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Aggiornamento bibliografico

J. CANNON, Religious Poverty, Visual Riches. Art in the Dominican Churches of Central Italy in the Thirteenth and Fourteenth Centuries, Yale University Press, 2013, pp. 67-69.

21.I.2014. Caro P. Panella, le adjunto varios trabajos sobre Riccoldo que pueden completar algunas informaciones nuevas sobre las glosas del ms. árabe de París. El trabajo de Burman está publicado en Los Estudios de los que le envio el Indice. Verá que aparece Burman en ese índice. La presentación del estudio sobre el ms del Coran árabe en París la hicimos de acuerdo con Burman con el que trabajamos en colaboración. El texto de las glosas de Ricoldo aparecerá próximamente el Le Journal des savants. Le señalo tambien la referencia en web con pdfs de un libro recien publicado en que hay varios trabajos con estudios de la obra de Riccoldo. Particularmente el de Rita G. Tvrtkovic:

http://books.google.es/books/about/Ritus_infidelium.html?id=cRcNAgAAQBAJ&redir_esc=y

Saludos cordiales, José Martínez

T.E. Burman a repris ce sujet dans: «Riccoldo da Monte di Croce y las traducciones latinas del árabe realizadas en España», Actas del V Congreso Internacional de Latín Medieval Hispánico, Barcelona 2009, Firenze, 2011 (sous presse).

COMMUNICATION. LIRE ET TRADUIRE LE CORAN AU MOYEN ÂGE. LES GLOSES LATINES DU MANUSCRIT ARABE 384 DE LA BNF, PAR MM. FRANÇOIS DÉROCHE, CORRESPONDANT DE L’ACADÉMIE, ET JOSÉ MARTÍNEZ GÁZQUEZ. ACADÉMIE DES INSCRIPTIONS & BELLES-LETTRES, COMPTES RENDUS DES SÉANCES DE L'ANNÉE 2010, JUILLET-OCTOBRE, PARlS (DIFFUSION DE BOCCARD) 2010, pp. 1023-1042.

■ 23.I.'14. «el texto de las glosas de Riccoldo del ms 384 está en imprenta en "Le Journal des savants " de la Academia Francesa. En el momento que aparezca le haré llegar una copia. Si necesitara ver el texto le podría enviar una copia del original».

Le adjunto otro trabajo del volumen "Estudios de Latín Medieval Hispánico" de F. Santi (Presidente de SISMEL, Firenze), con comentarios sobre dominicos del XIII, entre otros Riccoldo.

= FRACESCO Santi, Dai mondi arabi al mondo latino. Il viaggio di Pietro Alfonso e la recezione del suo "Dialogus contra Iudaeos" tra i domenicani del sec. XIII, "Estudios de Latín Medieval Hispánico": Actas del V Congreso Hispánico de Latín Medieval, Barcelona, 7-10 de septiembre de 2009; coord. por J. Martínez Gázquez, O. de la Cruz Palma, C. Ferrero Hernández, 2012, ISBN 978-88-8450-429-6, pp. 121-134.

17.V.2014. Reverendo Padre, mi chiamo Andrea Bocchi e sono ricercatore di Storia della lingua italiana all'Università di Udine. Qualche anno fa mi sono imbattuto nel Contra legem Sarracenorum e di qui nel volgarizzamento pisano dell'Itinerarium di Riccoldo, che associava uno dei miei interessi di ricerca (l'edizione di testi toscani antichi) con qualche trascorsa velleità di arabista. Consultato il manoscritto fiorentino e ottenute le riproduzioni, l'ho trascritto con crescente interesse, confrontandolo con il testo latino, in vista di un commento linguistico (di spessore peraltro limitato, visto che il pisano è varietà nota). Durante la trascrizione ho trovato in rete il Suo ricchissimo sito, che mi ha risolto moltissimi problemi e me ne ha posto uno: "è possibile che questo buon Padre non abbia trascritto compiutamente un testo che conosce così bene e che analizza a fondo? e gli farei io cosa sgradita pubblicandolo come documento non infimo del volgare pisano?". Vengo dunque a chiederle, Reverendo Padre, se Lei ritenga opportuno che io prosegua in questo proposito e, nel caso, se posso rivolgerle qualche domanda riguardo a quel testo. Lo spirito di apertura e di cordialità che caratterizza i Suoi lavori nelle "Memorie domenicane" e nello stesso sito mi fanno sperare in una benevola risposta.

Grato della Sua attenzione, Andrea Bocchi.

Grazie della sua lettera, gentile Bocchi, e congratulazioni pe i suoi progetti. Da molti anni non fo più ricerche circa tale materia, se non per aggiornare il mio sito web. Si proponga pure un'edizione critica di quel volgarizzamento pisano; merita veramente, e non tanto per questioni di linguistica ma per testimonianza della diffusione "vulgata" degli scritti di Riccoldo (non lo leggevano dunque solo i pochi conoscitori del latino del tempo!) e per le notizie che dà.

Miei antichi contributi sulla materia: 

Ricerche su Riccoldo da Monte di Croce, AFP 58 (1988) 5-85, in particolare § 7, pp. 65-77.
Preghiera e protesta. La prima lettera di Riccoldo, ib.  59 (1989) 17-88. 
Materia riversata nel web...
Mi tenga al corrente dei suo lavoro, e mi riservi copia d'ogni sua pubblicazione. Le sarò infinitamente grato, e ne farò menzione nel mio sito web. p. Emilio Panella OP

20.V.2014. Cher frère Emilio, comment vas-tu, et tes recherches remiggianes et riccoldiennes? Bien j'espère au couvent de Riccoldo! Pour ma part je suis assez pris par "Marseille -Porte de l'Orient", par les chrétiens arabes qui y vivent ainsi que les musulmans: enseignement de l'arabe, conférences sur l'Orient chrétien; je ne sais si mon petit livre "Vers d'autres Ninive", t'est parvenu? Je te l'enverrai ou te le porterai si j’arrive un jour à me décider à venir faire un pèlerinage au pays de Riccoldo et à visiter aussi Mgr Broggi OFM à Fiesole. En cherchant dans internet, j'ai d'une part admiré à nouveau tout ce que tu as fait sur Riccoldo, et sur la calligraphie de "Baghdad' (cf. de Beaurecueil), je suis tombé sur le Ms BNF MS ar 384,(présenté par Thomas Burman "How an italian friar read his arabic qur'an, "Dante Studies" 125 (2007) 96-109) sur le texte de la sourate 72 "Les Djinns", et on précise que c'est le texte que lisait Riccoldo et annotait de sa main! en effet il y a une belle écriture (et une autre qui fait penser à celle de St Thomas) tu dois connaître cela, mais pour moi c'est une découverte... Dans le CLS Riccoldo ne cite pas cette sourate à la lettre, mais il parle souvent des Djinns qu'il prend pour les démons (CLS 12, 8-10...). Récemment je me suis intéressé  travaillé le séjour de Mgr Roncalli à Istanbul, une où j'aime aller aussi. Comment vont les frères de SMN et ceux de Pistoia?, je n'oublie pas mes beaux séjours espérant vous revisiter un jour...

Bon temps pascal dans l'attente de la fête de la Pentecôte et du voyage du Pape à Jérusalem. Très fraternellement, fr. Jean-Marie Merigoux

Couvent de Dominicains

35, Edmond Rostand

13006 Marseille

22.VI.2014. DHN 20 (2011) pp. 253-54.

19.VII.2014, notizie dal web. «L'intera comunità cristiana di Mosul, la seconda città dell'Iraq caduta il mese scorso nelle mani dei jihadisti dello Stato islamico, è stata costretta a fuggire nelle ultime ore, dopo che i miliziani avevano intimato loro di convertirsi all'Islam o di pagare la Jiziya, il prezzo della "protezione" alle minoranze religiose previsto dall'antica legge islamica. Lo riferiscono testimoni nelle aree della provincia di Ninive e nella regione autonoma curda dove migliaia di profughi stanno arrivando.

Autobomba a Baghdad: 12 morti. Oggi, intanto, almeno 12 persone sono state uccise e 40 ferite dall'esplosione di quattro autobomba a Baghdad, secondo quanto riferito da una fonte della polizia all'agenzia Afp. Un colonnello della polizia ha precisato che gli attentati sono avvenuti nei quartieri di Abu Dshir, Al-Bayaa, Al-Jihad e Hurriya.

Sempre più drammatica la situazione per i cristiani in Iraq. Il palazzo episcopale dei siro-cattolici di Mosul è stato bruciato dagli estremisti islamici dell'Isis. Lo denuncia a Radio Vaticana il patriarca della Chiesa cattolica sira, Ignace Joseph III Younan. Il patriarca ha incontrato stamani in Vaticano l'arcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati. Papa Francesco sta seguendo con grande preoccupazione e vicinanza la situazione in Iraq, dove la comunità cristiana è a rischio sopravvivenza. A Mosul non ci sono più cristiani dopo quasi duemila anni.

«Le ultime notizie sono disastrose - dice alla Radio Vaticana il patriarca Younan - Noi con rammarico ripetiamo ciò che abbiamo sempre detto: non si deve mischiare la religione con la politica. Se ci sono inimicizie tra sciiti, sunniti e non so chi altro, questo non deve essere assolutamente una ragione per attaccare innocenti cristiani e altre minoranze a Mosul e altrove. Non è nemmeno una ragione per distruggere luoghi di culto, chiese, vescovadi, parrocchie, nel nome di una cosiddetta organizzazione terrorista che non ascolta la ragione e non bada alla coscienza. Noi con rammarico diciamo che il nostro arcivescovado a Mosul è stato bruciato totalmente: manoscritti, biblioteca. E hanno già minacciato che, se non si convertiranno all'islam, tutti i cristiani saranno ammazzati. È terribile! Questa è una vergogna per la comunità internazionale. Di cristiani a Mosul non ce ne sono più. C'erano una decina di famiglie che sono dovute fuggire ieri ma gli hanno rubato tutto. Li hanno lasciati alla frontiera della città, ma gli hanno rubato tutto, li hanno insultati, li hanno lasciati così, in pieno deserto. Purtroppo è così. Gli sfollati cristiani dalle zone controllate dai miliziani dell'Isis hanno trovato rifugio in Kurdistan, dove li hanno accolti, ma il primo ministro del Kurdistan ha detto che il Kurdistan non può più ricevere rifugiati perchè ci sono anche altre minoranze, gli sciiti, gli yazidi... che sono fuggite in Kurdistan. È una cosa terribile».

Secondo il patriarca siro-cattolico per fermare gli integralisti islamici si «devono sospendere tutti gli aiuti finanziari. Da chi ricevono le armi? Da questi Paesi integralisti del Golfo, con il placet di politici occidentali, perchè hanno bisogno del loro petrolio. Purtroppo è così. È proprio una vergogna! Chiediamo alla comunità internazionale di essere fedele ai principi dei diritti umani, della libertà religiosa, della libertà della coscienza. Noi siamo in Iraq, in Siria e in Libano: noi cristiani non siamo stati importati, siamo qui da millenni e, quindi, noi abbiamo il diritto di essere trattati come esseri umani e cittadini di questi Paesi. Ci perseguitano nel nome della loro religione e non fanno solamente minacce ma eseguono le loro minacce: bruciano e uccidono».

 →www.academia.edu/5950869/The_Fall_of_Acre_as_a_Spiritual_Crisis_The_Letters_of_Riccoldo...

Michelina Di Cesare, Studien zu Paulinus Venetus. De mapa mundi (Monumenta Germaniae Historica, Studien und Texte 58) 2015, pp. XXIV-186.

30.XII.2015, e-mail. «Caro p. Emilio, le mie sincere congratulazioni per i suoi studi su Riccoldo. Un vero tesoro sepolto in un campo... Grazie per la sua dedizione alla figura e all'opera di questo illustre figlio di san Domenico. Qualora non la conoscesse, le segnalo la pregevole traduzione inglese del Liber Peregrinationis (condotta sull'edizione di R. Kappler 1997) a cura di Denys Pringle, nel suo Pilgrimage to Jerusalem and the Holy Land, 1187–1291, Crusade Text in Translation 23, ed. Ashgate, Farnham/Burlington 2012, qui pp. 361–380 (con precisi e puntuali commenti topografici), e breve introduzione sull'autore e le sue opere, ivi: pp. 55–57, con rimandi anche alle sue ricerche riccoldiane.

Studiando l'itinerario di Riccoldo in Galilea mi sono persuaso che egli si sia servito di una mappa della Palestina, tipo quelle di Burchardus de Monte Sion (veda su queste, specialmente P.D.A. Harvey, Medieval Maps of the Holy Land, ed. The British Library, London 2012, che ascrive a Burcardo anche la celebre Mappa di Firenze, Archivio di Stato, Carte Nautiche, geografiche, topografiche 4, del 1300 circa). Non so però decidere se abbia usato anche la Descriptio di Burchardus, che indubbiamente ad un certo punto, probabilmente in seguito, poté conoscere e ricopiare (Pringle 2012: 57; Kappler 1997: Kappler, 15–16 n. 19).

Mi è grata l'occasione per augurarle un buon anno nuovo di pace. Fraternamente Stefano De Luca ofm, archeologo».

apr. 2017. Andrea Bocchi: https://www.academia.edu/3675710/Il_volgarizzamento_pisano_del_Liber_peregrinationis_di_Riccoldo

23 mag. 2017. Stimato Padre Panella, mi chiamo Davide Scotto e lavoro come ricercatore e docente all’Università di Tubinga. Al momento mi trovo a Madrid, CSIC, affiliato al gruppo di ricerca CORPI, impegnato su conversioni e interazioni interreligiose in Spagna tra Medioevo e età moderna. I suoi pregiati lavori su Riccoldo mi sono noti da tempo e ne ho spesso  discusso con amici e colleghi tra Italia, Germania e Spagna. L’amico Andrea Celli, che visto negli scorsi giorni a Madrid, mi ricordava  d'uno splendido incontro avuto con lei a S. Maria Novella, ormai  qualche anno fa.

Le scrivo per invitarla a partecipare al congresso internazionale su Riccoldo che avrà luogo a Stoccolma, alla Reale Accademia di Lettere, Storia e Antichità, il 7 e 8 settembre 2017 (si veda l’allegato). Il  congresso è organizzato da Kurt Villads Jensen, Professore di Storia  medievale all’Università di Stoccolma, Mohammad Fazlhashemi, Professore di Teologia e filosofia islamica all’Università di Uppsala, e da me. Vorremmo, attraverso questo congresso, approfondire le ricerche su Riccoldo sul piano storico e filologico gettando luce sulle implicazioni storiche del contesto missionario in cui si trovò a vivere (prima sezione del congresso), sul suo pensiero teologico e approccio esegetico alle Scritture e al Corano (seconda sezione) e infine sull’impressionante e poco studiata ricezione della sua opera  tra Trecento e Settecento. Considerando la sua decennale familiarità con l’opera e la figura di Riccoldo, saremmo quantomai onorati di  averla tra i nostri ospiti a Stoccolma e di poter ascoltare una sua relazione durante il congresso. Tra gli altri ospiti invitati vi sono:  Thomas Burman, Martin Aurell, Ulli Roth, Rita George-Tvrtković, and Anthony Lappin, Johannes Ehmann. Tutti i costi del congresso (viaggi, pernottamento, pasti) saranno coperti dall’Accademia Reale di Svezia.

La prego di non esitare a scrivermi per qualsiasi informazione o curiosità che le possa suscitare il nostro invito. In attesa fiduciosa d'una sua risposta, un cordiale e vivo pensiero.

Dr. Davide Scotto, Universität Tübingen, Evang.-theolog. Fakultät, Seminar für Religionswiss. und Judaistik mit Islamistik

Liebermeisterstraße 12, D - 72076 Tübingen

stockholm.pdf

Rispondo: Grazie della bella lettera e belle notizie, dr. Scotto. Un gran bel programma per contenuto, qualità e scopo. E grazie dell'invito. Ma purtroppo, mia età e qualche problema di salute non mi permettono di accettare l'invito; e me ne scuso. Una preghiera, tuttavia: a convegno concluso e a pubblicazione degli atti, potrebbe riservarne una copia per me? Ne farò ampia menzione nel mio sito web (da molti studiosi frequentato):

http://www.e-theca.net/emiliopanella/riccoldo/index.htm

Luglio 2017. Ricevo copia mediatica di:

Jean-Marie Mérigoux op, Lettres du frère Riccoldo da Monte di Croce à l’Église du Ciel. «Les lamentations d’un chamelier du Christ»

Contiene introduzione e poi traduzione francese di gran parte delle lettere riccoldiane. Grazie al confratello Jean-Marie!

■ In gennaio 2019 ne ricevo da Mérigoux nuovo esemplare, con traduzione francese migliorata - mi dice. «Dans les Mélanges M Th Urvoy  et j'ai  donné mon présentation des Lettres  après la chute d'Acre; Je t'envoie à nouveau le texte car j'ai eu des problèmes pour les expéditions».  =→ Lettres.pdf

20.IX.2017. Ricevo in dono per posta: Andrea Bocchi, Il volgarizzamento pisano del Liber peregrinationis di Riccoldo da Monte di Croce, Aracne Editrice, Canterano (RM) 2017, pp. 208. Dedica manoscritta in pag. 1: «A padre Panella: non offro, restituisco. Andrea Bocchi, 13.9.2017». Grazie di cuore!

Impegnato studio storico-codicologico nella Introduzione, pp. 7-32. Conferma mia remota proposta: volgarizzamento pisano trecentesco, verosimile lavoro di qualche religioso domenicano del convento Santa Caterina di Pisa. «Il quadro appena esposto e l'esame linguistico del volgarizzamento non implicano univocamente un'identificazione del traduttore nell'attivissimo frate pisano Bartolomeo da San Concordio, come suggerisce padre Panella; ma è certo che l'autore del nostro volgarizzamento doveva far riferimento alla più vivace officina pisana, quella di Santa Caterina, e del suo lavoro il manoscritto magliabechiano offre una testimonianza vicinissima e molto eloquente sia sul piano della lingua, sia su quello dello stile» (pp. 22-23). Edizione del volgarizzamento del Liber peregrinationis, pp. 33-77, e della Epistola I, pp. 77-89; entrambi dal ms Bibl. Nazionale Centrale di Firenze, Magl. II.IV.53, ff. 2r-33v. Segue Commento linguistico, meticolosa analisi filologico-linguistica, articolata nelle seguenti voci: grafia (pp. 91-102), vocalismo (pp. 102-118), consonantismo (pp. 118-128), fenomeni generali (metatesi, epentesi, aferesi, sincope, apocope, epitesi, assimilazione, dissimilazione, pp. 129-136), morfologia (pp. 136-156), morfologia verbale (pp. 156-168), sintassi (pp. 168-188). Indice dei nomi propri e delle forme notevoli (pp. 189-198); bibliografia (pp. 199-205).

Gran bel lavoro, specie per la descrizione delle caratteristiche linguistiche (grafiche e fonetiche) del volgare pisano trecentesco. Un rammarico: nessuna riproduzione fotografica di qualche pagina del volgarizzamento, che pure sarebbe stata di notevole importanza testimoniale per il lettore appassionato al tema. Nell'indice delle "forme notevoli" (pp. 189 ss) avrei inserito il ricorrente "cane" o "gran cane" (magnus chan nell'originale latino), che sta per Khân e Barâkhân! Che cosa avranno inteso i pisani trecenteschi?

https://www.academia.edu/3675710/ 

8.V.2018. Camille Rouxpetel:

https://www.academia.edu/26929623/

https://www.academia.edu/13986720/

12.XI.2018. "Gentile Padre  Panella, vorrei chiedere il Suo permesso per riprodurre quindici pagine del testo del Contra Legem Sarracenorum dal Suo sito web. Gli editori della serie Dumbarton Oaks Medieval Library esigono che io faccia riprodurre quindici pagine del testo latino che ho tradotto. Per le ultime fasi delle mie traduzioni ho utilizzato i Suoi testi come testi di riferimento. Mi sono sempre appoggiato sulla serietà e sull'autorevolezza dei Suoi studi.

La ringrazio anticipatamente per la Sua cortese attenzione. Cordiali saluti, Matthew Lubin".

Rispondo il giorno dopo: "Piacere di risentirla, signor Lubin. Usi pure quel testo a suo piacimento e secondo i programmi di sua divulgazione. Una sola preghiera: mi riservi copia del suo lavoro e di eventuale pubblicazione. Auguri e buon lavoro, p. E. Panella".

Gennaio 2019. Ricevo copia di: Jean-Marie Mérigoux op, Lettres du frère Riccoldo da Monte di Croce à l’Église du Ciel. «Les lamentations d’un chamelier du Christ». Nuovo esemplare rispetto a quello inviatomi in luglio 2017, con traduzione francese migliorata di gran parte delle lettere riccoldiane - mi dice. «Dans les Mélanges M Th Urvoy  et j'ai  donné mon présentation des Lettres  après la chute d'Acre; Je t'envoie à nouveau le texte car j'ai eu des problèmes pour les expéditions».  =→ Lettres.pd

25.I.2019. Ma a Roma c'è una piazza dedicata a Riccoldo da Montedicroce? In una ricerca Google Lettres du frère Riccoldo da Monte di Croce, mi capita di leggere questa notizia web:

«Vuoi scoprire come arrivare a Piazza Ricoldo Da Montecroce a Roma, Italia? Moovit ti aiuta a trovare il percorso migliore per arrivare a Piazza Ricoldo Da Montecroce con indicazioni passo dopo passo dalla fermata più vicina. Moovit fornisce mappe gratuite e indicazioni live per aiutarti a navigare nella tua città. Visualizza orari, percorsi, avvisi e scopri quanto tempo ci vuole per arrivare a Piazza Ricoldo Da Montecroce in tempo reale...».

https://moovitapp.com/index/it/mezzi_pubblici-Piazza_Ricoldo_Da_Montecroce-Roma_e_Lazio-site_14803732-61

Quartiere la Garbatella? Booh!

12.I.2020, lettera da Matthew Lubin: «Gentile Padre Panella, so, da quanto Lei stesso mi ha comunicato qualche tempo fa, che si è ritirato in pensione, ma avrei da chiederLe un grande favore, e cioè se Le sarebbe possibile inviarmi una copia digitalizzata del manoscritto Vat. Lat. 7317, contenente le Epistolae di Riccoldo da Montecroce. Sto attualmente eseguendo le ultime revisioni delle mie traduzioni delle Epistolae, con l'aiuto di un latinista austriaco, ma vorrei poter consultare anche il manoscritto. e fino ad ora non sono riuscito ad ottenere una borsa che mi permetta di recarmi presso la Biblioteca Apostolica Vaticana per studiarlo in situ (vivo e insegno negli Stati Uniti).

La ringrazio anticipatamente per la Sua cortesia. Un cordiale saluto, Matthew Lubin, PhD».

Il 13 gennaio invio a Lubin in allegati i relativi files delle Epistolae di Riccoldo: nel mio computer, nelle cartelle \Immagini\Riccoldo Epist. 2010-04-09 001

28.I.2020, lettera da Eduardo Fernández Guerrero: «Gentile padre Emilio, mi chiamo Eduardo Fernández e sono il dottorando che questa mattina l'ha telefonato. La ringrazio della disponibilità e attenzione. L'argomento di cui mi occupo nel saggio che scrivo intorno a Riccoldo di Monte di Croce è il passaggio da manoscritto a stampa e da latino a volgare del Contra legem Sarracenorum, nel caso specifico del ms. Riccardiana 3026 e l'Epistola Pauli Angeli ad Sarracenos (Venezia: ca. 1525, Alessandro Bindoni). Tuttavia, nel aggiornarmi intorno all'argomento e cercare i manoscritti del Contra legem ho trovato un riferimento a un ms. alla Leoniana che conterrebbe l'opera di Riccoldo, datato nel 1442, come può vedere qui.

= http://www.mirabileweb.it/manuscript/pistoia-biblioteca-leoniana-31-manuscript/213941

Ora, quando mi sono recato in biblioteca ho trovato che quel ms. è assente: rubato o prestato, il ms. rimane perso da diversi anni. Ora, la lettura nel Scriptores Ordinis Praedicatorum vol. IV della voce dedicata a Ricoldo mi ha fatto insospettire, poiché si cita ivi (p. 264) un ms. "apud antiquarium Bernard Rosenthal" datato nello stesso anno 1442. Questo non vuol dire che per forza sia lo stesso, naturalmente, ma sarebbe molto strano trovare un altro esemplare datato nello stesso anno di quello sparito qui a Pistoia. Mi chiedevo quindi se lei sapeva qualcosa della fortuna di quel ms. o ha per caso il contatto di qualche persona negli Stati Uniti legata al signor Rosenthal, che è mancato già da più di 10 anni.

La ringrazio ancora della cortese attenzione e le faccio i più vivi complimenti per la sua ricerca. Cordiali saluti, Eduardo».

6 sett. 2020, lettera dalla fiorentina Nicol Fantappié: «Gentile padre Emilio Panella, ho trovato questo indirizzo email sul suo sito web dove ho potuto dare uno sguardo ai suoi numerosi studi. Sono Nicol Fantappié, abito a Firenze e sono una studentessa universitaria.

Al momento sto scrivendo la mia tesi di laurea in Letteratura Dantesca avente come argomento il tema della Crociata in Terrasanta nella Commedia di Dante. In particolare, al momento, sto studiando il passo di Inf XXVII [= XXVIII?] nel quale si fa riferimento alla sconfitta di Acri nel 1291. Grazie ad una serie di collegamenti, mi sono imbattuta nella figura di Ricoldo da Montecroce e mi è sorta spontanea la domanda: poteva Dante può aver avuto notizia del viaggio e delle opere di Ricoldo? o in senso più ampio: quale era la posizione dei predicatori domenicani di SMN riguardo alla tema e all'ideologia della crociata in Terra Santa? Dante potrebbe esser stato suggestionato dal ricordo della sconfitta di Acri?

Questi sono alcuni degli interrogativi che mi sto ponendo e mi chiedevo se lei potesse darmi una mano. Ho già letto sul sito il suo scambio col  Dr Otfried Lieberknecht a proposito degli scritti islamologici di Ricoldo ma, invece, ad esempio le sue Epistole in che modo circolavano?

La ringrazio in anticipo per l'attenzione e dell'eventuale aiuto che potrà darmi. Cordialmente, Nicol Fantappié».

Ci diamo appuntamento in San Domenico di Fiesole, 10 sett. 2020, h. 17 circa. Proficua conversazione.

11 dic. 2020. Marco Robecchi, circa sua tesi di dottorato discussa tra Verona e la Sorbona.

«Gent.mo padre Panella, come promesso le invio qualche articolo e il mio libro riguardante Riccoldo e la sua traduzione in medio-francese. Sono in attesa di un articolo sul testo latino che dovrebbe uscire a momenti per "Studi mediolatini e volgari", così come d'un contributo sulla tradizione manoscritta in uscita per gli atti del colloquio di Stoccolma del 2017. Glieli trasmetterò non appena saranno disponibili. Sperando di fare cosa gradita, Marco Robecchi».

Grazie infinite, e buon lavoro. Ricevo poi gli allegati:

Riccold de Monte di Croce, ‘Liber peregrinationis’, traduit par Jean le Long d’Ypres [† 1383].

Un traducteur au xive siècle: réflexions pour l’étude du recueil de Jean le Long.

Entre humanité et bestialité: Riccold de Montecroix face à l’autre dans son voyage.

Riccoldo, Jean le Long e la sua raccolta odeporica: traduttore o editore?

20 luglio 2021. Ricevo da Nicol Fantappié la sua tesi di laurea, Università di Bologna, anno accademico 2020-2021: La crociata e il recupero della Terra Santa nella Commedia. Gran bel lavoro. Molti ricorsi su Riccoldo e suoi scritti. Infinite grazie!

 

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