e non incidenti sopravvenuti, almeno due fattori: aree cimiteriali e compagnie laiche.

Concessionarie di spazi conventuali, le compagnie della pietà laica (a loro volta organizzatrici di servizi non ancora devoluti allo stato) contrattano con le autorità conventuali luoghi diritti doveri. Complementari nella liturgia e paraliturgia, autonomine nella loro vita interna, regolata da propri statuti. Sede, oratorio, altare, arredamento d'arte, libri e archivio di compagnia. Scelgono i "correttori" tra i fratri del convento; condizione talvolta voluta dal convento ospite. Proficua convivenza, pertinaci dissidi. Specie quando la compagnia abbozza la dinamica di fazione politica, specie quando è selettiva di potenti consorterie cittadine. Talune molto mobili, talaltre effimere. Molte sfidano i secoli, all'ombra del convento.

Espansione edilizia del complesso SMN, distribuzione e destinazione dei locali, cambiamenti d'impiego, reperimemto dei fondi per costruzione e manutenzione, manufatti d'arte, ecc., sarebbero incomprensibili, anzi storiograficamente viziati, se si limitassero alla dinamica intraconventuale; se non convocassero come soggetti comprimari le compagnie laiche ospitate nei suoi recinti, al pari delle famiglie titolari di tombe e cappelle sepolcrali. Chi scorre la serie dei registari dei consigli conventuale ha l'immediata percezione che il governo reale del complesso, che di fatto regola la dinamica e la storia di SMN, solo apparentemente è ristretta nelle mani dei capitoli e consigli conventuali presieduti dal priore. Pressione e condizionamenti (non escluso il contributo finanziario) dei concessionari laici entrano col loro peso straordinario nella vita quodtidiana dell'istituzione conventuale. Spesso tramite passaggi non esibiti; anche là dove le costituzioni dell'ordine domenicano non danno formale riconoscimento al altri soggetti di governo oltre a quelli conventuali.

Non esiste ancora ricerca sistematica e organica sulle compagnie ospitate in SMN, oltre a frammenti occasionali. Soltanto due o tre beneficiano di qualche attenzione storica. Pochi o nulli gli statuti pubblicati. In molti casi, si rilanciano le "rappresentazioni" delle tardive compilazioni conventuali.

Qui una traccia di ricerca, tutt'altro che completa; in attesa di più articolata identificazione e ricostruzione. Accolgo solo testimonianze da fonti anchivistiche o coeve. La lista rinvia all'area o locali del complesso conventuale dati in concessione alle singole compagnie per loro sede o "tornate"; quando accertabili, e salve traslocazioni e più minuziose vicende da accertare.

Tra le "Composizioni sagre" di Vincenzo Borghigiani († 1766)  pervenute ci sono molte prediche o discorsi che testimoniano l'assistenza spirituale alle compagnie.


compagnie in smn
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ordine cronologico d'insediamento)