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“frater
Remigius
Florentinus”, quale?
Spesso indistinto e senza
complementi onomastici.
Crea ancora confusione nella letteratura generalistica.
Antroponimo non dei più diffusi nell'area;
alimentato tuttavia
dall'antica chiesa fiorentina
San Remigio
(= Remigio da Reims),
nella piazza omonima, accesso da Via dei Neri.
Varianti volgari: Remigi, Romigi, Romeo (Villani VIII, 14, 85-86); «in populo Sancti Remigii che volgarmente si dice San Romeo» (MD 1994, p. 91: 11.V.1582).
Ecco perfino un altro "Girolami" domenicano, ma senese!
Distingui dunque:
Originario del popolo (= parrocchia, e unità amministrativa della città) San Pancrazio. Chiaro, più comunemente "il Chiaro", nome del padre. Veste l'abito domenicano (OP = ordinis Praedicatorum) in Parigi 1267-68 ca., † Firenze 1319-20. Cr SMN n° 220.
1333-34 Andreas Sapiti supplica Giov. XXII perché suo figlio dompnus Remigius monacus cisterciensis ordinis, baccelliere, possa esser presentato al magistero (CUP II, 413). Sett.-dic. 1336 Remigio risulta sacre theologie magister (CUP II, 453n = ASV, Introit. et exit. 150, f. 90b). Bened. XII (13.VII.1338) «preficit Remigium ord. Cisterc. in abbatem S. Salvatoris de Septimo florent. dioc.» (CUP II, 454 n. 1/18). P.J. Jones, Le finanze della badia cistercense di Settimo nel xiv secolo, «Rivista di storia della chiesa in Italia» 10 (1956)121: «Nota che l'abbate Remigio entrò in possessione nel detto monastero» (= San Salvatore a Settimo) l'8.IX.1338. C.C. Calzolai, La storia della Badia a Settimo, Firenze 1958, 76-77. Padre e nonno notai, del popolo San Iacopo d'Oltrarno: «ser Andreas condam ser Phylippi Sapiti notarius populi Sancti Iacobi Ultrarnum», giugno e sett. 1298 (AA. VV., I notai fiorentini dell'età di Dante. Biagio Boccadibue (1298-1314), Firenze-Pisa 1978, I/I, 36-39 n° 55-56). Oggi ancora una Via de' Sapiti, traversa di Borgo San Iacopo.
ASV, Introit. et exit. 150, f. 90b; 171, f. 85r (17.VIII.1338): controllare testo e onomastica, cf. Ehrle, Hist. Bibl. rom. pont. 583 n. 40. Davidsohn VIII, 160-61 “Sapiti”. Fineschi, Memorie istoriche 70 (ASF, Dipl. S. Domenico del Maglio 26.IX.1292): notaio Andreas Philippi Sapiti. ASF, Dipl. SMN 18.I.1292: Philippus Sapiti notarius.
febbr. '03. BNF, Conv. soppr. B I.118 (Petri Aureoli Super I Sententiarum), terminato il 20.XII.1330, «et scripsit eum Robertus Brito domino Remigio de Florencia de pecunia patris ipsius domini Remigii de Florencia» (AA. VV., I manoscritti datati del fondo Conventi soppressi della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Firenze 2002, 56-57 n° 21, tav. IV): “libro fatto a spese di Remigio da Firenze committente” a beneficio di suo figlio “Remigio di Remigio da Firenze possessore”, sottintende il censimento antroponimico (ib., p. 218a, voci Remigius). Più scorrevolmente: “libro fatto a spese del padre (innominato) del medesimo messer Remigio da Firenze”, dove ipsius domini lega destinatario e possessore del codice. Dominus Remigius e suo padre (il dominus ricorrre solo per il primo), cadenze cronologiche tra baccellierato sentenziario parigino e magistero, persuadono a vedervi dom Remigio cistercense e suo padre ser Andrea Sapiti notaio. Libro confezionato non molto dopo la lettura sentenziaria parigina dell'autore Pierre Auriol OFM, designato a tale incarico dal capitolo generale 1316 dei Minori, e a inzio di quella di dom Remigio (Saint-Bernard au Chardonnet - “in Cardineto” - era il collegio cistercense parigino, riva sinistra della Senna). Libro passato poi al convento fiorentino Santa Croce (francescano era l'autore Auriol).
apr.'03, notizia da: Barbara Bombi, Andrea Sapiti, un procuratore Trecentesco fra la curia avignonese, Firenze e l'Inghilterra, «Mélanges de l'Ecole française de Rome, Moyen Âge» 115/2 (2003) ??. EAD., Il registro di Andrea Sapiti procuratore alla curia avignonese [1308-1338], Roma (Viella) 2007, pp. 412.
1344 abate del monastero San Salvatore di Monte Amiata (F.A. Gualterio, Cronica inedita degli avvenimenti d'Orvieto… di Francesco Montemarte, Torino 1846, II, 134-35: Remigio di Giacomo da Firenze tra le annotazioni dell'editore, che sembra attingere dai libri delle Riformagioni d'Orvieto).
CP Orvieto 1344, tra i suffragi per i vivi: «Item pro domino Remigio abbate Sancti Salvatoris,…» (MOPH XX, 361/9). Area geografica, contesto, assenza del titolo magister, consigliano di vedervi l’abate di San Salvatore di Monte Amiata; in attesa di più esplicite testimonianze.
«Fr. Remigius Florentinus… anno 1334» nota di possesso in ms Mazarine 169 (Samaran-Marichal, Catalogue I, 221), da attribuire credibilmente a questo R. (nota Frater). 3.IV.1341: priori di Firenze chiedono al generale e definitori del CG Tolosa OESA di promuovere fr. Remigio da Firenze, provinciale OESA in Tuscia, alla lettura sentenziaria a Parigi, «quem intelleximus Bibliam provide legisse Parisius» (Gherardi, Statuti 281; CUP II, 515 n° 1050). Vescovo di Comacchio 1349 (HC I, 199). G. Canestrini, Di alcuni documenti risguardanti le relazioni politiche dei papi d'Avignone coi comuni d'Italia, «Archivio storico italiano» ser. I, App. VII (1849) 387-88: (25.X.1351) tra le istruzioni della repubblica fiorentina agli ambasciatori presso il papa, che sia promosso a miglior vescovado fra Remigio di Firenze. Traslato alla sede di Pistoia 26.IV.1357 (CUP II, 536, 720). Nel 1370 «resignavit apud sedem apostolicam» (HC I, 400). Ancora in vita nel 1384, come testimonia Lionardo dei Frescobaldi, pellegrino in Terrasanta, Betlemme 21.XI.1384: «E dalla pietra della sua [di san Girolamo] sepoltura per divozione ne recamo a più dottori, i quali ce n'aviano pregato, fra' i quali fu maestro Romigi frate romitano» (G. Bartolini - F. Cardini, Nel nome di Dio facemmo vela, Bari 1991, 165 rr. 12-14, qui non identificato; scambio di nome in p. 110).
Codices Thomae de Aq. III, 82 (ad usum fratrum Remigii de Florentia et Philippi… OESA). V. Branca, Giovanni Boccaccio. Profilo biografico, Firenze 1977, 149, 225a Remigio (di Bartolomeo?) vesc. di Pistoia. Davidsohn VII, 240. Per lo studio 261.
Frate di SMN attestato negli anni 1424-31, non registrato da Cr SMN. Necr. II, 598 (5.IX.1429); S. Orlandi, S. Antonino, Studi bibliografici II, Firenze 1960, 370-71: presentato alle ordinazioni da parte del priore di SMN. Probabilmente è lui che si nasconde nel devotum Remigium di giunte a fogli di guardia di Necr. I, p. XXXVIII.
Veste l'abito in San Marco 6.IV.1496, prof. 9.IV.1497, † 28.XI.1499 diacono. Bibl. Laurenziana, S. Marco 370, f. 97r, f. 158r: «Frater Remigius Leonardi de Nasis de Florentia, nativus huius conventus, ordine diaconus, fervore divinaque charitate ebrius, adhuc adulescens devotissime migravit ad Christum die 28 novembris 1499». AFP 40 (1970) 198-99. MD 14 (1983)186; 23 (1992) 540 n° 29.
1509 ss. MD 21 (1990) 406; 23 (1992) 823b.
Cr SMN n° 843.
Vedi → ..\nomen2\nannini1.htm
Bibl. Moreniana di Firenze, Palagi 78: Liber vestitionum et professionum A (1556-1713), f. 21r.
Cronica fratrum Sancti Dominici in Camporegio de Senis, Siena, Bibl. comunale B.VII.4, f. 53r: frater Deodatus de Girolamis de Senis...
Cr SMN n° 1130. ASMN I.A.15, p. 6 ss; I.A.8, p. 67. AA. VV., Todi, Studi ricerche e proposte per un rione: S. Maria in Camuccia, Todi 1979, 62 n. 41 (30.XI.1619).