STEFANO CAROTI, COMETE, PORTENTI, CAUSALITÀ NATURALE E ESCATOLOGIA IN FILIPPO MELANTONE , AA. VV., SCIENZE, CREDENZE OCCULTE, LIVELLI DI CULTURA, Firenze Oschki) 1982, pp. 393-426.
Ch.T. Davis , Dante's Italy and other essays, Philadelphia (University of Pennsylvania Press) 1984, 338b. Recensione, MD 17 (1986) 311.
Régis Morelon: astronomia araba...
Giuseppe Billanovich: scambi e lettere (1988 ss) con prof. Billanovich, a partire da Tolomeo, con estensione a Niccolò Trevet, Paolo dei Pilastri OP, ecc. Lettere quasi dimenticate, ma a rileggerle (2009!) di grande interesse. Le trovi in ..\nomen2\billa11.htm
D.J. Osheim, A Tuscan monastery and its social world: San Michele of Guamo (1156-1348), Roma 1989, 224b.
Emilio Panella, SOPMÆ IV (1993), 318-25.
Patricia J. Osmond, Sallust and Machiavelli: from civic humanism to political prudence, «The Journal of Medieval and Renaissance Studies» (Duke Univ.) 23 (1993) 407-38, specie pp. 412-14.
ID., Princeps historiae romanae: Sallust in Renaissance political thought, «Memoirs of the American Academy in Rome» 40 (1995) 101-43, specie pp. 104-06.
ID., Catiline in Fiesole and Florence, «International Journal of the Classical Tradition» 7 (2000) 3-38. Estratti donatimi dall'autrice. Grazie!
M. Coli, La lettera su S. Nichele di Guamo del maestro generale Vincenzo Bandello ai frati di S. Romano di Lucca..., MD 27 (1996) 545-601; ricca documentazione archvistica lucchese. Per la lettera di Girolamo Savonarola a Stefano da Codiponte, Firenze 22 maggio 1492 (qui a p. 571: 22.V. 1491), vedi La Cronaca di Santa Caterina di Pisa usa lo stile pisano.
On the Governement of Rulers, De regimine principum, Ptolemy of Lucca, translated by J.M. Blythe, Univ. of Pennsylvania Press, Philadelphia 1997.
J.M. Blythe, Women in the military: Scholastic arguments and medieval images of female warriors, «History of Political Thought» 22 (2001) 242-69; estesamente su Egidio da Roma (253-57) e Tolomeo da Lucca (257-68).
DHN 12 (2003) 106; 15 (2006) 156 n° 718, 170 n° 833.
DHN 17 (2008) 162.
Silvia Serventi, Prediche di savonaroliani alle monache di San Giorgio in Lucca, AA.VV., Il velo, la penna e la parola. Le domenicane: storia, istituzioni e scritture, Firenze (Bibl. di Mem. Domenicane) 2009, pp. 217-32.
J.M. Blythe, The Life and Works of Tolomeo Fiadoni (Ptolemy of Lucca), Turnhout (Brepols Publishers, Disputatio 16) 2009, pp. 278. Riproduzione di sottoscrizione autografa (1288) di Tolomeo in p. XII. Tolomeo e i suoi tempi, pp. 3-9; complessità e contraddizione, 11-23; fonti biografiche, 25-28; biografia, 31-135. Opere: De iurisdictione imperii..., 141-48; De operibus sex dierum, 149-55; De regimine principum, 157-90; Annales, 191-94; De origine ac translatione et statu romani imperii, 195-97; De iurisdictione ecclesie super regnum Apulie et Sicilie, 199-202; Historia ecclesiastica nova, 203-09. Opere non pervenute ed apocrife, 211-18. Cronologia, 219-37. Taluni documenti, 239-46. Bibliografia, e altre appendici. Indice generale, 267-75.
Graditi rinvii ai miei contributi: «In recent years, Emilio Panella, a scholar, professor of theology, and brother in the convent of Santa Maria Novella in Florence, where Tolomeo was prior, has published a number of articles on Tolomeo characterized by careful attention to codicological and manuscript evidence. In addition, his continuation of Thomas Kaeppeli's new version of Scriptores ordinis praedicatorum medii aevi provides especially valuable information on the manuscript sources for the lite of Tolomeo» (p. 27). «Although I have found a few documents that have not been cited before, for the most part these documents were consulted by Panella and previous biographers, and they will be central to my biography as well. I do benefit from the fact that I have all the documents uncovered so far available to me, while each of the others had only a part of them» (p. 28). Pg. 260, 273b.
«There is still some doubt about Tolomeo's given name. 'Bartolomeo' is a common Italian name, and it is easy to suppose, as many do, that 'Tolomeo' was an abbreviation of it. This is supported by the sixteenth-century Penitesi, who comments in an account of the Fíadoni family: 'to thís house in 1236 was born Bartolommeo Fiadoni, who became a friar and was Bishop of Tortello, and under the abbreviated name of Tolomeo da Lucca wrote the Annales". The same assumption is found in the eighteenth-century Scriptores ordinis praedicatorum, and, in fact, the Library of Congress today insists on listing him as 'Bartholomew'. Panella also is convinced that Bartholomeo was his correct name, which became a nickname by apheresis (truncation), but he provides no justification for his opinion» (p. 56). Mio commento:
Non è questione di "correttezza" di nome, né di "opinione" e debite "prove" giustificative. Il semplice ricorso nelle testimonianze coeve di Tholomeus e/o Bartholomeus (proprio qui, in p. 57 n. 112) per la denominazione della medesima persona, mostra le consuetudini antroponimiche del tempo: Ciapo/Giacomo, Cola/Nicola, Dante/Durante, Franco/Francesco, Neri/Ranieri, Vanni/Giovanni, eccetera eccetera; e soprattutto le iperetimologie sussurrate dalla redazione latina e le versioni proprie della lingua volgare. La conseguenza importante, nel nostro caso - e per noi -, è di non lasciarci ingannare da Ptolomeo!
J.M. Blythe, The Worldview and Thought of Tolomeo Fiadoni (Ptolemy of Lucca), Turnhout (Brepols Publishers, Disputatio 22) 2009, pp. 278, articolato in 10 capitoli. Visione generale del mondo: il naturale, il soprannaturale e l'universo stellare, pp. 1-15; origini dell'essere umano, natura, origini del governo politico, 7-33; donne, genere, famiglia, 35-71; piano divino della storia, 73-95; impero e papato, 97-124; tipologia dei governi, 125-153; città, cittadini e struttura del governo, 155-177; repubblica romana, Italia settentrionale, la politica ideale, 179-205; governo della città e umanesimo civile, 207-226; conclusioni e lascito per ulteriori approfondimenti, 227-41. Bibliografia e indice generale, 243-76. Traduco gli ultimi due paragrafi, che sintetizzano la ricerca condotta e suggeriscono indirizzi di ulteriori approfondimenti, pp. 240-41:
«Tolomeo, più di ogni altro scrittore a lui contemporaneo, ha fatto uso della Politica di Aristotele per creare una sintesi originale tra Aristotele, Agostino, Bibbia e ierocrazia papale, ed applicarla di conseguenza alla realtà politica ed ecclesiologica (= ecclesiastica?) del suo tempo. Così facendo, egli fu in grado di promuovere sia il governo comunale che il primato papale, entrambi a lui cari. Il modello dell'aristotelismo dimostra chiaramente la profonda interazione di differenti teorie e visioni del mondo, che s'intrecciano nella peculiare politologia di Tolomeo; anche laddove l'esatto ruolo di ciascuna di esse non viene limpidamente delineata. Poco fa ho menzionato talune di esse, ed altre sono emerse lungo tutto il libro: aristotelismo - certo -, ma anche agostinismo, teocrazia papale, etica della città-stato, politiche guelfe, tradizioni dell'esegesi biblica, assetto costituzionale domenicano, piano divino della storia, ordine del mondo stellare, e divina punizione dei cattivi governanti. Avrò raggiunto lo scopo se questo mio libro articola di fatto siffatte questioni, e abbozza l'approccio per intendere le varie sintesi - e suoi molteplici esiti - proposte da Tolomeo, talvolta con successo, talaltra no. Spero che altri studiosi affrontino i problemi residui, per offrire una più completa rappresentazione di Tolomeo e delle sue posizioni: specchio dei suoi tempi, e innovativo contributo alla storia del pensiero».
Entrambi i volumi ricevuti in dono dall'Autore, 26.II.2010, tramite Brepols. Grazie! Vera summa aggiornatissima su Tolomeo - biografia, opere, bibliografia - distribuita in due volumi, pressoché due tomi. Ma coinvolge non poco anche la storia del convento lucchese, e sue fonti, specie nei primi due secoli.
A proposito del documento del 29.VI.1289 di Archivio Arcivesc. di Lucca, Diplom. *0 n° 94 (cf. Blythe, The Life p. 52 n. 86), confermo di aver visto con i miei occhi il diploma e averlo parzialmente trascritto il 18.XI.1985; di fatto fascicolo cartaceo, di più carte, in cattivo stato di conservazione. Importante, perché il de Fiadonis di «fr. Tholomeo de Fiadonis de Luca dicti ordinis» mostra la costituzione del casato Fiadoni.
Non si fa parola, a meno che non mi sia sfuggito, dell'importante vicenda degli “Spirituali” domenicani (1326-1331), principalmente lucchesi: cf. Alla ricerca di Ubaldo da Lucca, AFP 64 (1994) 19-74, specie §§ 5-6. I documenti sulla lite canonica tra Tolomeo vescovo di Torcello e il patriarca di Grado (Blythe, The Life 239-46) riproducono edizioni di secoli scorsi; meritavano segnalazione dell'attuale ed esatta segnatura negli archivi e più rigorosa trascrizione (e interpunzione!).
25.V.2009. Objet: suicide de Caton! Grazie, gentile Delphine Carron! Specie per i suoi commenti e le sue letture. Ho riletto (dopo 25 anni!) la questione di Catone: "Dal bene comune al bene del comune" MD 16 (1985) pp. 99-106. Non avrei molto da dirle. Solo qualche pensierino: 1) In rapporto alle differenze col "De via paradisi", oggi metterei di più l'accento sul diverso genere letterario rispetto al De bono comuni. Un medesimo lettore (qui Remigio) insegnava, disputava, e predicava. Generi letterari da non ignorare quando facciamo esegesi su opere di un autore medievale. Il "De via paradisi" (inedito) è più un esteso trattato di spiritualità; e la spiritualità mira più alla condotta "virtuosa" del lettore che al rigore logico argomentativo della redazione. 2) Dante/Remigio, e i loro rapporti. Nessuna prova di testi comuni. Ma non c'è dubbio che cronologia e luogo rendono ragionevole indagare congruenze e dissonanze. E ogni raffronto è sempre di grande valore!
Da molti anni non lavoro più direttamentte su Remigio. Curo il sito
http://www.e-theca.net/emiliopanella/index.html
http://archivio.smn.it/emiliopanella/index.html
e son contento che lei vi si sia intrattenuta. Suoi suggerimenti e critiche? Le auguro con tutto il cuore buon lavoro sul tema che sta affrontando. Mi tenga al corrente, e mi riservi copia delle sue pubblicazioni. E se passa a Firenze, mi prevenga e sarò felice di conoscerla di persona. Amicali saluti. Emilio Panella OP.
27.V.2009. Objet: suicide de Caton! Cher Père Panella, merci pour ces indications précieuses! Je me promets de vous tenir au courant de l'avancement de mon travail. Mes plus cordiales salutations... et peut-être une fois à Florence! Delphine Carron.
10.XII.2010, Paris. Universités Paris IV et Neuchâtel, Discipline "Histoire de la philosophie médiévale": Delphine Carron (Faivre), Le héros de la liberté. Les aventures philosophiques de Caton au Moyen Âge latin, de Paul Diacre à Dante:
→ http://doc.rero.ch/record/21170/files/00002181.pdf
4.II.2011. Edition "Exaemeron" de Ptolémée de Lucca fait par Masetti. Cher Père Panella, Je me permets de vous écrire pour vous donner des nouvelles et vous poser quelques questions. J'ai soutenu ma thèse au mois de décembre. Il va petit à petit sortir des articles puis une monographie tirés de ma thèse. Je vous enverrai volontiers un exemplaire lorsque les papiers seront publiés. Je suis en train de mettre au point un sujet de postdoc, comme on dit, et je serai intéressée de m'attaquer à la figure de Ptolémée de Lucques, sa pensée politique sur la question empire-papauté, en lien aver d'autres auteurs contemporains, et en faisant en parallèle des éditions critiques modernes de deux traités, le "De iurisdictione imperii et auctoritate summi pontificis" et le "De operibus sex dierum secundum sacrorum doctorum traditionem" dont j'ai pris connaissance grâce à votre article sur le traité. Bien sûr, mon point de départ serait vos remarques trouvées dans cet article. Avez-vous des conseils, des pistes à me donner sur la question? J'aurais voulu, pour me faire une idée du traité, lire l'édition (fautive) de Masetti, mais il m'a été impossibie de mettre la main dessus. J'ose vous demander où vous aviez trouvé cette édition. Dans votre couvent? Pensez-vous que je le trouverai aussi au couvent des dominicains de Fribourg? Je vous remercie d'avance pour l'intérêt que vous trouverez à mon message. Avec mes cordiales salutations, Delphine Faivre-Carron. [pro-memoria: testo di questa corrispondenza nel mio esemplare di Exaemeron = De operibus sex dierum]
30.VIII.2012. «Dominican history newsletter» 18-19 (2009-2010) p. 97 n° 422; p. 214.
Elisa Brilli, Firenze e il profeta. Dante fra teologia e politica, Roma (Carocci editore) 2012, p. 374b voce "Fiadoni".
30.X.2013. Delphine Carron (svizzera d'origine) viene a trovarmi a Firenze; c'intratteniamo a lungo in ricco scambio d'informazioni e commenti, specie su Tolomeo da Lucca. Ha studiato e collaborato col prof. Ruedi Imbach. Mi dona estratto: D. Carron Faivre, Guillaume de Leus, commentateur du Liber "de causis", «Bulletin de philosophie médiévale» 54 (2012) 297-331: tra gli estratti, voce "Carron". Guillaume de Leus OP, tolosano, fl. 1280-1313: SOPMAE II, 108-09. →..\remigio2\8545.htm nota1.
J. CANNON, Religious Poverty, Visual Riches. Art in the Dominican Churches of Central Italy in the Thirteenth and Fourteenth Centuries, Yale University Press, 2013, p. 438c.
16.I.2015. AA. VV., Niccolò da Prato e i frati Predicatori tra Roma e Avignone, «Memorie domenicane» 44 (2013) pp. 257 ss, 605a.
21.II.2018. Lettera da Delphine Carron-Faivre:
«Caro Padre Panella, (...) Sto finendo il mio progetto a Zurigo e stiamo preparando gli Atti del nostro convegno di dicembre 2016 su "Santa Maria Novella e Firenze (1293-1313)". Durante questo progetto, ho pubblicato:
- un articolo su Tolomeo da Lucca come teorico del pensiero repubblicano (in allegato)
- un articolo su Tolomeo da Lucca e la sua visione del potere politico prima e dopo il peccato originale (in allegato)
- un articolo sul impegno politico di Remigio in paragone con la "carriera" politica di Dante, su Reti Medievali, in rete.
Ho scritto due lunghi articoli non ancora pubblicati:
- uno su Tolomeo da Lucca e la sua concezione del "dominium"
- uno sull'uso degli autori classici latini da parte di Remigio, Tolomeo e Bartolomeo da San Concordio
E sto scrivendo un'articolo sui sermoni di Remigio come segni del coinvolgimento politico del domenicano per il nostro volume di cui ho parlato qui sopra.
Le scrivo oggi con 3 domande:
1. Sarò a Firenze dal 19 al 24 maggio di questo' anno per un convegno su Dante (i personaggi del Duecento nella "Commedia"). Posso venire a trovarLa?
2. Avevamo pensato a Lei per scrivere una piccola premessa al nostro volume degli Atti del Convegno (trova l'indice provvisorio in allegamento). Sarebbe d'accordo di farlo? Nel caso positivo, potremo mandarLe i diversi articoli del volume.
3. Ho una domando scientifica (storica) legata a quello che aveva scritto nell'articolo "Cronologia remigiana", anno 1289. Come l'ha mostrato, Remigio è in settembre 1289 a Viterbo per il CP. E' ancora a Viterbo in ottobre per il testamento di mr Visconte detto Gatto del fu mr Ranieri Gatto viterbese.
Le sembra possibile o verosimile che il sermo De rege I, che ha mostrato essere stato pronunciato a Viterbo sia del tempo quando Remigio era appunto a Viterbo (14 settembre-18 ottobre 1289), sapendo che Carlo II, sul via (Francigena) da Rieti a Montefiascone avrebbe potuto rimanere una notte a Viterbo il 28 settembre 1289 (cf. articolo di Kiesewetter sull'Itinerario di Carlo II d'Angiò, in allegato: p. 111, p. 155)?
È più verosimile che il sermo De rege II sia stato pronunciato a Firenze
- in maggio 1289 (2-5 Maggio), quando Carlo II è passato a Firenze (dove è stato ricevuto con entusiasmo, cf. Villani, VIII, 130) per andare a Rieti per essere incoronato dal papa come Re di Sicilia,
- o in marzo 1294, quando era là per incontrare suo figlio per chi Remigio ha anche fatto un sermone (e dunque dopo il coronamento)?
Spero di avere delle Sue notizie presto. Un caro saluto, Delphine Carron».
21.V.2018. Delphine Carron-Faivre, a Firenze in occasione d'un convegno fiorentino su Dante, viene a trovarmi nel convento San Domenico di Fiesole. M'informa delle sue ricerche in corso: Dante - Remigio dei Girolami, Tolomeo da Lucca... ecc. Grazie della visita!
→ https://www.academia.edu/12142130/Le_pouvoir_politique_chez_Ptolémée_de_Lucques
5.VI.2020. «Padre Panella, buonasera, le scrivo a nome mio e di altri e quattro studenti e studentesse della facoltà di Italianistica dell'Università di Pisa. Nell'ambito del corso seminariale di Filologia medievale e umanistica ci è stato infatti assegnato di svolgere una serie di ricerche d'archivio sulla figura di Tolomeo Fiadoni, contribuendo quindi a precisarne il milieu storico e sociale a cornice del suo magistero e dei suoi priorati lucchesi e fiorentini. Inutile precisare che i suoi innumerevoli contributi liberamente accessibili in rete sono risultati fondamentali per la preparazione del lavoro in un periodo di chiusura totale di biblioteche e archivi, e questo è dunque il motivo per cui, a lavoro ultimato e presentato alla commissione d'esame, ci siamo sentiti in dovere di porgerle un vivido ringraziamento.
Con affetto sincero, Samuele Bianchi
p.s. in allegato trova la relazione finale che raccoglie i contributi delle nostre ricerche».
Il giorno dopo ringrazio Samuele, e auguro a lui e suoi amici studenti buon lavoro e felici esami!