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Remigio dei Girolami da Firenze OP († 1319)

De misericordia (1303-1310 ca.)

BNF, Conv. soppr. C 4.940 (1315-1316 ca.),  ff. 197ra-206rb

■ Trattato già pubblicato da A. SAMARITANI, La misericordia in Remigio de' Girolami e in Dante nel passaggio tra la teologia patristico-monastica e la scolastica, «Analecta Pomposiana» 2 (1966) 181-207. Edizione -  diciamolo senza circonlocuzioni  -  inservibile per l'altissimo tasso d'errori di lettura.

Qui riproposto in febbr.-marzo 2007, da mia trascrizione datata Pistoia gennaio 1983; affidabile, ma da ricontrollare sull'originale quando si volesse far uso scrupoloso del testo. Mumerosi i casi in cui mano B (autografa dell'autore Remigio) integra omissioni di copia, o fa integrazioni. Essenziali, qui, le annotazioni critiche al testo.

Il De misericordia è posteriore ai trattati De cruce e De bono comuni (1301-1302), anteriore al De iustitia e al De via paradisi; da rimettere entro il primo decennio del Trecento.

■ Il contenuto appare materia di predicazione quaresimale; predicazione al popolo, come insinua la sistematica catechesi dell'exemplum (mi dispenso dal rinviare alla fonte, basta ricorrere alla legenda Varazze del rispettivo santo). Trattato d'un teologo/filosofo che dà spazio all'area espositiva della pastorale o della divulgazione; articolando la varietà dei significati tramite le tecniche esegetiche allora vigenti: sensus litteralis (1) o historicus (sfera semiotica del linguaggio); e sensus spiritualis, e sue significazioni nelle diverse fasi semantiche: allegoricus (2),  anagogicus (3), moralis (4).

Il tutto riversato in trattato scritto. Suddiviso in 26 capitoli, non titolati. Più sofisticata, rispetto alla divisione in capitoli, risulta l'articolazione espositiva dell'intera materia; mi provo a rappresentarla in due distinti schemi.

■ Si noti l'elemento "Circa crucem" a fine di ciascuna meditazione (v. schema 2°). Nel Pontificale romanae curiae (XIII sec.), rubrica "Ordo ad benedicendam ecclesiam", si legge: «Depingantur in circuitu ecclesie introrsus per quatuor parietes XII cruces rubee, eque distantes, iuxta quas affigantur XII vincini ferrei, quibus inponantur XII candele grosse» (ed.  M. Andrieu, Le Pontifical Romain au moyen âge, II, Città del Vaticano (Studi e Testi 87) 1940, 422).

sommario e guida al "De misericordia"

Capitoli: 1,  2,  3,  4,  5,  6,  7,  8,  9,  10,  11,  12,  13,  14, 
15,  16,  17,  18,  19,  20,  21,  22,  23,  24,  25,  26  |  ë

schema 1°

Debemus esse misericordes: (A) quantum ad misericordie factum, (B) quantum ad misericordie modum

quantum ad factum propter decem:

1° quia Deus in se misericordissimus existit ostenditur:

a) per scripturam,

b) per experientiam,

c) per rationabilem causam

c. 4

10° propter meriti emolumentum:

    a) temporale: divitie naturales, divitie artificiales, divitie civiles

quantum ad congruum modum

c. 26

schema 2°

Circa crucem misericordia apparet in cruce

A) ex parte crucifixi:

1° quantum ad illud quod fuit; crucifixus fuit homo sanctissimus et dignissimus; virtuosissimus; rex; sacerdos; episcopus; papa; propheta; predicator; magister; de stirpe davidicus; miraculosus

2° quantum ad illud quod dixit: primum verbum in cruce, 2m, 3m, 4m, 5m, 6m, 7m

3° propter ea que ipse fecit: 1° ut angeli humanitati subvenirent; 2° ut celestia, elementa et mixta sibi compaterentur; 3° ostendit compassionem ad celestos angelos; 4° dedit nobis animam suam; 5° abstulit tyrannidem dyaboli; et multa alia, ut notatum est in tractatu De cruce

B) ex parte ligni: quantum ad materiam, ad formam, ad quedam alia...

→ De misericordia

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