precedente successiva

Riccoldo da Monte di Croce
o da Firenze (OP 1267, † 1320)

Riccoldo da Monte di Croce: BNF, CS, C 8.1173, f. 185r

Epistole ad ecclesiam triumphantem

sive
Epistole de prosperitate sarracenorum in temporalibus
et deiectione christianorum

Biblioteca Apostolica Vaticana,
Vat. lat. 7317, ff. 249r-267r

º  scritte in Oriente (Baghdàd?), tra gli anni 1291 e 1299,
più prossime a quest'ultimo
 »

 

Intento primario di questo lavoro (2010): riproporre un testo delle Epistole quanto più possibile corretto rispetto all'unico e tardivo testimone Vat. lat. 7317, migliorando (così mi auguro!) l'unica edizione disponibile (Röhricht 1884), l'unica ancora utilizzata citata e tradotta! Base: mia revisione di Vat. lat. 7317, ff. 249r-267ra, eseguita sul finire degli anni '80 del secolo scorso!

files nel mio computer, nelle cartelle \Immagini\Riccoldo Epist. 2010-04-09 001


E... nuova traduzione italiana (2010)!

21.IV.2010. L'amico dott. Mauro Mussolin mi ha convertito il microfilm delle Epistole in files digitali .jpg, e ieri mi ha dato preziose istruzioni per farne buon uso. Grazie di cuore!
- Pro-memoria di procedura: a) disco D, seleziona file .jpg,  a destra clicca su "Apri con...", scelgi "Micros. Picture Manager"... (o altri, a prova) etc. La barra dei comandi permette di ingrandire o rimpicciolire testo, chiarire e regolare contrasto tra sfondo chiaro e inchiostro. Che potrebbe aiutare, mi pare, a migliorare il disastrato testo latino delle Epistole, e la sua lettura. Mi ci proverò. Senza far eccessiva violenza al mio glaucoma!

Maggio 2011. Revisione del testo latino (e per ricaduta, della traduz. ital.). Risultati positivi, benché modesti. Ho dato precedenza ai brani più tormentati, indicati nel mio esemplare a stampa di ed. Röhricht.

Emilio Panella

 

novità nov-dic 2010. T = frammenti di Epistola I e III in ms Torino, Bibl. Naz., H.II.33 (sec. XVI), ff. 246r-246va: in C. Casali, Il "Liber pregrinationis"..., Univ. degli Studi di Milano, Fac. Lettere e Filos., anno accademico 2008-2009, pp. 81-87. Fatta collazione; qualche piccolo contributo per il testo di Ep. III.

 

N.B.-  A proposito d’aggettivazioni ed epiteti ingiuriosi contro la fede altrui usati dal medievale Riccoldo, ribadisco la più netta dissociazione, già a suo tempo dichiarata (e tutt’oggi valida!) in «Memorie domenicane» 17 (1986) p. VII: «Non dunque il rilancio della polemica ... tradizione religiosa altrui». Questo mio lavoro è rigorosamente storico-filologico; utile, semmai, a intravedere quando e come l'apologia della propria confessione religiosa, divenuta statuale, si riversa contro l'identità della fede altrui.

 

Premessa: titolo, unico manoscritto, traduzioni, contesto

  Prephatio
1 Epistola I: ad Deum verum et vivum | b, ë
2 Epistola II: ad beatam virginem Mariam | b  c, ë
3 Epistola III: ad totam ecclesiam triumphantem | b  c  d  e, ë
4 Epistola IV: ad fratrem Nicolaum [de Hanapis OP] patriarcham ierosolimitanum et ad alios fratres Predicatores | b c, ë
5 Epistola V: Divina responsio | Explicit
 

º Riccoldo? nome esatto? »

 

 º e... Monte di Croce? »

Premessa

Titolo.

«Incipit prephatio operis que fuit causa movens fratrem Predicatorem ad scribendum subiectas epistolas de prosperitate sarracenorum in temporalibus et deiectione christianorum» (f. 249r, scritto da mano diversa da quello del testo). CLS prol 64-65: «scripsi quasdam epistolas ad ecclesiam triumphantem per modum querele amaricati animi».

Epistole de prosperitate sarracenorum in temporalibus et deiectione christianorum. Medesimo titolo è testimoniato in un inventario cinquecentesco del convento domenicano di Ravenna: «Memorie domenicane» 17 (1986) XXI n. 16. E oggi sarei più incline a dar precedenza al questo titolo Epistole de prosperitate sarracenorum..., anziché a Epistole ad ecclesiam triumphantem, che sembra più sintetico rinvio d'autore ad un suo precedente scritto.

Del genere epistolare hanno soltanto la cornice. Sono un’appassionata preghiera-protesta alla curia celeste per la presente abiezione dei cristiani di Terrasanta e prosperità dei saraceni (così dicevano per "musulmani") seguìta alla caduta di Tripoli (aprile 1289) e di Acri (maggio-agosto 1291). All’inspiegabile mancata risposta alla lettera inviata a Dio (I) segue quella alla Vergine Maria (II), e per la medesima ragione agli angeli e santi tutti del cielo (III), a Nicola de Hanapis (= Hannapes, département de l'Aisne, région Picardie; allora in dioc. di Reims) OP, patriarca di Gerusalemme, vittima († 18.V.1291) della tragedia di Acri (IV). La risposta, sugl’inscrutabili decreti divini, viene dalla meditazione dei Moralia super Iob di Gregorio Magno (V), libro riscattato dalle spoglie di Acri. «Data in oriente», si dice a fine d’ogni lettera. Scritte in Baghdàd, sembra far intendere il prologo: «Et factum est cum essem in Baldacco in medio captivorum iuxta fluvium Chobar [Ezech. 1,1] Tigris, et me ex una parte delectaret amenitas viridarii in quo eram...».

Unico manoscritto, BAV, Vat. lat. 7317, ff. 449, cartaceo, XV secolo; le Epistole di Riccoldo sono a ff. 249r-267r, appartenenti al blocco ff. 213-382 scritto da una stessa mano che lavora nel 1458 per il cardinal Domenico Capranica. Manoscritto in stato disastroso.

Unica edizione a stampa: Reinhold Röhricht, Lettres de Ricoldo de Monte-Croce, «Archives de l’Orient Latin» t. II, Documents, II Lettres, Paris 1884, 258-296. Poiché almeno un terzo del testo delle Epistole è leggible solo in Röhricht, per le lettere II-VI annoto anche la paginazione dell'edizione (= R 271-296). P. Engels, Wilhelm von Tripolis. Notitia de Machometo [1271], De statu sarracenorum [1273], Würzburg-Altenberge 1992, 160.

Più dettagliatamente in Preghiera e protesta. La prima lettera di Riccoldo, AFP 59 (1989) 17-88, specie sullo stato del testo, edizione ottocentesca Röhricht, lista delle correzioni, riedizione della prima lettera.

Mi provo a rileggere il testo della mia trascrizione degli anni '80(!), migliorando quando possibile - così mi auguro! - l'unica edizione a stampa disponibile, quella del Röhricht (1884). Prefazione e prima lettera, così come in Preghiera e protesta..., AFP 59 (1989) 64-88.

Interpretazione, commento storico o traduzioni delle Epistole sono attendibili soltanto su misura della autenticità del testo utilizzato, ovvero d'un testo quanto più prossimo a quello uscito dalla penna dell'autore Riccoldo!

Chiara Casali, Il "Liber pregrinationis" di Ricoldo di Montecroce: la redazione del manoscritto Torino, BN, H.II.33. Univ. degli Studi di Milano, Fac. Lettere e Filos., Corso di laurea triennale, relatore prof. P. Chiesa, anno accademico 2008-2009, pp. 153.

Traduzioni

Traduzione francese delle lettere in: Riccold de Monte Croce, Pérégrination en Terre Sainte et au Proche Orient, texte latin et traduction. Lettres sur la chute de Saint-Jean d'Acre, traduction. Par René Kappler, Paris (Champion Éditeur) 1997, pp. 280. Recensione in «Memorie Domenicane» MD 28 (1997) 530.

Traduzione italiana in: Riccoldo di Monte di Croce, Libro della peregrinazione; Epistole alla Chiesa Trionfante. Intr., traduz. e note di Davide Cappi, Genova-Milano (Marietti) 2005, pp. 214. Attento a migliorare nella traduzione, laddove possibile, il testo delle Epistole dell'edizione Röhricht (1884).

Entrambe, in definintiva, dipendono per le Epistole dall'edizione Reinhold Röhricht, «Archives de l’Orient Latin» t. II, Documents, II Lettres, Paris 1884, 264-296.

Nuova traduzione italiana (2010), di E.P., in colonna destra del testo. Sarò di certo debitore ai due precedenti traduttori (Kappler, Cappi), ma mi propongo un modello ricontrollato e rivisto sull'originale latino. E un metodo più sensibile ai volgarisimi fiorentini propri dell'autore Riccoldo, e della sua scrittura irruente. Talvolta impulsiva.

Contesto storico geografico:

M. BARBER, La storia dei Templari, ed. PM, Casale Monferrato 2004 (VI ed.); in particolare c. 5, pp. 174-208, descrive il precario assetto politico-militare dei regni latini e l'avanzata dei sultani mamlùk alla vigilia del pellegrinaggio riccoldiano, e la situazione a ridosso del crollo dei regni latini nel 1291.

Più specifica guida ai luoghi storico-religiosi delle lettere di Riccoldo: J.-M. Mérigoux, Va à Ninive! Un dialogue avec l'Irak, Paris (Éd. du Cerf) 2000; specie pp. 38-40, 149-50, 374-409. ID., Les débuts de l'ordre dominicain et le monde musulman: Riccoldo da Monte di Croce, «Mémoire dominicaine» 15 (2001) 55-77.

Letture intonate ai testi riccoldiani: perché J.-M. Mérigoux ha a lungo studiato l'orientalista fiorentino, ne ha pubblicato il Contra legem Sarracenorum, e perché in Va à Ninive! racconta, quasi in forma di diario confidenziale, la recente presenza dei cristiani e dei domenicani in Iràq.

«Je crois pouvoir dire que c'est bien ce grand frère du Moyen Âge qui m'a fait prendre le chemin de l'Irak; c'est dire que je lui dois beaucoup» (pp. 39-40).

C. Manetti, "Come Achab al calar del sole": un domenicano giudica i Templari. La caduta d'Acri nella testimonianza di fra Riccoldo da Monte Croce, AA. VV., Acri 1291. La fine della presenza degli ordini militari in Terra Santa e i nuovi orientamenti nel XIV secolo, Perugia (Qurattroemme) 1996, 171-180. Nella pagina di copertina, antica mappa di Acri; in basso, sulla costa marina, il convento "fratres predicatores" ossia dei domenicani. Riccoldo: convento domenicano di Acri «qui iuxta mare erat» (Ep. IV, f. 263v; ed. 289).


Emilio Panella OP
da gennaio 2010


Bibl. Apostolica Vaticana, Vat. lat. 7317, ff. 248v-249r:


precedente successiva