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Durante, detto
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Nessuna trattazione sistematica su
Dante; molti tuttavia i ricorsi di temi
danteschi in queste pagine, e di
non poco conto. |
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1285-90. Dice
Falsembiante: «Perch' i' la mia malizia mi ripogna, | vest'
io la roba del buon frate Alberto: | chi tal rob' àe,
non teme mai vergogna» (Dante, Il Fiore 88,
12-14). - «roba del buon frate Alberto» = abito di Alberto Magno († 1280), ossia abito domenicano, ché Falsembiante è un frataccio domenicano fiorentino! |
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1285-90.
Falsembiante veste «la roba frate Alberto d'Agimoro. | Il su'
bordon non fu di secomoro» (Dante, Il Fiore 130,
4-5). Agimoro? che è? Il Contini suggerisce: "di agi io moro=muoio". Certo, Dante qui fa l'insolente, al riparo di Jean de Meung. Ma forse gioca, anche. Deve rimare con coro e oro, come vuole lo schema del sonetto. Dove trovare le parole rimate? Dizionario allora in uso: Derivationes di Uguccione da Pisa, voce "mauron" (ed. E. Cecchini, Firenze 2004, II, 741-42); o le più banali Etimologie XVII,20, d'Isidoro. Vi trova moro (= gelso, e il suo frutto la mora?), sicomoro, Mauritania. Sicomoro = moro alto, anzi eccelso, mentre il solo moro è basso. E Mauritania che cosa c'entra? C'entra, perché Mauritania era Colonia (Agrippina)! Falsembiante, dunque (?!?), "veste come fra Alberto da Colonia, ma porta un non eccelso bastone". - Le roman de la Rose, ed. D. Poirion, Paris 1974: ispira il Il Fiore, ma non vi ritrovo Agimoro, che sembra essere invenzione dantesca. - «frater Albertus Coloniensis» scambia nelle fonti coeve con«frater Albertus de Alamania», «frater Albertus Teutonicus», non perché originario di Colonia ma perché a lungo prestigioso "lector Coloniensis", e in Colonia deceduto il 15.XI.1280 (MOPH XXII, 125, 191a); anche in Paradiso X,98-99, «esso Alberto è di Cologna». ◊ ../remigio3/2012.htm#Corti, Scritti... 391a, molto su Alberto, nulla sul nostro tema. - Divertiamoci un poco anche noi! Rimane da scoprire (anch'esso con divertimento) l'Agi di Agimoro. |
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1291-94. Incipit vita nova. «Cominciai ad andare là dov’ella <filosofia> si dimostrava veracemente,
cioè
ne le
scuole
de li religiosi
e a le disputazioni de li filosofanti» (Convivio II, XII, 7).
«... ne le scuole de li religiosi e a le disputazioni de li filosofanti». Sistema scolastico del tempo e aree didattiche. ◊ Bruni, Le parti e il bene comune da Dante... (2003) ◊ Maierù, Dante di fronte alla Fisica e alla Metafisica (2004) ◊ Corti, Scritti... 167-75.«All'epoca della stesura della Vita nuova [1292-93: p. 171] non risulta che Dante leggesse direttamente o attraverso Alberto Magno o san Tommaso la Metafisica di Aristotele sì da poterne riportare preciso pensiero ed esemplificazione» (173). |
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1295 ca.: Dante e Pietro de Trabibus OFM in una disputa quodlibetale in Santa Croce di Firenze? Lo propone Piron,... une rencontre dans le studium de Santa Croce. Non vi trovo alcun elemento che renda verosimile nei fatti una pura possibiltà logica! |
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1300. Sermone su san Michele Arcangelo (29 sett.), Factum est prelium ◊ bimestre giugno-agosto, Dante tra i priori cittadini ◊ giugno-ottobre, seconda legazione papale del cardinale Matteo d’Acquasparta ◊ fra Tolomeo dei Fiadoni da Lucca OP, priore di Santa Maria Novella 1300-1302; continuazione (1300-02) del De regno di Tommaso d’Aquino; repubblicanista comunale e ierocratista papale: agli antipodi di Dante quanto alla filosofia politica ◊ ? Dante tra i fiorentini che "relaxaverunt linguam" ovvero sparlarono contro papa Bonifacio VIII? |
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fine1301 - inizio 1302: esilio di Dante, conflitto bianchi-neri ◊ contesto dei trattati politici (1301-04) di Remigio dei Girolami OP ◊ dissonanti gli schieramenti politici: "comunalistico" Remigio, "monarchico-universalistico" Dante. ◊ Ch.T. Davis, Dante's Italy and other essays, Philadelphia 1984.
Oggi,
17.VI.2008, h. 12,15 ca., mi accade di ascoltore da Radio Toscana la notizia:
l'amministrazione comunale di Firenze con atto ufficiale annulla o ritira il
decreto di condanna di
Dante Alighieri! |
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aprile 1304: Epistola I, 8; consiglio di parte bianca dei fuorusciti; «frater L.» messaggero del legato papale cardinal Niccolò da Prato OP. ◊ Chi è il «fra L.» dantesco? = fra Lapo da Prato OP, proposi in Nuova cronologia remigiana, AFP 60 (1990) 221-22. E confermo. |
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Dante/Riccoldo. Conosceva Dante il Contra legem Sarracenorum (1299-1300 ca.) dell'islamologo fiorentino fra Riccoldo da Monte di Croce OP († 1320)? ne ha fatto uso in Inferno XXVIII? Corti, Scritti... Pape Satàn, pape Satàn aleppe! (Inf. VII,1) |
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1313-14. Catone «vere libertatis auctor» (Monarchia II,5,15). Oppure suicida per tedio della doppia febbre quartana? ◊ Monarchia III,3,9: oh, i decretalisti, ignoranti di teologia e filosofia! ◊ 22.VI.2014. DHN 20 (2011) pp. 216-17. |
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1314. Epistola XI, speranza d'elezione d'un papa italico "pro Ytalia nostra". agosto 1316: delusione, viene eletto papa il francese Jacques Duèse de Cahors (Giovanni XXII). Un domenicano fiorentino si compiace del nuovo papa, "eletto in Lione..., nel convento dei frati Predicatori". |
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superlativi ridondanti o rafforzati, comuni in Brunetto Latini o in Remigio, sono estranei a Dante. | |
Firenze 1335, capitolo provinciale: «prohibemus districte fratribus universis, iunioribus et antiquis, quatenus poeticos libros sive libellos per illum qui Dante nominatur in vulgari compositos nec tenere vel in eis studere audeant» | proibiamo rigorosamente a tutti i frati, giovani e anziani, di tenere o studiare le opere poetiche e i trattati in lingua volgare il cui autore è Dante. |
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Arezzo 1952-53 circa. La prima volta
di Dante? Collegio San Domenico
d'Arezzo, 1950-55, scuole medie e ginnasio.
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º ripòsati! » |