Fondo Camporeale nella Biblioteca conventuale di Santa Maria Novella in Firenze Ignazio Camporeale OP - Salvatore per amici e colleghi, nome di battesimo e d’anagrafe civile - se ne è andato in punta di piedi, la sera del 17 dicembre 2002. Di ritorno da Villa I Tatti (Settignano) - centro della Harvard University per lo studio del Rinascimento -, nel cortile antistante il portone del convento Santa Maria Novella in Firenze; sorpreso da fulminante colpo al cuore, sul punto di aprire la porta conventuale. Nato in Molfetta (prov. Bari) 7 ottobre 1928, domenicano, emette professione religiosa in novembre 1945. http://www.smn.it/convento/campo.htm Sgombrata e ripulita la sua camera personale (due stanzette unificate, n° 15-16 del corridoio superiore), lato ovest, sul secondo chiostro o “chiostro grande” (a disposizione della Scuola Sottufficiale dei Carabinieri). Qui risiedeva da autunno 1977 (Cronaca di SMN 1961-1982, p. 126: 19.X.1977), inizio della sua residenza fiorentina, dopo la lunga permanenza pistoiese. La sua biblioteca personale fu nel frattempo smembrata, distribuita in più luoghi (principalmente nella cosiddetta “sala di lettura” o dei giornali, nel piano inferiore) e senza ordine alcuno. In autunno 2003 il nuovo priore di Santa Maria Novella in un capitolo conventuale propose di raccogliere la biblioteca Camporeale ed inserirla in quella conventuale; anzi d’arricchirla con nuovi acquisti (vedi verbale in Libro dei capitoli conventuali, sotto la data 7/VI/2003, p. 297; e sotto la data 10.X.2003, p. 300). Ricordo il mio intervento circa la proposta priorale. In grosse linee: “Non inserire indistintamente la biblioteca personale di Camporeale in quella conventuale né tantomeno farne commistione con nuovi acquisti. Piuttosto conservarla rigorosamente “pura” nella sua integrità, senza aggiunte e senza rimozioni, così come uscita dalla camera personale di Camporeale. È necessario pertanto catalogarla quanto prima per serbarne l'identità, con denominazione distintiva “Fondo Camporeale” + segnatura numerica (decimale) per distinguere specifica disciplina e singolo pezzo (evitare numerazione per collocazione fisica: scaffale e palchetto). Fattane catalogazione propria, potrà essere inserita come fondo speciale nella biblioteca conventuale, o trasferita altrove in qualsiasi altra biblioteca della nostra provincia domenicana, se il provinciale e suo consiglio così decidesse; ma sempre con una propria segnatura, che ne assicuri identità storico-culturale; quasi “autenticità di biblioteca d’autore”. Arricchisce la biblioteca comune, ma non perde la propria identità. Chiunque scriverà la storia di Camporeale troverà in tale fondo un contributo di prima qualità. E non soltanto libri e letture, ma anche frequentazioni, scambi, donazioni, dediche, commenti manoscritti che il lettore troverà nella coperta dei libri o nei margini delle pagine; e che testimoniano le frequentazioni culturali di Camporeale, dall'Italia agli Stati Uniti al Canada ad Israele eccetera”. Proposta accolta e votata all'unanimità. Me ne pentii subito. Perché il priore propose in subordine che fossi io a incaricarmi del lavoro di riordinamento e catalogazione! In somma, le cose alla fine andarono così: il lavoro esecutivo fu affidato a due giovani, i fratelli Stefania (studentessa universitaria) e Domenico Scarpino; entrambi lavoravano come dipendenti dell'“Opera di Santa Maria Novella”. In grandi linee discussi con loro il criterio di suddivisione del materiale librario, e il metodo di riordinamento fisico ai fini di elaborare una cornice della finale catalogazione. Solo pochi incontri a inizio lavori, e qualche raro scambio nel corso del riordinamento. Da una antica tipografia (in Borgo Stella, Oltrarno) feci stampare qualche migliaio di targhette (formato rettangolare, mm 52 x 30), con l'iscrizione “SMN - Camporeale”, e sottostante spazio in bianco per la relativa segnatura. Impostato il lavoro, Stefania e Domenico fecero praticamente l’intero lavoro; decisero anche le suddivisioni entro una medesima disciplina, e rispettiva distribuzione dei singoli pezzi (qua e là io avrei ordinato diversamente). Lavorarono quando liberi da altri impegni, durante l’inverno 2003-2004, e oltre. Nel medesimo periodo l’intero fondo fu trasferito nel piano superiore del convento, in un piccolo corridoio asimmmetrico rispetto al principale, antecedentemente pressoché inutilizzato; ristrutturato, ed adibito ad estensione della biblioteca conventuale. Vi fu trasferito anche l’antica biblioteca personale d’un altro emenente personaggio del convento fiorentino: Giuseppe (Mario) Galli, n. Morlupo (Roma), † Firenze 17.III.1993, a lungo insegnante universitario di fisica. Ma il suo lascito bibliotecario, non catalogato, materialmente trasferito nei locali comuni, aveva subito commistioni e sottrazioni, usuali nella vita comunitaria; e non garantiva più “autenticità” di biblioteca d’autore. Lì dunque è custodita e consultata la ex-biblioteca personale di Ignazio (Salvatore) Camporeale, divenuta “Fondo Camporeale” della biblioteca conventuale di Santa Maria Novella in Firenze. Biblioteca conventuale, si noti: da distinguere dalla “Biblioteca Domenicana” (accesso da Piazza della Stazione 4a), istituzione culturale direttamente dipendente dalla Provincia Romana dell’Ordine dei Predicatori (Domenicani), sebbene situata nei locali in concessione al convento di Santa Maria Novella. http://www.smn.it/convento/bib.htm Riferivo precedentemente: “Chiunque scriverà la storia di Camporeale troverà in tale fondo un contributo di prima qualità. E non soltanto libri e letture, ma anche frequentazioni, scambi, donazioni, dediche, commenti manoscritti che il lettore troverà nella coperta dei libri o nei margini delle pagine; e che testimoniano le frequentazioni culturali di Camporeale...”. Aggiungiamo: spoglio da non limitare alla sola area storico-filologica, propria delle ricerche tecniche dell’autore; da integrare complementarmente con l’interesse “sociale”, rapporto fede/società, chiesa/politica, consegnato soprattutto negli articoli del periodico «Vita sociale» dal 1966 in poi (cf. E. Panella, I teologi e le loro tentazioni. Dieci anni di “Vita Sociale”, «Vita sociale» 32 (1975) 380-403). Il fondo bibliotecario su temi sociali, dagli studi marxiani agli opuscoli dei movimenti politico-sociali dell’Italia anni ’60-’70, li trovi catalogati nella vasta sezione Camporeale 64. La lunga permanenza di Camporeale negli Stati Uniti d’America dopo il secondo dopoguerra, aveva tolto fluidità al suo italiano. Almeno così lui pensava. E mi passava le bozze dei suoi scritti perché gli ripulissi il testo. Minuscoli ritocchi, giusto per accontentarlo. Ma serbandone identità di linguaggio, specie del periodare ipotattico. Ne serbai perfino il lessema prediletto “la problematica, le problematiche”, che io avevo espulso dal mio lessico. Uno scorcio del “Fondo Camporeale”? e dei suoi impliciti percorsi intellettuali? Biblioteca del convento di SMN, Camporeale 11.17: Hanna-Barbara GERL, Rhetorik als Philosophie. Lorenzo Valla, München 1974. Nella seconda pagina, nota di possesso «I. Camporeale 1975» (alla I. di Ignazio, successivamente si accompagnerà o sostituirà S. di Salvatore: nessun mistero!, così volevano cartà d’identità e passaporto per i viaggiatori del mondo). Libro molto studiato e annotato (incluse manìcule disegnate a matita), visto il tema pertinente alle ricerche di Camporeale, a ridosso del suo Lorenzo Valla. Umanesimo e teologia, Firenze 1972. Vi sono annessi molti fogli volanti di sua mano: note linguistiche (tedesco/italiano di taluni lessemi, esempio: Anregung = iniziativa; Befähigung = capacità; ergiebig = redditizio); e commenti contenutistici, taluni alquanto critici circa la lettura di Lorenzo Valla proposta dalla Gerl. A proposito della biografia e opere del Valla, in capitolo primo: «far qui notare il fatto della mancante informazione della G. Quindi, il suo non accorgersi della problematica della Cronologia [tra l’altro l’A. ignora completamente l’Epistolario del Valla che è determinante per la cronologia e il significa<to> - con le varie edizioni e provocazioni – delle sue opere]». A proposito di p. 99 e seguenti: «Al Bruni il Valla si oppone diametralmente perché mentre l’Aretino cerca i contatti tra l’Arist-Stoicismo con il Cristianesimo, il Valla combatte proprio questo». Nota: S.I. Camporeale, Lorenzo Valla tra Medioevo e Rinascimento. Encomion S. Thomae (1457), «Memorie domenicane» 7 (1976) 11-194; in pp. 28 n. 14, 50 n. 29, 53 n. 30, 92 n. 47, nelle note si cita GERL, Rhetorik, seccamente, senza commento alcuno. Camporeale 43.14: Franco CARDINI, In Terrasanta. Pellegrini italiani tra Medioevo e prima età moderna, Bologna 2002, 526. In pag. 3, dedica autografa dell’autore: «a Salvatore, nonostante sia domenicano, un libro nato tra i figli di Francesco. Franco Cardini». Note e sottolineature a matita non sono di Camporeale (che forse non ha avuto tempo di leggere il libro-dono dell’amico Cardini); sono mie, fatte tempo fa. Camporeale 50.4: E. GARIN, Die Kultur der Renaissance, “Propyläen-Weltgeschichte”, estratto pp. 429-534, senza data di stampa [= Berlin-Frankfurt-Wien, 1964]. A pag. 429, margine superiore, dedica autografa dell’autore: «Ai Padri Ignazio Camporeale, Felice Verde, per ricordo del loro Eugenio Garin, 30.VI.64». Entrambi i due domenicani, Camporeale e Verde, avevano frequentato le lezioni del Garin a Firenze, mentre insegnavano nello studium OP di Pistoia. E il grande storico dell’umanesimo Eugenio Garin (1909-2004) deve aver avuto un ruolo decisivo nei nuovi percorsi intellettuali dei due religiosi domenicani, e nei loro metodi di ricerca. Più analitico il Camporeale, più documentaristico il Verde. Semantica della parola, il luogo conoscitivo privilegiato dal Camporeale; istitutizioni scolastico-universitarie, le strutture civiche del sapere per il Verde. Ma entrambi avevano alimentato un scambio non formale tra tradizione “laica” delle università italiane e teologia che assume la storia come luogo ordinario dell’incarnazione. Merita rileggere un prezioso ricordo d’un loro compagno di studi, Michele Ciliberto, Salvatore Camporeale e gli studi sull'Umanesimo, in AA.VV., Studia Humanitatis..., «Modern Language Notes» 119 (2004) 41-46: «Ho avuto il piacere di conoscere Camporeale da studente, nella Facoltà di Lettere di Firenze, prima a San Marco (per un solo anno), poi a Piazza Brunelleschi, dove nel 1963 si trasferì l'attività della Facoltà in cui avevano insegnato Pasquali, Limentani, Paoli e altri grandi maestri. Camporeale in quegli anni, non era mai solo, ma era sistematicamente affiancato da Armando Verde: costituivano, si potrebbe dire, una sorta di “coppia fissa”. Se si vedeva l'uno, voleva dire che l'altro era sicuramente nei paraggi. Eravamo tutti noi assai colpiti da quei due domenicani, con la loro veste bianchissima; e soprattutto ci incuriosiva vedere questi due “cucullati” che come una sorta di gendarmi, affiancavano Garin, con il quale erano soliti discutere in modo molto intenso. Ci colpiva molto il fatto che il nostro amatissimo maestro mostrasse di apprezzarli e di discutere con loro con molto piacere. Ma anche quello era un segno, se si vuole, dei tempi che stavano cambiando. Antiche diffidenze si erano ormai consumate ed era più facile ormai, a tutti i livelli, un fecondo colloquio fra laici da un lato, “chierici” dall'altro». Camporeale 50.43: J.M. McMANAMON, Funeral oratory and the cultural ideals of Italian Hamanism, Chapel Hill & London 1989. In seconda pagina di coperta, dedica autografa dell’autore: «Per Campo. Con un forte ringraziamento per la tua testimonianza di fede e di coraggio. John Mc Manamon, SJ». Annesso, un estratto in fotocopia di pagine 7, da “America, Sept. 15, 1990, vol. 163”, circa “L’affaire Curran II”, relativo a The Catholic Univ. of America in Washington, e intervento della curia romana. Temi in risalto: “To perform its teaching and research functions effectively a Catholic university must have true autonomy and academic freedom” (127a). “The legitimacy of dissent from noninfallible teaching is not an episcopal grant or concession. Only a very juridical mind could think so” (128b), in riferimento al testo «In 1989, Cardinal Ratzinger admitted that…». Nessuna nota manuale o reazione marginale a questo estratto. Camporeale 52.14: S.K. COHN, Death and Property in Siena, 1205-1800. Strategies for the Afterlife, Baltimore-London (J. Hopkins Univ. Press) 1988. Dedica autografa dell’autore: «To Salvatore: with admiration, warmest regards, Sam 2.I.89, Villa I Tatti». Letto e attentamente studiato dal Camporeale, che a matita sottolinea o commenta molte volte e in molte pagine. Talvolta anche con punti interrogativi. Vi si trova accluso un estratto del medesimo Cohn: Donne e Controriforma a Siena…, «Studi Storici» n. 1, 1989. E aggiungo una memoria personale: in giugno 1999 Cohn haveva fatto visita a Camporeale qui in Santa Maria Novella, e mi fu presentato; discutemmo di materie affini alle nostre ricerche, e devo avergli passato qualche estratto delle mie pubblicazioni. In luglio ricevo una copia di Death and Property, con dedica autografa dell’autore: «Glasgow 13.VII.99. A padre Panella, con grande stima del suo lavoro. Sam». Grazie. Camporeale 54.48: R. CARDINI, La critica del Landino, Firenze 1973. Nel foglio di guardia, dedica autografa dell’autore: «A Padre Camporeale con grande stima e antica amicizia. Suo Roberto Cardini, 26 novembre 1995». Camporeale 72.6/I: J. Gredt, Elementa philosophiae aristotelico-thomisticae, vol. I, ed. Herder 1956. Il Gredt – così lo chiamavamo - era il testo ufficiale di filosofia adottato in quegli anni negli studi provinciali dei domenicani (periodo culturale anteriore al concilio Vaticano II). Tutto in latino. Su questo testo il prof. Camporeale teneva, e doveva tener lezione. In un contesto d’istituzione scolastica molto controllata, egli (e con lui l’altro insegnante suo amico, Felice Verde OP) era in grado di sollecitare gli studenti ad un acuto percorso critico. Libertà intellettuale sottratta all’obbedienza istituzionale; o diciamo, resa ad essa complementare. E in Camporeale 72.6/I, di fatto trovo con sorpresa sostanziosi fogli di appunti autografi su cui Camporeale rielaborava il proprio insegnamento; appunti e schemi delle lezioni di logica tenute nello studium provinciale di San Domenico di Pistoia. Io ne ero studente (anno scolastico 1958-59), con pochissimi altri, due o tre. Tra di essi fra Giuseppe Mariotti. Costui proveniva da differente tradizione culturale, quella di studi architettonici, e si trovava in difficoltà col latino e filosofia scolastica: mi chiedeva di rifargli le lezioni di Camporeale più alla spicciola. Ricordo lo spazio concesso dal prof. Camporeale alla libera conversazione e scambio con gli studenti, e tra gli studenti. Prendevo appunti sul mio quaderno personale. Volume secondo del Gredt (Camporeale 72.6/II), dedicato a Metaphysica-Ethica, è rimasto intonso. Mai letto dal filosofo Camporeale, nemmeno sfogliato! E così lo lascio. Introduzione alla filosofia. Quattro fogli cartacei, cm 14 x 22. Scrittura autografa di Camporeale, a penna, un po’ sbiadita. Composizione a forma di schema. Solo uno spunto: 1) Definizione a) Nominale: “amore della sapienza” e cioè “ricerca della realtà” · è: Presupposto: il punto di partenza è la “coscienza della propria ignoranza” = la meraviglia della realtà (Arist.) oppure il “disagio interno” (Platone, Rivali) oppure il “dubbio” (Cartesio, Kant) oppure la “disperazione” (Kierkegaard, Aut-Aut). · Termine: ciò che si vuole raggiungere è la “sapienza” (chi ha la sapienza non è filosofo, Platone, Politeia) = ciò in cui consiste la verità = la soluzione di una problematica teorica e pratica. · Essenza: ricerca e cioè problematica… b) Reale: varia storicamente… Camporeale 80.8: S. BARSELLA, Work and Creation. A humanistic concept from Antiquity to Boccaccio. A dissertation submitted to John Hopkins University… for the degree of Doctor of philosophy, Oct. 2001, pp. 388. Dattiloscritto. Ed ecco lo schema d'ordinamento generale del “Fondo Camporeale” nella Biblioteca conventuale Santa Maria Novella di Firenze: ■ 00 Testi di consultazione01 Dizionari 02 Grammatica 03 Consultazione ■ 10 Scienze Linguistiche 10 Testi generali 11 Retorica 12 Logica 13 Ermeneutica 14 Filologia 15 Teoria della letteratura ■ 20 Letteratura 20 Testi 21 Letteratura straniera 22 Letteratura greca e latina 23 Saggi ■ 30 Scienze Umane 30 Testi generali 31 Musica 32 Arte 33 Scienza e astronomia 34 Antropologia ■ 40 Storia 40 Manuali e collane 41 Storiografia 42 Saggi di economia e politica 43 Saggi storici ■ 50 Umanesimo 50 Testi generali 51 Classici, letteratura e filologia 52 Tematiche religiose medievali e rinascimentali 53 Firenze e l'Umanesimo 54 I grandi umanisti 55 Lorenzo Valla 56 Riforma e Controriforma ■ 60 Filosofia 60 Testi generali e collane 61 Filosofia greca, latina e medievale 62 Autori: testi e saggi 63 Studi hegeliani 64 Studi marxisti 65 Studi di psicoanalisi ■ 70 Teologia 70 Storia della chiesa e riviste 71 Padri della chiesa 72 San Tommaso d’Aquino e tomismo 73 Storia dell'ordine domenicano 74 Testi biblici e scienze bibliche 75 Teologia generale 76 Teologia protestante 77 Teologia morale 78 Teologia mistica 79 Teologia delle religioni ■ 80 Tesi e studi bibliotecari 80 Tesi, relazioni, seminari 81 Studi bibliotecari Emilio Panella OP Firenze, gennaio 2009 |
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