Incoronazione della Madonna dell’Ospedale in Luco dei Marsi (AQ) Via Roma 30-32 (a pochi metri dalla nostra casa luchese) ■ 14 maggio 1871 e 19 aprile 1872 ■ |
|||
|
|||
Luco 21.VIII.2015: la signora Mimmina, figlia di Biasino Picone e madre di Demetrio Ciocci, mi dà copia ciclostilata di bolla vaticana (originale esposta nella chiesa parrocchiale di Luco), e mi prega di trascrivere il testo e farne traduzione italiana. Testo molto evanito, in più punti illeggibile (notato nella trascrizione con punti interrogativi ???). Sfarzosa scrittura diplomatica, nel lessico e nel periodo. Traduzione? Non rigorosamente letterale, ché riverserebbe in italiano i vuoti o i dubbi lessicali del diploma; sintetica, e fedele tuttavia nei contenuti essenziali della bolla e delle sue prescrizioni. Emilio Panella OP San Domenico di Fiesole (FI), novembre 2015 |
|||
|
NICOLAUS
MISERATIONE DIVINA
EPISCOPUS TUSCULANUS
S(?) ROMANAE ECCLESIAE
CARDINALIS PARACCIANI CLARELLI
SACROSANCTAE PATRIARCHALIS BASILICAE VATICANAE ARCHIPRESBYTER,
ET SS. (= SANCTISSIMI) DOMINI NOSTRI PAPAE A BREVIBUS DIPLOMATIBUS
nec non capitulum et canonici praefatae basilicae
|r. 1| Quum r(everendus) d(ominus) Ioannes de Cristoforo oeconomus curatus necnon canonici ??us collegialis ecclesiae ac priores loci nuncupati Luci in diocaesi |r. 2| Marsorum, nobis dederint preces ut imago beatissimae Mariae Virginis puerum Iesum gestantis, dicta dell’Ospedale, quae in praefata collegiali ecclesia |r. 3|diutissime celitus singulari populi frequentia, gratiarum et miraculorum copia celebris, a nobis corona aurea honore augeretur, nos ad quos sacras beatissimae |r. 4| Mariae Virginis Dei genitricis imaginis vetusta ??ma veneratione caelestiumque prodigiorum(?) celebritate insignis, ex pia fundatione de mecenatis ??xan|r. 5|dr? ???acenti? coronandi munus et honor(?) spectat, in capitularibus ??is die decima quarta mensis maii anni 1871 in Domino legitime habitis, exhibita nuper |r. 6| ex pa?tis documenta conformia(?) perrules [= per rules?] precibus ???s et ??? ill? ??? fideles ad calidissimum Virginis Deiparae patrocinium implorandum magis magisque |r. 7| excitentur, eiusque potentem opem in(?) tanto ecclesiae catholicae ac civilis obiectat discrimine, hisce praesertim luctuosissimis temporibus experiantur. Nos, petentium |r. 8| vota utpote religioni, pietati ac iustitia consona excipientes, unanimi omnium sententia decrevimus praefatam beatissimae Mariae Virginis imaginem cum pue|r. 9|ro Iesu, nomine nostro aurea corona decorare. Ut(?) vere solemnis coronatio fieri po(ssi)t et valeat, r(everendissi)mo p(atre) d(omi)no Friderico De Giacomo episcopo Marsorum, cum |r. 10| facultate etiam alium in ecclesiastica dignitate constitutum subdelegandi, libentissime in Domino commisimus et per praesentes committimus ut nostro nomine |r. 11| capiti sanctissimo laudatae imaginis cum puero Iesu coronam auream imponat, et solemnem coronationis caerimoniam iuxta ritum ad usum basilicae nostrae |r. 12| typis vulgatum, cuius exemplar traditum est, exequatur; onere demum oratoribus iniuncto ut ad basilicam nostram trasmittant ea omnia quae in eodem(?) ritu |r. 13| servando in imponendis aureis coronis praescribuntur. In quorum fidem has presentes litteras per ill(ustrissi)mis(?) et ??mos dominos collegii nostri canonicos ??? et a |r. 14| secretis nec non per nostrum eiusdemquae basilicae cancellarium subscriptas, sigilli nostri quo in similibus utimur, iussimus et fecimus impress(ione?) munire.
|r. 15| Datum Romae in aula capitulari, anno incarnationis dominicae MDCCCLXXII, die decima nona aprilis, indictione romana XV, pontificatus SSmi in Christo |r. 16| patris et d(omini) n(ostri) p(apae) Pii, divina providentia papae IX, anno XXVI.
TRADUZIONE
Nicola Parracciani Clarelli, per misericordia di Dio vescovo tuscolano, cardinale della chiesa Romana, arciprete della sacrosanta basilica patriarcale vaticana, addetto alle bolle diplomatiche del santissimo signor nostro papa, nonché il collegio e i canonici della suddetta chiesa.
|r. 1| Il reverendo signor Giovanni de Cristoforo economo curato, nonché i canonici della chiesa collegiale e i priori della località denominata Luco, in diocesi |r. 2| dei Marsi, ci hanno pregato di onorare con corona aurea l’immagine della beatissima Vergine Maria con Gesù bambino, detta “dell’Ospedale”; immagine custodita nella predetta chiesa collegiale, |r. 3| celebre per antica e straordinaria frequentazione di popolo, e per abbondanza di grazie e di miracoli. (Il 14 maggio 1871 i membri del collegio ci mostrano la debita documentazione e ci fanno richiesta di procedere alla consacrazione, specie a motivo dei tempi infausti in cui viviamo: sommario - per quel che si può ricavarne - di brano intraducibile). E noi, raccolto il consenso |r. 8| così consono alla religione, alla pietà e alla giustizia, con decisione unanime abbiamo ordinato a nostro nome di adornare la detta immagine della beatissima Maria Vergine col |r. 9| bambin Gesù con una corona d’oro. E affinché la solenne incoronazione potesse essere legalmente eseguita, abbiamo di buon grado disposto, e con la presente lettera disponiamo, che il rev.mo padre e signor Federico De Giacomo vescovo dei Marsi - con |r. 10| ulteriore facoltà di subdelegare altra persona ecclesiastica -, ponga a nome nostro la corona aurea |r. 11| sul capo santissimo della lodata immagine con Gesù bambino; ed esegua la solenne cerimonia d’incoronazione secondo il rito della nostra basilica |r. 12| così come stampato, e del quale diamo un esemplare. Ordiniamo infine ai delegati di trasmettere alla nostra basilica tutto quanto |r. 13| siffatto rito prescrive circa l’imposizione delle corone d’oro. E in fede, queste lettere – sottoscritte riservatamente dagli illustri signori canonici del nostro collegio, |r. 14| nonché dal cancelliere della medesima basilica – abbiamo ordinato di sottoscriverle col marchio del nostro sigillo, così come consueto in simili casi.
|r. 15| Roma, aula del capitolo, 19 aprile dell’anno 1872 dall’Incarnazione del Signore, indizione romana 15, anno ventiseiesimo del pontificato del santissimo in Cristo |r. 16| padre e signore nostro papa Pio, per divina provvidenza papa IX.
NOTE
■ Nicola Clarelli Parracciani (Rieti 12.IV.1799 - Vico Equense 7.VII.1872), nominato cardinale da papa Gregorio XVI nel concistoro del 22.I.1844.
Arciprete: nella diocesi di Roma è il particolare titolo del cardinale che presiede i padri capitolari delle basiliche papali.
■ “Ospedale”: dal latino hospitalis, significava allora non tanto il nostro odierno “ospedale”, ma piuttosto “ospizio”, ovvero luogo di accoglienza per ospiti, pellegrini, migranti, poveri, abbandonati e… anche malati!
■ Federico De Giacomo vescovo della diocesi dei Marsi: 22.XII.1871 – 6.VIII.1884.
Fino al XVI secolo la sede della diocesi marsicana era situata a Marsia, attuale San Benedetto dei Marsi; nel 1580 fu trasferita a Pescina; dopo il terremoto di gennaio 1915, trasferita all’attuale sede Avezzano.
■ anno incarnationis dominicae = modo di computare l’anno con inizio il 25 marzo, festa liturgica dell’Incarnazione.
■ indictione romana: indizione = antico sistema cronologico che numera i cicli ripetitivi di 15 anni, a partire da Giustiniano, anno 312 dopo Cristo.
■ Pio IX: Giovanni Maria Mastai Ferretti, n. Senigallia (pr. Ancona) 13 maggio 1792, papa da giugno 1846, † Roma 7 febbraio 1878.
■ 30.XII.2015, notizie da Demetrio Ciocci: «Ho cercato di informarmi sulla datazione dell'affresco della Madonna delle Grazie e dalle poche notizie che ho ricevuto pare che risalga alla seconda metà del XVII secolo. Ti farò avere informazioni più dettagliate quanto prima».
■ Piazza principale di Luco dei Marsi (prov. L'Aquila) ■