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Convento San Domenico di Foligno

 letteratura folignate in corso 

 

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AA.VV., Archivio di Stato di Perugia, e Sezioni di Assisi, Foligno, Gubbio e Spo leto (Ministero per i Beni e Attività Culturali, Archivi Italiani 32), a c. di P. Franzese, Viterbo (BetaGamma editrice) 2011, pp. 72. Sezione Foligno: pp. 23-24, 56-59.

AA.VV., OSPITARE, CURARE, SOVVENIRE, RECLUDERE. Ospitali nella storia di Foligno, a cura di Fabio Bettoni, Foligno (Associaz. Orfini Numeister) 2011, pp. 544.

Me ne dà copia la sig.ra Laureti, Firenze 2.XI.2012. Grazie!

Presentazione nel verso della coperta: «Il nucleo centrale di questo volume si articola in due sezioni.
La prima presenta l'evoluzione degli istituti ospitalieri di Foligno dalla fase embrionale fino al 1861, passando per il determinante processo di centralizzazione nell'Unione degli Ospitali e nell'unico complesso dell'Ospitale di San Giovanni Battista in via della Fiera (oggi corso Cavour), una concentrazione sancita nel 1510 con solenne atto pontificio. Tra il 1860 e il 1861, l'istituzione ospitaliera cambiava sede ed era trasferita nel più confacente rione delle Poelle, ove si trovava un complesso già conventuale reso disponibile dalla filantropia di Gregorio Onori Piermarini, il quale ne era nel frattempo diventato proprietario. Si tratta di una storia istituzionale, dunque, la quale, prendendo le mosse dalla sovventio pauperum cristiano-cattolica come concetto complessivo di assistenza, include nel suo campo visivo sia gli ospitali in senso stretto, sia gli istituti di reclusione preposti al controllo degli strati sociali marginali.
La seconda sezione riguarda gli spazi urbani dove nel tempo trovarono luogo gli istituti di ospitalità, assistenza, cura e reclusione; nonché gli edifici che tali istituzioni accolsero. Fino a che non si addivenne all'Unione degli Ospitali, istituzioni e spazi strutturati avevano formato un pulviscolo dentro e fuori della città. Ad evitare il disorientamento, dei lettori, abbiamo realizzato le opportune cartografie, tabelle seriali e fotografie dei siti ospitalieri così come si presentano oggi.

Queste due sezioni centrali sono precedute da un saggio d'inquadramento su Foligno intorno al 1860-1861, e sulle questioni concettuali inerenti al termine ospitale-ospedale così come — in quel torno di tempo — si potevano enucleare dalla trattatistica erudita: ciò ha permesso di ottenere chiavi di lettura che rendono più agevole interpretare la vicenda locale dell'assistenza, favorendo l'intreccio del particolare con il generale. Il libro si chiude con una scelta antologica di documenti, narrazioni, elencazioni volta ad offrire un panorama degli uomini, delle donne, degli ordinamenti che nel tempo hanno animato il quadro».

PARTE PRIMA: ISTITUZIONI

MONUMENTI DELLA PATRIA CARITA, Fabio Bettoni

OSPITALI NEL MEDIOEVO, Mario Sensi

L'OSPEDALE "SAN GIOVANNI BATTISTA DELLA PIETA" NELLA VIA DELLA FIERA. LE VICENDE ISTITUZIONALI, Bruno Marinelli

L'OSPEDALE "SAN GIOVANNI BATTISTA" ALLE POELLE E GREGORIO ONORI PIERMARINI, Paola Tedeschi

SOVVENIRE, SEGREGARE, CORREGGERE, PUNIRE, Adriano Serafini

PARTE SECONDA: SPAZI E ARCHITETTURE

STRUTTURE OSPITALIERE NELLA FOLIGNO MEDIEVALE. NOTE ED APPUNTI GRAFICI, Fabio Bettoni, Vladimiro Cruciani

OSPEDALI "IN SOCIETATE CONTRASTANGE", Fabio Bettoni

L'OSPEDALE "SAN GIOVANNI BATTISTA DELLA PIETA" NELLA VIA DELLA FIERA. PER LA STORIA DELLA FABBRICA (1511-1544), Fabio Bettoni, Stefano Felicetti

IL "SAN GIOVANNI BATTISTA DELLA PIETA" ALLE LOGGE E IL "SAN GIOVANNI BATTISTA" ALLE POELLE. SPAZI URBANI E ARCHITETTURE, Pietro Battoni

TOPOGRAFIA DELLA CARITÀ, Roberto Tavazzi

Tabelle riassuntive, a cura di Roberto Tavazzi

Tavole, a cura di Luciano Piermarini, Giulio Piermarini e Gaetano Medorini

Repertorio fotografico, Michelangelo Spadoni

Commento E.P.: Non ha specifiche referenze ai conventi domenicani (cf. p. 120: 2.II.1342; pp. 97, 113n, 117, 349-52, 361, 483, 500; p. 527, foto del chiostro), questo importante volume; ma illustra ruolo e natura dell'hospitium o hospitalis medievale, importante sede sussidiaria anche dei conventi domenicani. Per individuarne funzioni e destinazioni, segui la voce hospitium o domus nelle cronache conventuali!

AA.VV., Il vescovo e il notaio / 2. Regesti e trascrizioni dai protocolli (1410-1416) di Francesco d'Antonio, notaio del vescovo Federico Frezzi da Foligno, a cura di Maria Biviglia e Elena Laureti, presentazione di Paolo Franzese, Centro di ricerche Federico Frezzi, Spello 2013, pp. 184.

J. CANNON, Religious Poverty, Visual Riches. Art in the Dominican Churches of Central Italy in the Thirteenth and Fourteenth Centuries, Yale University Press, 2013, p. 436a.

17.VI.2014. DHN 20 (2011) p. 41 n° 128: «25.5.2011, Foligno. Giornata frezziana 2011. Presentazione con grande affluenza di pubblico dell'ultima pubblicazione del "Centro di ricerche Federico Frezzi": Il vescovo e il notaio. Regesti e trascrizioni dai protocolli (1404-1410) di Francesco l'Antonio, notaio del vescovo Federico Frezzi da Foligno, curata da Maria Biviglia ed Elena Laureti, che hanno coordinato il lavoro di scavo archivistico e di regestazione effettuato da un gruppo di studenti del Liceo classico locale, intitolato appunto al vescovo-poeta. La pubblicazione è stata presentata da Carlo Longo dell'Istituto Storico Domenicano di Roma e da Paola Tedeschi, responsabile della sezione di Foligno dell'Archivio di Salo di Perugia». DHN 20 (2011) pp. 211-212.

Giacomo Biancani, De Diis Topicis Fulginatium Epistola [1761], ristampa anastatica a cura di Elena Laureti. Edito da "Centro di ricerche Federico Frezzi", Via G. Marconi, 12 - 06034 Foligno (PG) 2014. Dono della Laureti, 10.IX.2014.

Elena Laureti, "De Diis Topicis Fulginatium Epistola": una lunghissima storia, pp. 13 ss

Lucia Bertoglio, Giacomo Biancani Tazzi [1729-1789], pp. 45 ss

Jacobi Biancani Bononiensis, De Diis Topicis Fulginatium Epistola, pp. 63 ss

Giacomo Biancani di Bologna, Lettera sulle Deità Topiche dei Folignati, traduzione di Claudio Stella, note al testo di Lucia Bertoglio, pp. 99 ss

Maria Romana Picuti, Tra epigrafia e antiquaria: le iscrizioni di Supunna e delle cultrices collegi Fulginiae nel "De Diis Topicis Fulginatium" di Giacomo Biancani Tazzi, pp. 129 ss

Elena Laureti, Arcadici Componimenti: la festa continua, pp. 145 ss

Fabio Bettoni, Albori accademici. A mo' di postfazione, pp. 183 ss

Indice dei nomi, pp. 195 ss

Indice bibliografico, pp. 205-222.

 Bruno Marinelli, Altari, Cappelle e Sepolcri. Il caso della chiesa di San Domenico in Foligno (1410-1859). Introduzione di Elena Laureti, Foligno (Centro di ricerche Federico Frezzi / Alliance Franҫaise) 2015, pp. XXX-134, con illustrazioni. Dono della Laureti, 29.VI.2015.

indice, p. XV:

Introduzione: Una chiesa domenicana, un frate letterato, un artista francese, di Elena Laureti, pp. XVII-

Altari, Cappelle e Sepolcri

Parte Prima: I tesori scomparsi della chiesa di San Domenico, pp. 1-

Parte Seconda: Il "Libro dei sepoltuari" della chiesa di San Domenico (1543-1839), pp. 63-

Apparati, pp. 107-

Bibliografia, pp. 119-130.

Nella Foligno di Federico Frezzi. Nobili e cittadini, popolani e contadini, frati, monache, confrati e notai (1341-1416), a cura di Maria Biviglia, Elena Laureti, Federica Romani; presentazione di Paolo Franzese, Foligno (Centro di ricerche Federico Frezzi) 2015, pp. 368, con illustrazioni. Dono della Laureti tramite i confratelli di San Domenico di Perugia; ricevuto a Fiesole 26.V.2016.

Presentazione nel verso della coperta: «La pubblicazione di questo terzo volume è frutto della collaborazione tra il Liceo classico F. Frezzi, il Centro di ricerca F. Frezzi di Foligno e la Sezione dell'Archivio di Stato di Foligno, collaborazione concretizzatasi dall'unità di intenti i tra i docenti, i membri del Direttivo del Centro Frezzi, le dottoresse archivistiche e sedici studenti liceali entusiasti della ricerca su documenti storici primari. La "Ricerca di Archivio", terzo progetto nato dall'unità di intenti menzionata, ha ampliato il suo ambito, nel tempo: 1341-1416, nell'elevato numero dei registri notarili analizzati, nel numero dei notai: Giovanni, Francesco Caroni, Masseo Gervisa, Giovanni Germani, Francesco di Antonio, Angelo Caroni, Rinaldo di Cagno, Francesco Pucciarelli, Luca Lilli, Tommaso Vannucci, pur permanendo l'ambito spaziale: Foligno, eccezionalmente Perugia.

Il Centro di ricerche Federico Frezzi per lo studio della civiltà umanistica, è stato costituito giuridicamente nel maggio 2007 ed ha la propria sede nel Liceo Classico di Foligno. Tra le sue finalità comprende il recupero del patrimonio letterario folignate ed umbro, in particolare rivolge il proprio interesse a Federico Frezzi (1350 ca. -1416), eminente poeta di Foligno, frate domenicano, vescovo nella sua città, sodale di Ugolino III Trinci, cui dedicò il poema Quadriregio o Del decurso della vita humana».

Preziose le trascrizioni dei documenti notarili (spesso coinvolgono i conventi domenicani di Foligno e di Perugia): pp. 177-301 (stile cronologico "a nativitate", ovvero inizio anno il giorno 25 dicembre, cf. pp. 281 ss),). Altrettano preziosa e sorprendente la partecipazione degli studenti liceali (pp. 327-347): all'inizio allarmati, poi affascinati dallo studio e trascrizione degli antichi documenti, sotto la guida di archivisti e paleografi professionali. Congratulazioni al "Centro di ricerche" e al loro progetto didattico, oltreché storico. E. Panella, maggio 2016.

■ Qualche ricorso lessicale su fra Federico:

12.VIII.1394: frater Frederichus Frecçe de Fulgineo (p. 187)

8.VII.1395: per fratrem Federichum Fricçii de Fulgineo (p. 186)

8.VII.1395: per venerabilem virum fratrem Frederichum Frictii de Fulgineo (p. 186)

16.XII.1398: sacre theologie magister Federichus Frecçii de Fulgineo (p. 187)

6.II.1400: sacre theologie magistrum nostrum Federicum Frecçii de Fulgineo (p. 188)

14.III.1401: magistrum Fredericum olim Frectii (p. 189)

Testimonianze più che sufficienti per asserire che Frecçii e sue varianti grafiche non sono nome di famiglia o cognome, ché allora il notaio avrebbe scritto de Frecçiis, bensì patronimico, ovvero "figlio di Frezzo"; dove Frezzo a sua volta è forma contratta di Frederico/Federico. Lo conferma, al di sopra d'ogni dubbio, una lista capitolare, Lucca 16.III.1384, del convento domenicano lucchese San Romano e la denominazione del suo priore fra Federico: «Federicus quondam Federici de Fulgineo prior», 8 capitolari in tutto: A.F. Verde - D. Corsi, La «Cronaca» del convento domenicano di S. Romano di Lucca, «Memorie domenicane» 21 (1990) p. 378, dal fondo notarile dell'Archivio di Stato di Lucca. E qui il babbo Federico era già deceduto, «... quondam Federici»: = "fra Federico figlio del fu Federico da Foligno". E nota ancora: il patronimico non è mai preceduto da un dominus o ser.

A Foligno c'è il "Liceo Classico Federico Frezzi", il "Centro di ricerche Federico Frezzi", vengono promosse molte pubblicazioni e attività culturali su "Federico Frezzi" ecc.

http://www.centrostudifrezzi.it/index.asp

Non sarà facile per gli amici folignati liberarsi d'un cognome a quel tempo inesistente ma a suo modo glorioso. Glorioso non per il ruolo sociale d'un ceppo familiare ma per la valenza culturale d'un frate: fra Federico del fu Federico da Foligno OP (n. 1350 ca., † 1416)!

Nella Foligno di Federico Frezzi. A conclusione di una ricerca (2009-2016), a cura di Maria Biviglia, Elena Laureti, Federica Romani, Foligno (Centro di ricerche Federico Frezzi) 2016, pp. 168, con illustrazioni. Dono della Laureti; ricevuto a Fiesole 22.III.2017.

Nota: gli atti notarili folignati usano lo stile cronologico "a nativitate" (cf. pp. 129 ss, 146), ovvero con inizio anno il giorno 25 dicembre!

18.III.2020, in prima mattina vedo in rete e scarico: AA. VV., FEDERICO FREZZI E IL "QUADRIREGIO" nel sesto centenario della sua morte (1416-2016), Ravenna (per A. Longo Editore) 2020, pp. 808, 64 ill.

https://www.academia.edu/42241477/FEDERICO_FREZZI_E_IL_QUADRIREGIO_nel_sesto_centenario_della_sua_morte...

Longo Editore Ravenna, finito di stampare nel mese di marzo 2020 per A. Longo Editore Ravenna da Fotograf Forlì.

M. Soriani Innocenti, Federico Frezzi "licentiatus et vesperiatus" nello Studium di Santa Caterina a Pisa, pp. 131-163. Si presentano l'edizione, la traduzione (a cura di Emilio Panella) e il relativo commento dei 2 sermoni di laurea pronunciati dal magister Simone da Cascina nella cattedrale di Pisa per il frate domenicano Federico Frezzi».

7.I.2021. Ricevo per posta, in San Domenico di Fiesole, il volume: AA. VV., Federico Frezzi e il "Quadriregio" nel sesto centenario della sua morte (1416-2016), a cura di Elena Laureti e Daniele Piccini, Ravenna (per A. Longo Editore) 2020, pp. 808. Infinite grazie! In pag. 1 dedica autografa (ed esageratamente elogiativa?) della Laureti: «Foligno 19 dicembre 2020. Al mio carissimo Padre Emilio, con immensa stima e gratitudine! Se sono arrivata al Convegno e alla pubblicazione Atti del nostro frate domenicano, Federico Frezzi, è grazie ai tuoi preziosissimi consigli! Grazie di cuore, Elena Laureti».

Gran bel volume, di certo indispensabile punto di riferimento per la storia del domenicano Federico da Foligno († 1416) e della sua città d'origine. Molteplici i contributi, che risalgono al convegno Foligno-Perugia di febbraio 2017. Riproduzioni fotografiche in pp. 409-440. Indice dei nomi pp. 761-786. Abstract, ovvero sintetico riassunto in lingua italiana e inglese dei singoli contributi, pp. 787-802. Indice generale pp. 803-805.

 


Andrea di Buonaiuto da Firenze, capitolo SMN_est (1365-67): san Domenico da Caleruega fondatore dei frati Predicatori mostra la "via salutis"
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