«Arte della memoria locale» (1595)
del domenicano fiorentino Agostino del Riccio
# Preambolo
# Bibliografia
Indice analitico
dell'Arte della memoria locale
d'Agostino del Riccio
1. Dedica iniziale [f. 1r]
2. Epigramma introduttivo ai lettori [f. 2r]
3. Prima regola, intitolata «Re et memoria locale» [f. 5r]
4. Seconda regola, intitolata «Luoghi et consiglier primo» [ff. 7r-14v ]
a) Definizione del termine «luogo» e esemplificazioni [ff. 7r-8r]
b) Caratteristiche necessarie dei «luoghi» di memoria [ff. 8r-]
•Luminosità [f. 8r]
•Stabilità [ff. 8r-9v]
•Distanza e misura [ff. 9v-10v]
•Successione ordinata [ff. 10v-11v]
•Percorso mnemotecnico settimanale [ff. 11v-12v]
•Consuetudine, dimensioni, quantità e ripetizione [ff. 12v-14v]
5. Terza regola, intitolata «Figure e consiglier secondo» [ff. 16r-29v]
a) Dicotomia tra figure reali e figure immaginarie [f. 16r]
b) Funzionalità degli alfabeti nella pratica della memoria locale [ff. 16r-16v]
•«Alfabeto di fiumi, laghi e fosati» [f. 17r]
•«Alfabeto di pesci grandi e piccoli» [ff. 17v-18r]
•«Alfabeto di pietre e di gioie» [ff. 18r-18v]
•«Alfabeto di piante piccole e mezzanotte» [f. 18v]
•«Alfabeto di fiori diverse» [ff. 19r-19v]
•«Alfabeto d’animali grandi e piccoli che caminano sopra la terra» [f. 19v]
•« Alfabeto d’alberi e piante grande domestiche e salvatiche» [ff. 19v-20r]
•« Albeto delli uccelli grandi come piccoli et altri animaletti che volano» [ff. 20r-20v]
•«Alfabeto di nomi d’huomini» [ff. 20v-21r]
•«Alfabeto di nomi di donne» [ff. 21r-21v]
•«Alfabeto delle città che si trovano in vari regni» [ff. 21v-23r]
•«Alfabeto dell’arte meccaniche e liberale overo altro exercizio o servitù che si facci per guadagno e per spasso» [ff. 23r-25r]
•«Alfabeto di sante e beate» [ff. 25r-26r]
•«Alfabeto de’ santi e beati» [ff. 26r-27r]
•«Alfabeto de’ casati fiorentini» [ff. 27v-29v]
6. Quarta regola, intitolata «Linea retta et nominativo primo» [ff. 31r-33v]
a) Importanza del saper «declinare» [f. 31r]
b) Modalità compositive della dispositio loci [f. 18v]
•Il corpo antropomorfo di un «capitano» inteso come locus generale [ff. 31r-32v]
•Come serbare memoria dei modi di «annestare gl’alberi e frutti» [ff. 32v-33r]
•Il processo della melotesia [ff. 33r-33v]
7. Quinta regola, intitolata «Linea circolare et nominativo secondo» [ff. 35r-38v]
a) Il corpo umano come paradigma mnemonico esemplare
•La dispositio dei quattro elementi e degli undici cieli [ff. 35r-35v]
•La dispositio di oggetti del quotidiano [ff. 35v-36v]
•La dispositio di fiori e di pietre [ff. 36v-38r]
8. Sesta regola, intitolata «Linea trasversale et nominativo terzo» [ff. 40r-44r]
a) La suddivisione degli spazi privati e urbani come sistema di loci [ff. 40r-44r]
•L’abitazione privata e le sei miserie dell’uomo [ff. 40r-40v]
•La via della Scala e il suo iter mnemonico [ff. 40v-42v]
•Ripartizione di loci et imagines agentes nella Piazza delle Signoria [ff. 42v-44r]
9. Settima regola, intitolata «Cibo et servitore»[ff. 46r-48r]
a) Rischi e limiti dell’ars memoriae [f. 46r]
b) Memorizzazione e nutrizione: un binomio formativo [ff. 46r-46v]
c) Frutti dell’unione tra memoria naturale e memoria artificiale [ff. 46v-48r]