Argante Ciocci

Luca Pacioli, Leonardo da Vinci
e la divina proporzione

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AS è la sezione aurea di AB, media proporzionale tra intero segmento e parte restante. Proporzione aurea: il rapporto dell’intero segmento con la parte maggiore è uguale al rapporto della parte maggiore del segmento con la minore. La “proportione havente el mezzo e doi extremi” è unica come Dio uno e trino.

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L'autore

Argante Ciocci, originario di Luco dei Marsi (AQ), laureato in Filosofia a Perugia e dottore di ricerca in Storia della Scienza. La sua attività di ricerca, come mostrano le precedenti pubblicazioni, riguarda storia della scienza del Rinascimento e della Rivoluzione scientifica del XVII secolo.

il libro

Argante Ciocci, Luca Pacioli e la matematizzazione del sapere nel Rinascimento, Bari (Cacucci Ed.) 2003, pp. 292.

Le opere di fra Luca Pacioli (Sansepolcro 1445 ca. - Roma 1517) sono state sempre lette frammentariamente, estraendone quanto interessava al momento: di volta in volta trattazione dei poliedri regolari, "divina proporzione", trattato di architettura, alfabeto costruito geometricamente, trattato sulla tenuta dei libri contabili, algebra, giochi matematici, geometria, aritmetica speculativa. Il lavoro di Argante Ciocci è il primo tentativo di vedere il Pacioli in tutta la sua complessità, e collocato nel suo tempo.

Attraverso l'analisi puntuale degli scritti del frate francescano di Sansepolcro, l'autore organizza la trattazione intorno a due idee centrali che pervadono tutte le opere: la teoria euclidea delle proporzioni nella diffusione del sapere matematico esteso a tutte le arti e scienze, ed il rapporto tra matematica applicata e matematica teorica. All'attuazione di tale programma il Pacioli si dedicherà per tutta la vita.

Emilio Panella

Firenze, gennaio 2005


NB/ Oggi Sansepolcro, pr. Arezzo, alta Valtiberina. Allora Borgo o Borgo San Sepolcro, pieve in diocesi Città di Castello, Umbria, area geografica del Patrimonium Sancti Petri in Tuscia (RD Umbria I, 5-6; II, 31a), fatta diocesi (Biturgensis) nel 1515 da un papa medìceo. Territorio di confine, conteso tra aretini, fiorentini e ducati transappenninici. "Borgo a Sansipolcro", scrivevano i cronisti Villani, mentre il semplice "Borgo" rinviava al mugellese Borgo San Lorenzo.


Campano da Novara ("magister Campanus de Novaria", non Giovanni Campano), presso la curia papale almeno dal 1263, † Viterbo sett. 1296. Integra notizie e cronologia con la ricostruzione storica da testimonianze diplomatiche: A. Paravicini Bagliani, Un matematico nella corte papale del secolo XIII: Campano da Novara († 1296), «Rivista di storia della chiesa in Italia» 27 (1973) 1-32; idem, Guillaume de Moerbeke et la cour pontificale, AA.VV., Guillaume de Moerbeke. Recueil d’études à l’occasion du 700e anniversaire de sa mort (1286), Leuven University Press 1989, 23-52, specie pp. 27-28, 43-44.
Più che tradurre Euclide, Campano sembra rielaborare e commentare (1250) la traduzione arabo-latina degli Elementa fatta da Abelardo da Bath (prima metà del XII sec.).

Domande: - il Pacioli conosceva il greco?

- è debitore unicamente della traduzione euclidea arabo-latina, a lui anteriore di tre secoli e mezzo?

- ha mai conosciuto o utilizzato una traduzione greco-latina? quella di Bartolomeo Zamberti (ed. Venezia 1505)?

- quale lo scarto filologico tra testo (arabo-)latino da lui utilizzato e originale greco?


Argante Ciocci, Luca Pacioli tra Piero della Francesca e Leonardo, Aboca Edizioni, 2009.

Argante Ciocci, L’Archimede latino di Iacopo da San Cassiano, Francesco dal Borgo e Piero della Francesca.

«L'articolo è stato pubblicato in "1492. Rivista della Fondazione Piero della Francesca", anno V, 2012, n°. 1-2», mi comunica l'Autore, 26 ago 2013. Grazie!

2 nov. 2013. Sono qui a Firenze l'amico Argante, sua moglie Mary (figlia dei carissimi Gigi Di Domenico e Vittoria Venditti) e i loro tre figlioletti. Gran piacere incontrarci! Mi chiedono di fargli da guida ad una visita al complesso di SMNovella, chiesa e chiostri. Cari saluti a tutti gli amici luchesi!


14.II.2014, † Gigi Di Domenico.

«Caro Emilio, purtroppo una brutta notizia. Gigi  è morto oggi 14 febbraio per una situazione patologica da nessuno conosciuta in precedenza. Il funerale avverrà domani 15 alle ore 16 a Luco. Un abbraccio. Pino Falcone».
Gran brutta notizia! Gigi, nato nel 1942, medico ortopedico, sua moglie Vittoria Venditti (sposati nel 1969), uno degli amici più frequentati a Luco dei Marsi; c'invitava spesso a cena. Ai tempi di mio fratello Angelo, la sera si andava al suo "ranch" - così lo chiamavano! Gran bei ricordi di vera amicizia. Una preghiera e un caro abbraccio a tutti di famiglia.

17.II.2014, lettera di Argante Ciocci, genero di Gigi. «Carissimo Padre Emilio, mi scuso con te per il ritardo con il quale rispondo alla tua mail, ma soltanto ora ho trovato il tempo per tornare a casa. Gli eventi che hanno portato alla morte di Gigi dimostrano che abbiamo conosciuto un grande uomo, che ha preferito dissimulare il male che lo consumava interiormente per rasserenare l'anima di chi gli è stato vicino. Negli ultimi mesi Gigi si lamentava per un forte dolore alla schiena ma in realtà ciò che lo tormentava era l'angosciosa certezza di avere un cancro al polmone. Era dimagrito e nelle ultime settimane i segni della sofferenza fisica si cominciavano a vedere anche sul volto. Nonostante le apparenze quasi tutti noi, me compreso, non abbiamo sospettato la gravità della sua situazione. Le analisi del sangue di inizio gennaio e una lastra alla schiena di inizio febbraio sembravano rassicuranti. Col senno di poi anche questi esami mi pare che ci siano stati mostrati per rassicurarci e comunque rispondere ai nostri silenziosi interrogativi. Soltanto Mery ha avuto da un mese a questa parte la netta sensazione che si trattasse di un tumore, anche se il precipitare degli eventi ha colto di sorpresa anche lei. Gigi, del resto, nonostante le sofferenze che avrà patito nelle ultime settimane, ha continuato a vivere la sua vita, a giocare a carte al bar, a occuparsi di perizie medico-legali, a svolgere le normali attività della vita quotidiana. L'ultimo atto di questa dissimulazione della sofferenza è stato il viaggio ad Ischia con Vittoria che si sarebbe dovuto concludere venerdì 14 febbraio. Il rientro anticipato da Ischia è stato causato da un'emorragia provocata da un'ulcera duodenale. Dal ricovero nell'Ospedale di Avezzano giovedì 13 febbraio la situazione è precipitata velocemente. Una TAC ha evidenziato un cancro al polmone di 8 cm e diffuse metastasi al fegato e al cranio. L'emorragia causata dall'ulcera ha accelerato gli eventi e nel pomeriggio di venerdì dopo un disperato e inutile tentativo di tamponare l'emergenza del dissanguamento è cominciata l'agonia che si è conclusa alle 8 della sera.

Di fatto la nostra partecipazione alla sua dipartita è durata poche e terribili ore. E' quello che quell'uomo si era auspicato che accadesse.

Ti ringrazio della tua vicinanza spirituale e ti invio i miei saluti. Un abbraccio. Argante».

8.III.2014, Vittoria, Lina e sua figlia (scesi da Novara), sono qui a Firenze e c'incontriamo a lungo. Vittoria mi racconta dell'ultimo mese di Gigi; con commozione e forza interiore. Conferma un punto capitale: Gigi era del tutto consapevole della gravità del suo tumore polmonare, ma conduceva vita del tutto ordinaria, e non coinvolgeva nel dramma i suoi famigliari. Facciamo visita alla cappella della Pura e preghiamo per Gigi.


https://www.academia.edu/3786165/

= Descrizione del manoscritto, in Gli scacchi di Luca Pacioli. Evoluzione rinascimentale di un gioco matematico, Sansepolcro, Aboca Museum, 2007, pp. 75-99; I 114 partiti di Luca Pacioli (trascrizione), pp. 161-278


 

 

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