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tic linguistici! (o psicologici?)La “Lex nova” tra storia ed ermeneutica.
Le occasioni dell’esegesi di s. Tommaso d’Aquino,

«Memorie domenicane» 6 (1975) 11-106.

Andrea di Buonaiuto da Firenze, capitolo SMN_parete est, s. Tomm. d'Aquino (1365-67): Veritatem meditabitur guttur meum (Prov. 8,7)Nasce tesi di laurea in teologia: a) Giovanni E. Panella, Evangelismo, storia ed esegesi. Le occasioni della teologia della “Lex nova” in Tommaso d’Aquino. Dissertatio ad lauream in Fac. Theologiae, Università S. Tommaso, moderatore Dalmazio Mongillo OP [n. 1928, † Bari 13.VII.2005], Roma 1974, pp. 246. Dattiloscritto, nel 1994-95 inserito in AGOP XIV.950 PAN 7. Battuto a macchina, con perizia e generosità, da suor Letizia Fini OP del monastero San Vincenzo Ferreri di Prato (grazie ancora lassù!); in anni turbolenti per noi in Pistoia.

Discussione tesi 31.V.1974. Più come passo intermedio - così lo vissi - per iscrivermi all'Univ. di Firenze, Lettere e Filosofia, indirizzo storico (immatricolato al terzo anno, autunno '74). Sopravvissero temi ecclesiologici qui prevalenti, ma dirottati in percorsi più rigorosamente storico-filologici.

b) Giovanni E. Panella, Evangelismo, storia, esegesi. Le occasioni della teologia della “Lex nova” in Tommaso d’Aquino. Pars dissertationis ad Lauream in facultate s. teologiae..., Pistoia 1974, pp. 104: opuscolo a stampa per il rilascio del diploma di laurea (18.XI.1974). Riproduce le sezioni Preliminare e Parte I della tesi. «Ai fratelli domenicani della Chiesa del Pakistan» (p. 3, dedica).

Mio esemplare personale, con titolo della versione successiva La Lex nova tra storia ed ermeneutica, è nella raccolta rilegata di mie pubblicazioni 1967-76, n° 14. In pag. 2: "Vidimus et approbamus, Romae, apud Pont. Universitatem S. Thomae, die 31, mense Maii 1974: Fr. Dalmatius Mongillo O.P., Fr. E. W. Kaczynski O.P.". Vi avevo apportato correzioni destinate a MD 6 (1975) 11-106, nonché annotazioni marginali e aggiornamenti. Fase intermedia di rielaborazione tipografica, che oggi confonde anche me! - ed ecco perché queste note introduttive alla riproposta del testo.

■ "Kononia", aprile-lulgio 2020: pagine 5-7, 42-46, decitate a Dalmazio Mongillo OP; sua foto in prima pagina di copertina insieme a quella di Paolo Andreotti OP (1921-1995).

c) Emilio Panella, La Lex nova tra storia ed ermeneutica. Le occasioni dell’esegesi di s. Tommaso d’Aquino, MD 6 (1975) 11-106: dopo minuscola ripulitura, pubblica sotto titolo variato i precedenti Preliminare e Parte I.
Quest'ultimo è il testo qui riprodotto. Così com'era nel 1975, senza reali aggiornamenti del contenuto. Ho solo ritoccato la nota premessa a c. 1 circa il testo corrente dalla reportatio della Lectura super Matthaeum. Per problemi critici e cronologici degli scritti tomasiani attièniti a quanto in J.-P. Torrell, Initiation à saint Thomas d'Aquin (1993), 2e éd., Fribourg-Paris 2002.

 


sommario

Preliminare
“Ordo temporis” e “ordo allegoriae” nell’ermeneutica medievale, pp. 11-29
#1  2  3  4  5  6

 

Parte I

 

Parte II (non pubblicata)

1 Le occasioni della storia. Compiti dell’esegesi nell’evangelismo del XIII secolo, pp. 29- 40 7 Letteralismo scritturale e dissoluzione dell’evangelismo. La disputa sulla povertà
2 L’esempio degli Apostoli, problema d’esegesi, pp. 40-59  |  b 8 La littera tra eresia ed evangelísmo nei secoli XII e XIII
3 La Chiesa del medioevo tra caelestis híerarchiaregula apostolorum, pp. 59-66 9 Prologo in Job. Una scelta ermeneutica a favore della Parola
4 Littera evangelii, storia sacra ed ermeneutíca biblica, pp. 66-78  |  b 10 Le insidie del letteralismo
5 Saggi di teologia storico-evangelica in Tommaso d’Aquino, pp. 78-87 11 Gioachinismo a Parigi. Il caso dell’Evangelium aeternum (1254)
6 La rotazione dei topicí medievali sull’albero della perfectio primitivae ecclesiae. La traditio negli eventi, pp. 87-106  |  b  c  12 Due ermeneutiche a confronto, ovvero le occasioni d’una teologia della storia
 

 

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abbreviazioni (oltre ad abbr&sigle comuni)

AHDLMA = Archives d'histoire doctrinale et littéraire du moyen âge.

BTAM = Bulletin de théologie ancienne et médiévale.

CUP = Chartularium universitatis parisiensis, ed. A. Denifle - Ae. Chatelain, Parigi 1889 (I), 1891 (II).

CIC, Fried. = Corpus Iuris Canonici, AE. L. RICHTER - AE. FRIEDBERG, 2 voll., Lipsiae 1879, 1881.

EL = THOMAE DE AQUINO, Opera Omnia, Romae 1882 ss. (Editio Leonina).

EP = THOMAE AQUINATIS, Opera Omnia, Parmae 1852 -72.

Exégèse = H. DE LUBAC, Exégèse médiévale, Paris 1959-64; sono indicati parti (I, II), tomi (1, 2) e pagine.

HS = AA.VV., Hérésies et Sociétés dans l'Europe pré-industrielle: 11e - 18e siècles, par J. LE GOFF, Paris - La Haye 1968.

RSPT = Revue des sciences philosophiques et théologiques.

RT = Revue thomiste.

RTAM = Recherches de théologie ancienne et médiévale.

 

Les Vaudois; Les mendiants; Eretici e ribelli

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 Introd. a TdA | Oliva, Les débuts; Lettura critica; hommage.pdf

Preliminare: “ordo temporis” e “ordo allegoriae” nell’ermeneutica medievale

1. Tommaso d’Aquino esegeta sta riguadagnando, nella storiografia teologica contemporanea, quel posto d’onore che si era assicurato per secoli con le opere di sintesi ma che la recente rivoluzione teologica gli aveva contestato. Fanno ancora difetto lavori d’ínsieme sull’attività esegetica di Tommaso; ma molteplici sollecitazioni culturali - la “teologia ermeneutica”, ad esempio - spingono studiosi dell’ultima generazione a tentare un’esplorazione sistematica del versante esegetíco dell’Aquinate. Se c’è posto per un rammarico, questo va espresso per il costume di scuola di restringere l’informazione tomistíca alle opere sistematiche.

Qui il genere letterario della summa, all’interno dell’orchestrazione degli strumenti intellettuali con cui il medioevo costruisce il suo sapere, fruttifica in pronunciamenti risolutivi più che in propositi di ricerca; in teologùmeni conchiusi più che in suggestioni d’alternativa; in fruizione - insomma - d’impresa consumata più che in ansia di rischi da correre. E non è per il gusto di puntare l’ago magnetico verso una sensibilità tutta moderna di leggere un testo d’altri tempi, o verso una conclamata predilezione per metodi cosiddetti “storico-genetici” in ordine alla comprensione di fatti di fede. Che potrebbe risultare, alla fin fine, concessione ad un vezzo. Neppure è questione di concludere il discorso ad un riassetto didattico della formazione tomistíca, promovendo - ad esempio - un’iniziazione che privilegi gli scritti esegetici (commentari biblicí e opuscoli classificati come “polemici”). Qui la mente del lettore sarebbe intrattenuta sull’istante in cui il pensiero emerge, si costruisce, sollecita consensi, afferma la propria autorità qualificandosi entro (ed eventualmente contro) le coesistenze storico-dottrinali; sull’istante in cui di tali coesistenze appaiono ancora, freschissime, le tracce. Un limite, certo. Ma la possibilità nel contempo, per un qualsivoglia pensiero, di riasserire se stesso nella traditio di domani anziché definirsi in oracolo di ieri.

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