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Registri delle lettere ufficiali dei maestri generali dell'ordine domenicano, ovvero del governo ordinario dell'ordine (governo speciale, potremmo chiamare quello regolato dai capitoli generali). Svelano la vita reale di una istituzione e dei suoi membri; prevalentemente nell'area della legalità, e nella dinamica della pubblica condotta dei religiosi. Qui, sezione relativa alla provincia Romana.

 Il cosiddetto regestum o registrum conserva un sommario della lettera, a disposizione della cancelleria ovvero segreteria generale; contratta nelle disposizioni giuridiche, sintatticamente e paleograficamente irregolata, e più esposta alla pressione della lingua volgare! Pensa a sacerdotari, presbiterari! La lettera invece, redatta in extenso secondo le norme formali delle epistola (diploma originale), viene spedita al mittente; poche le lettere a noi pervenute in diploma originale. La regestazione, distinta dalla lettera ufficiale, spiega anche l'alterazione cronica della successione; per intendereci: una lettera 27 luglio 1474 può precedere nel regesto quella del 26 luglio del medesimo anno, e così via!

Ecco un facile accesso alle differenze tra epistola e suo regesto: «Archivum Fratrum Praedicatorum» 27 (1957) pp. 309-311 e nota 30 (= AGOP IV.3, f. 293r). E ora vediti qui:

rg41103.htm#Datur_facultas (26.VI.1496)

 "sintatticamente e paleograficamente irregolata" - si diceva. E difatti la sintetica riduzione del periodo dà luogo spesso a irregolarità linguistiche e sintattiche, estranee alle rispettive redazioni in extenso; e soprattutto costringe i testi a contrazioni paleografiche che impegnano non poco il lettore; e talvolta lasciano dubbia o irrisolta la lettura. Di certo, questi regesti in gran parte presentano materia del più arduo esercizio paleografico!

 Perché trascriverne la sezione relativa alla provincia Romana? Le informazioni trasmesse da tali registri sono straordinariamente complementari alle notizie rilasciate dalle cronache conventuali della medesima area; principalmente quanto era di competenza del maestro dell'ordine, e non del priore o del consiglio conventuale. Oppure: se, ad esempio, i cronisti conventuali omettono per pietas (parce defunctis!) episodi disonorevoli di questo o quel frate, i registri dei generali trasmettono tutti gli atti legali, frutto del governo centrale dell'ordine; e dunque anche quanto relativo a interventi punitivi di comportamenti riprovevoli.

 Qualche esempio.

15.XII.1520: il vicario del maestro dell'ordine incarica le autorità della provincia Romana di recarsi a Foiano (pr. Arezzo), d'informarsi diligentemente su quanto predicato da fra Benedetto da Foiano, e se costui non sia incorso nelle censure dovute ai fautori di Martin Lutero. Se sì, lo sospendano dalla predicazione e confessione, e lo citino a comparire entro 20 giorni presso il maestro dell'ordine (MOPH XXI, 99 § 202).
Benedetto Tezio da Foiano, maestro in teologia; trasferito e trasfiliato (19.II.1509) al convento Santa Maria Novella di Firenze, gli si assegna una camera, 25.X.1509; nominato reggente degli studi nel convento SMNovella, 8.XII.1510 (MOPH XVII, 113 § 82; 123 § 136); muore in carcere nel castel Sant'Angelo di Roma 8.IX.1531 (
L. Polizzotto, The Elect Nation..., Oxford 2003, 400).
Ecco la sua notizia biografica elaborata dalla cronaca di SMNovella: «Magister frater Benedictus Thetius de Floriano, filius adoptivus huius conventus, predicatorum maximus et theologus eximius, fuit prior in isto conventu et laudabiliter se gessit semper; tandem dum esset Rome diem suum clausit extremum die 8 septembris 1531» (Cr SMN n° 851, ed. MD 11 (1980) 239). Palese esempio di ordinata reticenza; propria della cronica fratrum.

"magister Guillielmus Nicolai Teuthonicus de Aquis [= Aachen, Germania] sive de Florentia", dai molteplici ricorsi: la sua contestata filiazione conventuale tra San Marco e Santa Maria Novella trascina con sé una storia umana conflittuale tra origini familiari, appartenenza comunitaria, irregolarità legali, istanze personalistiche! Nessuna cronaca conventuale le avrebbe raccontate.

Registrum litterarum magistri Ioakini Turriani Veneti, AGOP IV.9, f. 102v, Napoli 4.VIII.1489: «Precipitur omnibus et singulis fratribus conventus eiusdem <scil. Sancte Marie Annuntiate Pontis Latroni> concubinas tenentibus, sub pena excomunicationis latę sententię et privationis filiationis, quod infra 8 dies debeant eas abicere a se». Cf. S.L. FORTE, Le province domenicane in Italia nel 1650, «Archivum Fratrum Praedicatorum» 39 (1969) p. 469 n° 45, sezione della provincia domenicana del Regno o di Napoli: «PONTELATONE (Pontislatronis, Pontelatronensis), diocesi di Caiazzo e provincia di Caserta», regione Campania; convento della Santissima Annunziata fondato nel 1420 circa dai signori Ratta d'Aragonia.


AGOP (= Arch. generale OP: Roma, Conv. Santa Sabina, P.zza Pietro d’Illiria 1) IV.1: Registrum litterarum fr. Raimundi de Vineis Capuani, MO 1380-1399; ed. MOPH XIX (1937).

Firenze, Bibl. Laurenziana, S. Marco 866: Regestum litterarum Guidonis Flamochetti magistri ordinis 1451, et Dominici Iohannis de Florentia OP vicarii 1451-52.

AGOP IV.2: 1469-1483; spoglio di Nicolai Sudorii OP (1674 ss) da registri perduti, ed. MOPH XXI, 17-32.

AGOP IV.3: estremi cronologici 1474-79.

AGOP IV.4: 1478-80.

AGOP IV.5: Indices [1674] ad registrum Leonardi de Mansuetis

AGOP IV.6: 1481-83.

AGOP IV.7: 1486.

AGOP IV.8: cf. AFP 39 (1969) p. 331.

AGOP IV.9: 1487-90.

AGOP IV.10: 1491-94.

AGOP IV.11: 1494-96.

AGOP IV.12: 1497-99, prov. Romana ff. 40r ss.

AGOP IV.13: 1500 ca., prov. Romana ff. 41r ss.

AGOP IV.14: 1484; ed. MOPH XXI, 33-59.

AGOP IV.15: 1501 ss,  prov. Romana ff. 60r ss.

AGOP IV.16: 1524; ed. MOPH XXI, 161-84.

AGOP IV.17: 1505-06, prov. Romana ff. 61r ss.

AGOP IV.18: Reg. Thomae de Vio Caietani MO 1508-1513, ed. MOPH XVII (1935).

AGOP IV.19: 1520-23; ed. MOPH XXI, 66-160.

- eccetera eccetera...

Emilio Panella OP, 2010 ss

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